Verstappen torna sulla penalità in Qatar: “Russell si è quasi ammazzato”

Luca Manacorda
05/12/2024

A Yas Marina, Max Verstappen arriva all’ultimo appuntamento dell’anno sulle ali dell’entusiasmo per la bella vittoria in Qatar, ma anche sulla scia della clamorosa polemica con George Russell per la penalità ricevuta sulla griglia di partenza per aver ostacolato il britannico in un giro di rientro. L’episodio ha scatenato la furia dell’olandese che ha fatto dichiarazioni molto pesanti sul collega e oggi, nella conferenza stampa del giovedì del GP Abu Dhabi, il quattro volte iridato è tornato sull’episodio per raccontare il suo punto di vista.

Verstappen: “Cercando di restare fuori dai guai mi sono messo nei guai”

Il pilota della Red Bull ha iniziato la conferenza parlando della vittoria ottenuta in Qatar, sorprendente se pensiamo a quanto era iniziato in salita il weekend per lui: “Questa è una pista un po’ diversa, ma il risultato del Qatar dimostra che anche quando le cose non vanno bene c’è sempre l’opportunità di poter dare una svolta o di rendere la macchina più competitiva. A inizio weekend non eravamo molto veloci, poi nelle qualifiche ci siamo ritrovati e questo dimostra che la monoposto aveva più prestazioni di quanto non sembrasse e sono stato contento di questo, è bello vedere che anche nel corso dell’anno le cose sono cambiate. Arrivo qui tranquillo, anche per imparare di più sulla macchina che magari sarà utile l’anno prossimo. Sarebbe positivo finire con una vittoria, anche se non è qualcosa che ci possa cambiare la vita in inverno. Cercheremo di essere il più competitivi possibile“.

Verstappen si è poi dilungato a lungo sull’episodio avvenuto con Russell in qualifica: “D’ora in poi andrò a tutta nel mio giro di rientro e farò finta di essere danneggiato da chiunque… È stato qualcosa di strano, in quel momento non mi sono neanche reso conto di cosa stava accadendo. Nella riunione con gli steward ho spiegato la situazione e cercato di essere gentile: Lando mi aveva superato perché era un secondo dietro e aveva gomme fredde, io ho cercato di rallentare per non stare in mezzo a nessuno, cercando di trovare la posizione in pista. Poi è uscito Fernando con gomme nuove ed è piuttosto normale in quella situazione spingere per portarle in temperatura, ho visto negli specchietti che volava e l’ho lasciato passare. Poi mi sono trovato in mezzo al nulla, finché tutti abbiamo rallentato perché eravamo nel traffico, compreso io che non volevo rovinare la preparazione di qualcun altro“.

In quel momento è avvenuto l’episodio contestato con Russell, mai citato direttamente da Verstappen: “Negli specchietti ho visto qualcuno che volava, comportandosi come se fosse la situazione più pericolosa immaginabile, si è quasi ammazzato, qualcosa di incredibile. Eravamo tutti in un giro lento, non è che qualcuno fosse nel giro lanciato. Quando sono stato convocato per me è stato sorprendente, perché non avevo fatto impeding a nessuno. Anche nel giro lento cerchiamo tutti di fare traiettorie normali perché non vogliamo raccogliere lo sporco. Non so come siano arrivati a quella conclusione, per me è stato molto deludente perché cercando di restare fuori dai guai mi sono messo nei guai. Credo che in questo momento della stagione, verso la fine, io non voglio mettermi a litigare con qualcun altro, non voglio mettermi in quella posizione, ma facendo quello che ho fatto mi sono messo in quella posizione“.

Le difficoltà di Perez

Ampio spazio è stato dedicato anche alla crisi che sta vivendo Sergio Perez. Verstappen ha provato ad analizzare così le difficoltà incontrate dal messicano: “È molto difficile citare soltanto un motivo per le difficoltà di Checo. La nostra macchina all’inizio non è stata semplice da guidare, continuavamo a dominare ma, quando abbiamo portato degli aggiornamenti, abbiamo reso la vettura ancora più difficile. Questo vale per me ma ancor di più per Checo e per il suo stile di guida. Quando gli altri si avvicinano ogni piccolo dettaglio può fare la differenza, soprattutto in qualifica e quando non ti qualifichi bene sei in mezzo al gruppo e le cose possono andare storte. Da parte mia è molto difficile fare dei commenti, per quale motivo le cose sono andate come sono andate. Posso dirvi però che, soprattutto a metà stagione, la nostra macchina è stata imprevedibile, a volte era molto difficile, a volte andava un po’ meglio. Per noi è stato difficile ritrovare la direzione giusta e sicuramente questo non ha aiutato neanche Checo“.

Verstappen ha avuto parole di apprezzamento per Perez, ma ha anche sottolineato come la Red Bull abbia fatto il possibile per sostenere il messicano: “Devo dire che è sempre stato un grande uomo squadra e quando abbiamo avuto dei momenti difficili lui è sempre stato lì per cercare di ottenere il miglior risultato possibile. Per me non c’è nulla di negativo da dire su di lui, andiamo d’accordo e quando vedo che ogni tanto fatica non è bello da vedere, neanche per il team, però anche loro hanno fatto del loro meglio. Abbiamo sempre cercato di supportarlo nel modo migliore possibile perché potesse ottenere il miglior risultato nella sua situazione, però non è successo sempre“.

La vittoria in Brasile la perla della stagione

Analizzando la sua stagione, Verstappen ha poi spiegato quali sono le cose di cui è più fiero: “Ovviamente sono fiero di aver vinto il campionato, ma anche di come abbiamo lavorato come team e di come sono riuscito a tirarmi fuori dai momenti difficili della stagione, quando sarebbe stato semplice perdere motivazione e mollare un po’ il colpo. Invece ho lavorato sodo con il team cercando di trovare delle soluzioni e di venirne a capo, di comprendere i nostri problemi in modo da riprendermi. Sono riuscito a ottenere dei grandi risultati verso fine anno, credo che la gara in Brasile con le sue emozioni – sono passato dall’essere triste, con la prospettiva al mattino di perdere tanti punti in campionato dove sarebbe diventata una vera e propria lotta, ad arrivare poi a vincere la gara partendo dalla diciassettesima posizione – per me è una gara di cui vado molto fiero“.

Infine, un commento sulla recente notizia dell’uscita del GP Olanda dal calendario di F1 dopo il 2026: “Ovviamente è qualcosa che mi rende triste il fatto che il gran premio non continuerà, ma dall’altro lato sono molto fiero di quello che hanno fatto. Quando ho iniziato in F1 non avrei immaginato che saremmo tornati a Zandvoort e le gare che abbiamo fatto lì sono state qualcosa che meritano un grande rispetto e sono fiero di aver avuto un ruolo in tutto ciò. Vedere tutti i fan lì è stato fantastico, non vedo l’ora di vivere queste ultime due edizioni. Penso che possano essere molto fieri di quello che sono riusciti ad ottenere. Nel 2026, ultimo anno, penso che ci sarà anche la Sprint e hanno detto che se ne andranno con il botto, quindi sono entusiasta e curioso di vedere cosa accadrà“.

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