Tsunoda: ecco come è andato il primo giorno in pista con la Red Bull del giapponese

Jacopo Moretti
04/04/2025

Buona la prima… a metà. Quello di Yuki Tsunoda al volante della Red Bull è stato un debutto dalle sensazioni contrastanti: se si guarda solamente alla classifica, il 18esimo posto rimediato dal giapponese nelle FP2 – ad oltre due secondi di distanza dal compagno Verstappen – non può che riportare alla mente le recenti difficoltà di Liam Lawson al volante della RB21, ma in realtà non è andata proprio così. Se nelle seconde libere le quattro bandiere rosse hanno impedito all’idolo di casa di mettere assieme un giro, le FP1, chiuse e poco più di un decimi di distacco da Verstappen, hanno mostrato un buon adattamento iniziale con la RB21 oltre che un positivo stato di forma del giapponese.

Horner: “Yuki si è ambientato bene sin da subito, ha fornito ottimi feedback”

Le FP1 sono andate meglio del previsto, un buon inizio per me – ha spiegato il giapponese – purtroppo poi nelle FP2 non ho fatto segnare un tempo rappresentativo. Credo che ci sia molto lavoro da fare, dobbiamo analizzare i dati per capire meglio le FP2. Nel complesso non è andata male, devo solo acquisire maggiore fiducia”. Un’impressione positiva confermata anche dal team principal Christian Horner.È stata sicuramente una buona giornata per Yuki. Si è ambientato piuttosto bene nella macchina fin da subito. È ovvio che le sensazioni sono diverse da quelle a cui è abituato, mi è sembrato che si sia trovato bene e ha restituito ottimi feedback”. Particolarmente apprezzata, poi, la chiarezza che il giapponese ha mostrato nelle comunicazioni con il box: in particolare, Tsunoda ha lavorato su diverse regolazioni – differenziale e bilanciamento dei freni in primis – adottando inizialmente un approccio cauto nelle curve veloci e spingendo di più in quelle lente.

Tsunoda: “RB21 diversa dal simulatore più di quanto mi aspettassi”

Non sono comunque mancate le difficoltà. Guardando ai risultati delle libere, pare che il giapponese abbia faticato a trovare trazione nelle curve lente, dove è emersa una certa instabilità in fase d’ingresso. Una criticità già vista con altri piloti transitati da Milton Keynes, come Perez e Lawson, con questi ultimi che spesso hanno finito per adottare un approccio fin troppo conservativo. Tsunoda, invece, ha scelto di convivere con il problema, nella consapevolezza che servirà lavorare sulla gestione della transizione a centro curva nel prosieguo del weekend. Le FP2 avrebbero dovuto offrire l’occasione per lavorare su questi aspetti e, in effetti, dopo il primo giro lanciato su medie, Tsunoda ha riferito via radio di un bilanciamento migliorato rispetto alla sessione iniziale.

Prima del weekend, Tsunoda aveva poi sottolineato come l’esperienza al simulatore gli avesse dato buone sensazioni, senza particolari difficoltà nel gestire la RB21. Ma il primo contatto con la realtà si è rivelato più complicato del previsto. “È un po’ diverso rispetto al simulatore, forse un po’ più di quanto mi aspettassi in termini di feeling con la macchina”, ha ammesso.. L’impressione, in definitiva, è che il 24enne di Sagamihara abbia saputo cogliere il meglio da un venerdì imperfetto e su una pista tutt’altro che semplice. La vera sfida, però, sarà domani in qualifica.

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