Alpine: i perché della risalita con una novità per il 2025

Rosario Giuliana
12/11/2024

Il doppio podio di Alpine in Brasile ha del clamoroso, sportivamente parlando. Se si guarda a ritroso il cammino deludente del team di Enstone in questo 2024, il secondo e terzo posto di  Interlagos si può dire con certezza che abbiano salvato una stagione. Trentatré punti raccolti da Ocon e Gasly, che portano la squadra transalpina al sesto posto nel costruttori, scavalcando così permettendo ai francesi di issarsi davanti alla Haas di 3 lunghezze. Essere sesti a fine anno vale a dire portarsi a casa 29.2 milioni di dollari in più, un risultato che se arrivasse sarebbe come aver risollevato una stagione partita in salita dal punto di vista tecnico” ha giustamente affermato Flavio Briatore, Executive Advisor dell’Alpine.

Un avvio di stagione da incubo ma consapevole.

Il team di Enstone alla presentazione della A524 aveva fra gli obiettivi quello di aprirsi nuove strade di sviluppo, dopo che la vecchia auto del 2023 era arrivata a fine ciclo. La vettura progettata dall’ormai ex direttore tecnico Matt Harman, passato poi in Williams nei mesi successivi, era nata con diversi deficit legati ad una mancanza di carico e a un ingente sovrappeso legato al telaio. Un avvio difficile e consapevole da parte dello stesso team transalpino, complice anche un cronico problema legato alla mancanza di cavalli del Power Unit Renault

Sapere dove erano i problemi ha comunque fornito un input importante ai tecnici di Enstone nel poter subito curare i mali della A524: un telaio alleggerito era stato omologato già in Cina, facendo dimagrire la vettura transalpina, smaltendo dal Bahrain a Barcellona un peso di 4 kg. Sul fronte aerodinamico invece, il fondo portato a Shanghai era stato il primo passo per rimettere in carreggiata la A524,dopo che la vettura francese era stata addirittura doppiata in Giappone con entrambe le vetture. Mentre la cronica carenza di stabilità al posteriore era stata “controbilanciata” dall’introduzione di una nuova ala anteriore, finché non si è cominciato ad avere una miglior finestra di setup in attesa di ulteriori sviluppi dopo Imola.

Le scelte di David Sanchez in ottica 2025: il fondo di Austin ha migliorato il compromesso aerodinamico 

Con le dimissioni di Harman e del responsabile degli aerodinamici Dirk De Beer, da maggio l’Alpine è finita sotto la guida tecnica dell’ex Ferrari e McLaren David Sanchez. Il reparto aerodinamico di Enstone ha iniziato di lì in avanti un lavoro di ricostruzione tecnica della A524. La nuova carrozzeria introdotta in Belgio è stato un primo passo importante di un lavoro di miglioramento aerodinamico a 360 gradi, volto anche alla monoposto del 2025. Gli ingressi pancia, innovativi rispetto al 2023, sono rimasti i medesimi di inizio stagione; da quelli si è partiti per lavoratore al resto delle pance, sia sopra gli scivoli, sia nel sottosquadro. “Quello che si vede oggi con lo sviluppo riguarda anche il prossimo anno” ha fatto sapere infatti l’ex ingegnere Ferrari. Il fondo portato ad Austin sulla vettura di Gasly, promosso poi anche al compagno Esteban in Messico, è un continuo del lavoro portato avanti da inizio estate, con una rivisitazione dei condotti venturi e del marciapiede, che ha migliorato la A524 soprattutto nello sfruttamento delle gomme nuove, tanto da agguantare la Q3 negli ultimi tre appuntamenti.a

In Brasile, l’Alpine ha mostrato di gradire le condizioni bagnate, mentre resta ancora da migliorare il passo gara in condizioni più calde, dove si paga in ritmo rispetto alle rivali Williams, Haas e Racing Bulls. Il gap dettato dal Power Unit rimane un fattore che azzoppa in parte la vettura di Enstone, il quale chiaramente mette in difficoltà in piste veloci e in qualifica. Il nuovo fondo portato negli USA ha spostato in parte il compromesso verso una vettura più efficace in condizioni di serbatoio scarico, proprio per compensare questo deficit dettato dalla carenza di potenza.

Un nuovo telaio nel 2025 per non portarsi dietro le falle del 2024, in attesa di un futuro da team cliente

In casa Alpine, il 2024 è stato di fatto un anno di ricostruzione e rifondazione, anche dal punto di vista tecnico. Nelle mani di Briatore e del fresco Team Principal Oliver Oakes, il team guarda al futuro più prossimo, ma anche nel lungo periodo. L’aver abbandonato il ruolo di team costruttore a partire dal 2026, è di fatto una scelta storica da parte del team francese. Per il 2025 la sede di Viry-Chatillon in Francia, dove si producono le Power Unit Renault, rimarrà attiva prima di divenire adibita a centro dedicato allo sviluppo delle supercar.  Per quel che resta di questo scorcio di 2024, tutta la parte tecnica in funzione a Enstone sarà strettamente legata al 2025.  “La vettura del prossimo anno sarà molto diversa, ma stiamo ancora imparando e tutto ciò che stiamo imparando oggi sarà utile per l’anno prossimo” ha fatto sapere Pierre Gasly.

 

Questo è il mood con il quale il team tecnico diretto da Sanchez sta lavorando in parallelo all’ultimazione della prossima A525, la quale punta a tornare in lotta come team presente nei top 5. Un compito arduo ma Briatore non vuole che il 2025 sia un altro anno opaco per il team ex Renault. “A fine di quest’anno ci concentreremo nel vedere la correlazione tra i nostri strumenti e le cose su cui stiamo lavorando da portare in pista il prossimo anno” ha fatto sapere Pierre Gasly. A livello tecnico a Enstone è in lavorazione il nuovo telaio del quale verrà data la prossima A525. La scocca è stata rifatta per partire da subito al minimo del peso e per ottimizzare le scelte aerodinamiche. 

 

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