Giovinazzi e Ferrari brillano nelle qualifiche del WEC a Imola firmando la Pole Position della 6 Ore grazie ad una prestazione strabiliante. 1:28.920 il tempo strepitoso dell’italiano, alla seconda partenza dal palo consecutiva, trovatosi estremamente a proprio agio su una 499P #51 perfetta nei 4,9 km nel circuito del Santerno. Alla sesta Pole targata Ferrari nella classe Hypercar si aggiunge la festa per il secondo posto della AF Corse #83 di Robert Kubica, staccato di sette decimi da Giovinazzi ma pronto a combattere insieme a Ye e Hanson per portare al successo la squadra di Piacenza. Tra l’altro, la 499P gestita interamente dal team di Amato Ferrari ha partecipato alle qualifiche con un motore nuovo, montato in seguito al problema tecnico sofferto in FP3.
I TRACK LIMITS COLPISCONO FUOCO
L’unico grande neo del sabato di Imola si ritrova nel box #50: la prima sessione di qualifica si è chiusa con un vero e proprio colpo di scena ad opera della direzione gara, che ha cancellato il terzo tempo ottenuto da Antonio Fuoco (Ferrari #50), reo di aver superato i limiti della pista in uscita dalla variante Gresini. Così facendo il pilota calabrese ha così perso la possibilità di accedere alla Hyperpole, costretto al 18° ed ultimo posto della griglia di partenza.
BMW E TOYOTA INSEGUONO, PORSCHE ZOPPICA
Ad aprire la seconda fila è la BMW-WRT #15 guidata da Dries Vanthoor, il cui distacco dalla Pole si avvicina al secondo. Il belga, non troppo distante da Kubica, ha avuto la meglio sulle Toyota GRO10 Hybrid di Hirakawa e de Vries, separati da un solo millesimi. Ottimi passi in avanti per Alpine, al sesto ed ottavo posto con Mick Schumacher (A424 #36) e Charles Milesi (A424 #35), divisi dalla Peugeot #93 di Jean-Eric Vergne, unico pilota del marchio ad entrare in Top10.
Molto indietro rispetto alle attese le LMDh di Cadillac-Jota e Porsche Penske. Entrambe le formazioni hanno conquistato l’accesso al secondo turno con una sola auto, la #12 per Cadillac e la #6 per Porsche, rispettivamente guidate da Alex Lynn (a muro alla Rivazza 1 in FP3) e Kevin Estre, consapevole dei limiti della 963 nel giro secco. Delusione per Julien Andlauer, 12° con la Porsche Penske #5, così come per Sebastien Bourdais, solamente 16° in una qualifica davvero storta per lui e tutto il box Cadillac-Jota #38.
A IMOLA PRIMA POLE PER VALENTINO ROSSI
In classe LMGT3 Valentino Rossi ha ottenuto la prima Pole Position della carriera nel WEC e, più in generale, nell’universo GT3, stampando il giro più veloce della Hyperpole in 1:43.355, ben tre decimi più veloce della Lexus Akkodis ASP #87 di Clemens Schmid. Un bel traguardo per il “Dottore”, salito a bordo della BMW WRT #46 dopo il passaggio del primo turno ad opera di Ahmad al Harthy. “Vorrei migliorare in qualifica” ha detto ieri prima delle prove libere ed ecco che alla seconda prova della carriera (fino al 2024 la qualifica è stata riservata ai Bronze) Rossi ha scalato la classifica, conquistando la Pole nella stessa pista in cui ha esordio nel mondo GT3 ed ottenuto il primo podio nel WEC.
Il trio composto da Valentino Rossi, Kelvin van der Linde e Ahmad Al Harthy aprirà così la griglia della 6 Ore di Imola, precedendo come anticipato la Lexus Akkodis ASP #87 e la Aston Martin targata Heart of Racing, portata in seconda fila da Zacharie Robichon. L’unica Ferrari in Hyperpole è la 296 #21 di AF Corse, seguita a ruota dalla Lexus Akkodis ASP #78 e dalla Ford Proton #88, guidata nella sessione più importante da Gianmarco Levorato, capace di battere a sua volta Riccardo Pera sulla Porsche Manthey 1st Phorm.
McLaren-United Autosports in difesa, tanto che le 720S GT3 non sono andate oltre l’ottava e nona posizione con la #95 e la #59, quest’ultima rallentata dai 24 kg di zavorra dovuti al Success Handicap. Corvette ha chiuso la Top10 con Rui Andrade, portacolori della TF Sport #81, mentre la #33, auto leader del campionato LMGT3 e appesantita di 36 kg dal Success Handicap, non ha passato il taglio della prima qualifica restando ferma al 16° posto.