WEC | McLaren prepara l’Hypercar: telaio Dallara e annuncio imminente

Matteo Pittaccio
25/03/2025

McLaren è ormai prossima ad annunciare l’ingresso nella classe Hypercar del WEC a 30 anni esatti dalla vittoria a Le Mans con la mitica F1 GTR, un traguardo che il costruttore inglese cercherà di ripetere con la propria LMDh a partire dal 2027. Tra partnership e scelte tecniche interessanti McLaren si è già mossa, scegliendo sia il fornitore del telaio sia il motore che spingerà il nuovo prototipo nelle piste del Mondiale Endurance dal 2027, valutando la partecipazione nell’IMSA dal 2028 in poi.

Il team al seguito sarà United Autosports, formazione gestita dallo stesso Zak Brown, CEO McLaren Racing, e da Richard Dean, da anni coinvolti nelle competizioni LMP2 con successo, l’ultimo dei quali arrivato nella 24 Ore di Daytona grazie alla squalifica di Tower Motorsports. L’esperienza con la 720S GT3 nel WEC ha svolto il ruolo di trampolino di lancio al progetto Hypercar, che mese dopo mese ha preso forma in vista dell’esordio in pista tra il 2026 ed il 2027.

TELAIO MADE IN ITALY E MOTORE PROPRIO

Da regolamento le LMDh devono essere dotate di un telaio fornito da Dallara, Multimatic, Oreca o Ligier. McLaren avrebbe così già preso la decisione, affidando lo sviluppo dello chassis proprio a Dallara e legandosi all’azienda di Varano de’ Melegari, che accoglierebbe un altro marchio di alto rango tra le proprie fila. Uno sforzo non indifferente quello del marchio italiano, soprattutto se si pensa che dal 2023 sia impegnata a collaborare tra WEC e IMSA con Cadillac e BMW, due nomi di altissimo profilo nel mondo dell’automotive. McLaren potrebbe quindi contare sulle risorse in possesso di Dallara, che in questo modo eguaglierebbe Oreca nel numero di costruttori supportati (l’azienda francese coopera con Acura, Alpine e sta lavorando sulla LMDh di Hyundai/Genesis).

McLaren Le Mans 1995

La McLaren F1 GTR che vinse la 24 Ore di Le Mans 1995 con il team Lanzante Racing ed il trio Yannick Dalmas/JJ Lehto/Masanori Sekiya. Fonte: McLaren – X

Per quanto riguarda il motore c’è ancora qualche dubbio, ma stando alle voci provenienti da Sebring la scelta ricadrebbe sull’unità che spinge l’Artura. Se l’opzione fosse confermata, allora la McLaren LMDh sarebbe spinta da un 3.0 l V6 biturbo che si unirebbe alle componenti stock, quali motore elettrico (Bosch), batterie (Williams Advanced Engineering) e cambio (XTrac). Qualche mese fa si è parlato anche di un’unità termica presa da altri marchi (la McLaren F1 GTR aveva un bel V12 BMW aspirato sotto il cofano), ma sembra alquanto probabile che a Woking vogliano attingere dalle proprie risorse stando a quando emerso dal paddock di Sebring.

MCLAREN E WEC: PRESENTAZIONE A LE MANS?

La presentazione della Hypercar targata McLaren dovrebbe arrivare in occasione della prossima 24 Ore di Le Mans, in programma il 14-15 giugno, occasione perfetta per presentare il progetto LMDh al grande pubblico, allargando così la gamma di categorie in cui compete la scuderia inglese, già attiva in F1, IndyCar, Formula E e nel mondo GT. Zak Brown si è espresso così qualche mese fa: “Il punto non è se correremo o meno con un prototipo, ma quando”. Ora i tempi sembrano maturi e il piano ha già una forma definita, nell’attesa di un annuncio che potrebbe esser seguito da mesi di lavoro in fabbrica e, successivamente, dai primi test. A quanto si è capito l’idea originale sarebbe quella di avviare le prove in pista all’inizio del 2026, nello specifico a febbraio, ma manca ancora del tempo e molte cose potrebbero cambiare.

LE PROSPETTIVE REGOLAMENTARI TRA WEC E IMSA

L’interesse suscitato dalla convergenza ACO-IMSA, grazie alla quale LMh e LMDh possono competere in un’unica categoria, ha fatto sì che i vertici della case automobilistiche abbiano concesso il nulla osta allo sviluppo delle proprie hypercar. Tra chi ha già esordito e chi, invece, arriverà nel prossimo futuro si possono contare ben tredici marchi coinvolti tra WEC ed IMSA. Uno scenario senza precedenti nel mondo delle corse di durata, che si appresta ad accogliere a braccia aperte Genesis (2026), Ford e McLaren (2027), aspettando che Mercedes si pronunci. Ad aiutare è stata sicuramente a l’estensione degli attuali regolamenti fino al 2029, anno dopo il quale dovrebbe scadere questo regime di omologazione. Allungando la fascia temporale, ACO e IMSA hanno offerto ai tre marchi appena citati la possibilità di disporre del tempo necessario per varare i progetti hypercar, scelta utile ad assicurare una prospettiva piuttosto stabile ad un ecosistema in totale fermento.

McLaren Qatar 2025 WEC

Fonte: United Autosports – X

Tuttavia, stando alle tempistiche attuali, McLaren e Ford avranno giusto tre stagioni per raccogliere risultati contro quei marchi forti di molti anni in più d’esperienza. Pertanto, mettere in piedi un programma in grado di rivelarsi competitivo nell’arco di poco tempo non sarà per nulla scontato. Discorso diverso se, invece, ACO/IMSA decidessero di prolungare ancora una volta l’attuale omologazione, scenario non così remoto poiché ai vertici dell’endurance si sta cercando di capire che forma possa avere la classe regina del futuro. Nel caso in cui non si trovasse una soluzione che possa accontentare tutti i marchi (l’idrogeno è un esempio, ma per ora solo Toyota avrebbe un prototipo in cantiere), allora si potrebbe continuare con la filosofia attuale, tattica che potrebbe rivelarsi alquanto efficace per tutte quelle Hypercar, come McLaren, che debutteranno con anni di ritardo rispetto ai prototipi attualmente in pista.

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