WEC | Ferrari, un inizio da sogno: ora l’obiettivo è mantenere il ruolo di prima forza

Matteo Pittaccio
26/04/2025

Prima ancora che il WEC 2025 iniziasse Antonello Coletta, Direttore Ferrari Endurance, ha affermato che l’obiettivo del nuovo anno fosse sia ripetersi a Le Mans sia conquistare i titoli Hypercar, contesi fino all’ultima gara tanto nel 2023 quanto nel 2024 ma sfuggiti a favore di Toyota e Porsche. Se nel Circuit de la Sarthe il Cavallino Rampante ha già fatto la storia con la 499P, vittoriosa con entrambi gli equipaggi ufficiali nelle ultime due edizioni, nell’arco dell’intero campionato ha dovuto affrontare più di qualche grattacapo tra naturali difficoltà tecniche ed inciampi strategici.

FERRARI 499P COMPETITIVA SU TUTTI I FRONTI

Ora, però, sembra che Ferrari abbia trovato il modo di estrapolare l’indiscutibile potenziale della propria LMh, imponendosi nell’ultima 6 Ore di Imola e ancor prima in Qatar, tracciato risultato indigesto nel 2024. Un avvio stagionale di tale livello non può che lanciare la scuderia di Maranello, supportata dal racing partner AF Corse, verso la tanto desiderata combo Le Mans + Titoli Mondiali, potendo contare sulle basi solide costruite negli anni e durante l’ultima pausa invernale, nella quale il lavoro si è incentrato sull’affinamento del pacchetto a disposizione e sull’ottimizzazione dell’operatività nel dietro le quinte, strategie in primis.

Tra Lusail e Imola, due piste diametralmente opposte, abbiamo notato come Ferrari sia stata in grado di gestire senza difficoltà tutte le mescole di gomme, dimostrando di poter ammortizzare i tempi di riscaldamento una volta lasciata la pitlane (nel WEC sono vietati scaldoni e/o termocoperte) e amministrando il degrado, soprattutto delle morbide, senza particolari preoccupazioni. È vero, già nel 2024 la 499P ha sostanzialmente dominato nell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari fino all’arrivo della pioggia, ma quella gara si è corsa con pneumatici diversi. L’anno scorso, infatti, Michelin ha optato per la combinazione gomme dure-medie, mentre per la gara svolta una settimana fa il fornitore francese ha deciso di puntare ancora sulle medie e soprattutto sulle morbide, volendo garantire più flessibilità in un pista contraddistinta da un degrado non così alto.

WEC 2025 Ferrari

Fonte: Ferrari Hypercar – X

L’ULTIMO STINT GRANITICO DI PIER GUIDI A IMOLA

Ed è proprio con il compound più soffice che Ferrari ha messo ufficialmente le mani sul successo, montando le soft in occasione degli stint di un Alessandro Pier Guidi salito a bordo della #51 nel pit stop effettuato in regime di Safety Car (provocata dall’incidente tra Rossi e Mann) a due ore dalla fine. Ripartita la corsa, Pier Guidi ha inizialmente controllato il passo, mantenendo circa un secondo di vantaggio sulla Porsche Penske #6 di Kevin Estre, in pista con le medie, per poi estendere costantemente il margine grazie ad un ritmo stabile sull’1:33 medio (nei giri privi di traffico).

Le gomme morbide, aiutate dal calo delle temperature in orario serale e dall’aria pulita, non hanno fatto scherzi a Ferrari e, archiviati con successo i primi due round, possiamo affermare che a questo punto la 499P abbia trovato il giusto bilanciamento con tutte le tre mescole offerte da Michelin, anche le più soffici. Si tratta di un grande passo in avanti rispetto alle scorse stagioni, ricordando che uno degli obiettivi perseguiti da Ferrari all’inizio del progetto Hypercar sia stato quello di comprendere il funzionamento degli pneumatici e far lavorare la macchina costantemente nella finestra giusta.

WEC Ferrari 499P Imola

Fonte: Ferrari Hypercar – X

CURVA DI CRESCITA COSTANTE ED EFFICACE

Nel 2023, anno di debutto della 499P, solamente Toyota era in grado di utilizzare in gara le gomme più morbide – forte dell’immensa esperienza nel WEC. Successivamente, nel 2024 Ferrari ha posto le basi per provare a chiudere il gap nel campo della gestione gomme, inaugurando per di più il primo dei cinque Joker Evo in Brasile, tappa nella quale sulla LMh italiana sono stati installati nuovi condotti dei freni, passando di conseguenza per un ri-bilanciamento aerodinamico. Kubica, ad esempio, a Imola ci ha detto che con l’aggiornamento di Interlagos la macchina fosse inizialmente diversa nel comportamento e che le squadra abbia impiegato del tempo per trarne dei vantaggi, anche a causa dei pochi test a disposizione (circa quattro giornate all’anno).

Gestione gomme, sviluppi tecnici e perfezionamenti strategici rappresentano quei passi “piccoli”, quasi invisibili ad occhio nudo, ma cruciali in quella crescita progressiva il cui obiettivo è assumere il ruolo di riferimento nel Mondiale Endurance. Essendo solamente al secondo degli otto round è ancora presto per emettere sentenze, però la sensazione è che – BoP o meno – tutti gli interventi fatti siano stati decisamente mirati e riusciti. Vedere Ferrari davanti a Spa e Le Mans non sarebbe una sorpresa considerando quanto accaduto nelle due stagioni precedenti. Discorso diverso se, invece, la 499P dovesse confermarsi anche ad Interlagos ed al Fuji, tracciati in cui ha faticato, sempre al netto del BoP e alle evoluzioni degli altri costruttori.

WEC Ferrari

Fonte: Ferrari Hypercar – X

VIETATO SOTTOVALUTARE GLI ALTRI

Ferrari, quindi, sembra aver trovato la soluzione alle criticità più evidenti, ma ora è imperativo non abbassare la guardia perché, anche in un fine settimana favorevole come quello di Imola, gli avversari di Maranello hanno imposto un bel pressing, riuscendo in un certo modo a piegare due Ferrari su tre. A riuscire nell’impresa sono state soprattutto BMW e Alpine, squadre bravissime ad approfittare delle neutralizzazioni per ribaltare gli scenari e spedire giù dal podio la AF Corse #83 di Kubica/Ye/Hanson, ancorati al 2° posto prima di scendere al 4° una volta archiviato lo splash & go effettuato a nove minuti dalla fine. Proprio BMW è cresciuta molto grazie al gettone speso sui freni, fino al 2024 penalizzati dal fenomeno della vetrificazione, risolto passando a Brembo.

Anche Toyota è sempre in agguato, tant’è che la #8 avrebbe potuto ambire al podio se Buemi e Fuoco non avessero perso tempo nel duello culminato con il contatto al Tamburello, dopo il quale la Ferrari dell’italiano ha sofferto la foratura della posteriore sinistra regalando punti preziosissimi alla concorrenza. Il livello del WEC è chiaramente altissimo e i distacchi sono più che mai compatti, come dimostra il fatto che a Imola 14 auto su 18 abbiano chiuso nel giro del leader, pertanto Ferrari ha sia l’onore che l’onere di dover tutelare da ora in poi il ruolo di prima forza meritatamente ottenuto, evitando di offrire tutti quegli assist che la concorrenza spera di accogliere a partire dalla 6 Ore di Spa, in programma il prossimo 10 maggio.

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