GP Azerbaijan: Leclerc cerca una Pole storica, dove fa la differenza?

Set 17, 2025

Andrea Vergani

Michael Schumacher, Lewis Hamilton, Ayrton Senna: questi sono i tre piloti che hanno conquistato cinque o più Pole Position consecutive nello stesso GP; a questa lista di eccellenza si potrà aggiungere Charles Leclerc nel GP di Azerbaijan. Nella seconda parte del weekend l’obiettivo sarà conquistare la vittoria, la prima per Ferrari nel 2025 e la prima per Leclerc a Baku; tuttavia i favori del pronostico sono totalmente nelle mani di McLaren e sulla carta Red Bull, dopo gli ultimi aggiornamenti, può essere al livello di Ferrari. I progressi visti nelle ultime gare prima della pausa estiva non sono stati confermati a Zandvoort e Monza e Red Bull si è ripresa il titolo di seconda forza grazie alla splendida vittoria di Verstappen nel tempio della velocità. Più avanti Norris continuerà la caccia a Piastri, complicata dal problema tecnico in Olanda, e dovrà battere il compagno su un tracciato dove l’anno scorso ha faticato a causa di un errore in Q1 e la sfortuna di una bandiera gialla: d’ora in poi qualsiasi sbavatura potrà decidere il Mondiale.

GP Azerbaijan: Leclerc cerca la quinta Pole consecutiva, quali sono i suoi segreti a Baku?

La storia che lega Charles Leclerc e il circuito di Baku nasce quando il monegasco correva in Formula 2 e fu protagonista di un weekend straordinario pochi giorni dopo la scomparsa del padre; nella sua carriera non ha (quasi) mai deluso le aspettative nella tappa del GP d’Azerbaijan. Con quella del 2024, Leclerc ha ottenuto la quarta partenza al palo consecutiva su questo circuito e ripetendosi raggiungerebbe Schumacher, Senna e Hamilton come unici piloti capaci di ottenere cinque Pole di fila in un GP. In cosa consiste la ricetta magica del monegasco tra le strade della città dei venti? Il settore centrale è il suo territorio di caccia e in questa striscia positiva nessuno è mai stato più veloce di lui; curiosamente, gli unici che sono scesi sotto il decimo di ritardo sono stati Verstappen e Gasly nella qualifica del 2021. 

Il primo punto in cui fa la differenza rispetto ai rivali è la chicane di curva 11/12 dopo il castello: in tutte le sue Pole si nota un comportamento caratteristico in curva 12, nella quale con un colpo di freno appena prima del punto di corda riesce a imporre rotazione alla vettura per uscire molto forte. Negli anni anche Verstappen e Sainz hanno provato ad adottare questa tecnica ottenendo buoni risultati ma non avvicinandosi al numero 16 che, grazie alla sua tipica gestione del posteriore con l’acceleratore a centro curva, riesce a bilanciare asse anteriore e posteriore in maniera perfetta per guadagnare in trazione mantenendo comunque una velocità minima altissima. Dal 2023 si nota uno stile simile anche nella prima parte della stessa chicane dove, in ingresso, Leclerc lascia andare il freno per un istante per poi utilizzarlo in maniera simile a quanto spiegato sopra, per guadagnare velocità nel cambio di direzione prima di curva 12. L’altro tratto in cui finora il confronto è stato impietoso con i rivali è curva 15 e anche qui entrano in gioco più fattori: nel rettilineo che porta alla zona di frenata il pilota Ferrari resta estremamente vicino al muretto di sinistra per avere a disposizione una linea di frenata diritta verso la curva sinistrorsa per la quale frena tardi e molto forte, guadagnando inizialmente sui rivali. A metà frenata il monegasco rallenta di più rispetto agli altri, perdendo velocità nell’ultima fase di ingresso, per avere una migliore uscita – resa complessa dal cambio di pendenza negativo che si presenta dall’apex: questa è la curva in cui in media guadagna di più su tutti. 

Quello che manca è il successo, sfumato nelle ultime quattro occasioni per mancanza di prestazioni, errori di strategia o problemi di affidabilità: questo fine settimana sarà quello giusto per portare la SF-25 alla vittoria? È una non notizia che McLaren parta con i favori del pronostico nonostante la seconda e terza posizione di Monza: l’anno scorso Piastri vinse il GP di Azerbaijan in parte grazie alla scelta di ala aggressiva e con l’aiuto del mini DRS, mentre quest’anno il vantaggio potrebbe essere maggiore nonostante un deficit di velocità massima. Piastri ha 8 gare per gestire un tesoretto di 31 punti accumulati su Norris: l’inglese è totalmente all’inseguimento del compagno e dovrà guadagnare punti anche in un weekend meno favorevole come questo. Dopo la vittoria in Italia, Red Bull troverà un tracciato meno adatto alle caratteristiche della RB21: l’assenza di curve a media e alta velocità, unito con un asfalto molto più sconnesso di quello di Monza saranno una prova importante per la vettura di Milton Keynes ma potrà dare indizi sulla bontà degli ultimi aggiornamenti. Dietro alla coppia Red Bull/Ferrari, Mercedes potrà fare meglio sfruttando la natura rear-limited del tracciato, ma lottare per il podio sarà complicato. 

GP Azerbaijan: Pirelli ammorbidisce rispetto al 2024, la C6 sarà utilizzabile?

Per la quarta volta in stagione sarà a disposizione delle squadre la mescola C6, utilizzata anche a Imola, Monaco e Montreal, ma non promossa in tutte le occasioni: in Emilia Romagna e Canada la C5 si è rivelata la mescola più competitiva anche sul giro secco principalmente perché la struttura più rigida è stata capace di reggere i carichi laterali a cui sono stati sottoposti gli pneumatici. Nel GP di Azerbaijan le forze laterali sono limitate, presenti soprattutto nella veloce triplice curva a sinistra del secondo settore, e nel corso del giro ci sono grandi variazioni delle temperature superficiali: è probabile che solo nel corso del sabato scopriremo quale sarà la mescola migliore tra C5 e C6.

Pirelli crede che la scelta di una gamma più morbida rispetto a quella della scorsa stagione aprirà la porta alla possibilità di vedere una strategia a due soste sfruttando la perdita di meno di 20 secondi in fase di pit stop. I lunghi rettilinei del primo e terzo settore impongono assetti piuttosto scarichi che possono portare a un fastidioso scivolamento in fase di gara, specialmente nell’inseguire una vettura come si è visto con Leclerc e Piastri nella passata edizione: la Pole Position e la posizione in pista sarà molto importante.

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