Tra Jeddah e l’Australia c’è stato un ‘buco’ di una settimana che è servito anche a calmare le acque all’interno del mondo Red Bull. Negli ultimi tempi molti protagonisti della faccenda hanno parlato e detto la loro, tra cui Helmut Marko e Jos Verstappen, con Christian Horner spesso – pubblicamente – sulla difensiva e con un approccio più riservato. Sono scesi in campo anche i massimi dirigenti dell’azienda, sia della parte thailandese che austriaca, cercando di arrivare a stabilizzare la situazione e fermare questa lotta di portere divenuta oramai senza confini. Il team di Milton Keynes pare arrivare a Melbourne con più serenità, ma la calma è certamente apparente visto quanto detto e successo e non sarà una situazione che si risolverà senza ripercursioni, con il Team Principal che ha preso la vicenda sul personale. Da qui le speculazione e il futuro di diversi membri Red Bull finito in discussione.
Max Verstappen sarebbe ‘sacrificabile’ qualora Christian Horner restasse al timone, con ancora più potere di oggi. Una situazione paradossale, ma reale. Toto Wolff è alla porta per provare ad avvicinare l’olandese come sostituto di Lewis Hamilton, ma un’altra suggestione porta ad Aston Martin, con l’entrata in scena di Aramaco come possibile nuovo proprietario della squadra. A quel punto un target sarebbe anche Adrian Newey – avvicinato anche da Ferrari – con i team che starebbero approfittando di questo caso per avvicinare i prezzi pregiati di Milton Keynes.
Intanto c’è l’Australia, un nuovo circuito, diverso da Bahrain e Jeddah, dove alcuni team inizieranno a portare i primi sviluppi. Novità “minori” che introdurranno a pacchetti più sostanziosi in arrivo verso il Gran Premio di Imola. Le squadre si preparano ad affrontare un nuova sfida tecnica, con valori di forza ancora da definire e con vetture con potenziale da sbloccare.