Uno dei team migliori di questo inizio di stagione per perfomance, esecuzione dei weekend e massimizzazione dei risultati è senza dubbio la Mercedes. Con l’esperienza e la velocità di George Russell e il talento di Andrea Kimi Antonelli, rallentato da qualche piccolo errore e un po’ di sfortuna, la scuderia di Toto Wolff occupa attualmente la seconda posizione nel mondiale, complici le difficoltà Ferrari e l’assenza di una Red Bull a contribuire al mondiale Costruttori della squadra di Christian Horner. L’obiettivo per questa tripletta è chiaramente proseguire nel solco delle prestazioni di inizio stagione e consolidarsi ai vertici, pur consapevoli della forza McLaren
Wolff: “La W16 è una piattaforma stabile e coerente che da fiducia ai piloti, ma dobbiamo estrarre più perfomance”
A livello tecnico il circuito di Suzuka è particolarmente apprezzato dai piloti ed è una sfida ostica per le monoposto di Formula 1 e per le gomme. Una delle sue particolarità è che la presenza di 10 curve a destra ed 8 verso sinistra distribuiscono equamente le forze laterali sulle quattro gomme, equilibrando il consumo delle gomme, che sappiamo essere un tema rilevante. Gli pneumatici sono sottoposto ad energie elevatissime perché sul circuito giapponese i piloti passano solo 1.2km dei 5.807km in rettilineo, il resto è tutto tempo trascorso in curva. Il primo settore è infatti un tratto infinito di curva, dalla 1 in cui i piloti arrivano dal rettilineo di partenza – unico tratto in cui sarà possibile usare il DRS – e non hanno bisogno di utilizzare il freno, ma serve immettersi con molta velocità nella curva e seguire poi l’andamento della pista fino a curva 7, con il volante che sarà in costante movimento per circa 2km totali del giro. A Suzuka possiamo trovare una delle curve più veloci del mondiale, la mitica 130R percorsa a 295km/h e una delle più lente, la 11, percorsa a circa 60km/h. Questa in particolare è molto sfidante perché i piloti si trovano ad impostare la curva e frenare, mentre sono impegnati ad affrontare una curva veloce, la 10, con 3.5 di forza G e per questo è solito vedere diversi bloccaggi in questa zona. Una particolarità del circuito giapponese è anche la sensibilità al peso; la presenza di così tante curve veloci ed in appoggio la rende una delle piste in cui il peso extra ha l’impatto maggiore sul tempo.
Suzuka è un tracciato presente nella storia della Mercedes poiché qui la scuderia anglo-tedesca ha vinto il suo sesto titolo mondiale consecutivo nel 2019 e la squadra di Toto Wolff ha vinto per ben 6 volte di seguito su questo tracciato, nella sua era di dominio, dal 2014 al 2019. Proprio il Team Principal e CEO della Mercedes introduce il weekend per la propria squadra, ripercorrendo quando fatto fino a questo momento dalla sua squadra. “Vogliamo consolidare questo solido inizio di stagione anche nella prossima tripletta”. Parlando delle prestazioni dei due piloti, Toto si è dimostrato fiducioso ed orgoglioso di quanto fatto fin qui dalla sua giovane e talentuosa line up. “Questa sarà la prima volta qui per Kimi e non vede l’ora di affrontare questa nuova sfida. Fin qui ha gestito tutto ciò che gli è capitato e vogliamo vederlo crescere ancora. George ha avuto il suo miglior inizio di stagione in carriera. Da il massimo con la sua maturità, costanza e velocità. Si sta comportando esattamente come ci aspettavamo da un pilota senior del team Mercedes. E sono sicuro cercherà di continuare con questo approccio questo fine settimana”
Il circuito di proprietà della Honda rappresenta un test molto importante per le squadre a livello aerodinamico. E’ definita storicamente una pista utile a valutare la bontà delle monoposto e indicare una gerarchia di valori più chiara. “Suzuka rappresenta un vero proprio test per piloti e vetture” ha detto Toto Wolff “La W16 finora è stata una piattaforma stabile e coerente e che da sicurezza ai piloti. In Australia e Cina ci sono state delle buone prestazioni e questo è stato il nostro miglior inizio dal 2021″. Il manager austriaco però non si accontenta, così come la sua squadra “Sappiamo che dobbiamo trovare ancora più prestazione se vogliamo competere per il vertice, anche tramite lo sviluppo. In Giappone, Bahrain ed Arabia Saudita sarà importante massimizzare il potenziale della monoposto e sono sicuro che i nostri rivali si riprenderanno dopo gli ultimi risultati. Noi dobbiamo dare il massimo e continuare come fatto fino a questo momento”