A Baku la prima giornata si è conclusa con le due Ferrari davanti a tutti, in particolare Lewis Hamilton si è dimostrato competitivo ed è riuscito a stare al passo con il compagno per tutta la giornata nella quale i due ferraristi hanno sfruttato configurazioni diverse. Tra le prime posizioni mancano all’appello le due McLaren – in decima e dodicesima posizione – al termine di una FP2 complicata specialmente per Norris che ha perso una grande fetta di sessione a causa di un errore in curva 4 e con Piastri che ha toccato il muro in curva 15, ma la MCL39 ha mostrato lampi di competitività importanti. Inseguono Red Bull e Mercedes, a quattro e sei decimi rispettivamente nel giro secco, ma la giornata di domani riserverà condizioni diverse: l’evoluzione di pista sarà un fattore da tenere in considerazione nel lavoro di questa notte; l’anno scorso ci fu un guadagno di più di due secondi tra la seconda sessione di libere e Q3 da parte di tutti. Attenzione però anche alla pioggia, che arriverà nella mattinata di domani e “pulirà” la pista. Oltre a questo, l’incognita più grande è il tema gomme: molte squadre hanno evitato di utilizzare i preziosi set di C5 a disposizione, c’è la concreta possibilità che la gomma media sia quella più indicata anche per il giro secco in Azerbaijan.
Ferrari bene anche in simulazione gara, l’evoluzione pista aiuterà nella scelta d’assetto?
La differenza di impostazione tra Hamilton e Leclerc si è invertita rispetto alla sessione mattutina: l’inglese ha usato un’ala più carica che ha garantito un vantaggio di grip nelle complicate curve del tracciato azero a fronte di una perdita di due decimi nei rettilinei. Hamilton ha guadagnato particolarmente in curva 3, dove Leclerc non ha mai eccelso nel confronto coi compagni negli anni, nella prima chicane del secondo settore e in curva 15; da parte di Leclerc c’è un guadagno in curva 1 e nel tratto del castello, mentre nell’ultima curva una lieve sbavatura ha comportato una perdita di tempo nel terzo settore. Gli ingegneri avranno due sessioni di dati da analizzare per scegliere la configurazione migliore in vista di domani, Vasseur ha spiegato: “Quando vai nelle piste da altissimo carico o da più basso carico, come in questo caso, devi rivedere i dati. Abbiamo fatto un test incrociato e verificheremo la decisione da prendere per domani”. La grande evoluzione di pista ridurrà la limitazione al posteriore del tracciato e potrebbe essere necessario un minor carico.
Lewis Hamilton was fastest on Friday 💪#F1 #AzerbaijanGP | Watch his full lap ⤵️ pic.twitter.com/K3oK4Jgx8Q
— Formula 1 (@F1) September 19, 2025
I tempi delle simulazioni di qualifica sono da prendere con le pinze per vari motivi. È stato lo stesso Vasseur a mettere in guardia in merito a differenze di Power Unit tra le squadre che ha un grande effetto sul tempo sul giro: rispetto a Red Bull è evidente una differenza negli allunghi e può spiegare parte dei sette decimi di ritardo accusati da Verstappen. “Nel giro di qualifica dobbiamo guadagnare un decimo, forse un decimo e mezzo. Ma è possibile con qualche piccola messa a punto”, ha affermato Helmut Marko, fiducioso nelle potenzialità della RB21 su un tracciato a basso carico come Baku. Rispetto a Mercedes non è evidente un grande delta motoristico, mentre McLaren non ha fatto segnare tempi significativi a basso carburante dopo gli errori dei piloti: ugualmente Norris ha mantenuto il miglior settore centrale fino al termine della sessione, a prova del potenziale della MCL39. Domani sarà cruciale riuscire a far funzionare la mescola C5 senza una grande quantità di dati raccolti dalle sessioni di oggi, e la stessa Pirelli ha parlato di questa possibilità: “La C6 si è comportata come previsto, ma con un margine di sfruttamento più ristretto [della C5]. La C5 probabilmente offre una maggiore stabilità nelle parti più tortuose del tracciato, quindi potrebbe essere la mescola preferita per la parte fondamentale delle qualifiche”.

Le notizie positive per Ferrari sono arrivate anche nelle simulazioni di passo gara, dove Leclerc (C6) e Hamilton (C5) sono stati i migliori dopo i pochi giri svolti a fine FP2, nei quali però non c’è stato modo di valutare l’entità del degrado e dello scivolamento dopo alcuni giri sulla gomma. A qualche decimo di distanza c’è Verstappen che ha completato qualche giro in più nel suo stint, ma Marko non ha dubbi sulla competitività della vettura sul passo gara dopo un buon miglioramento tra FP1 e FP2: “Nei long run siamo promettenti. Penso che siamo in una buona posizione per lottare tra i primi. Credo che domani saremo tra i primi tre nelle qualifiche: ciò significa che potremo anche lottare per la vittoria in gara. La vettura ha una finestra più ampia ed è più facile da mettere a punto”. McLaren dovrà trovare tempo nel passo gara dopo il passo indietro fatto tra le sessioni, con un feeling peggiorato soprattutto dal lato box di Piastri: “Penso che il ritmo ci sia, solo che al momento non è facile sfruttarlo al massimo”. Più indietro Mercedes non è sembrata al passo anche nelle simulazioni ad alto carburante seguendo il trend visto nel corso di tutto l’anno.



