Stella: “Primi due giorni anomali, oggi c’erano più problemi di grip e bilancio”

Loris Preziosa
28/02/2025

Il team principal della McLaren Andrea Stella ha tracciato la quadra dopo una tre giorni di test che ha raccontato di una scuderia che si presenterà al via del mondiale da favorita, quantomeno stando ai primi riscontri e alle voci degli avversari. L’ingegnere italiano si è focalizzato sugli aspetti che hanno fatto da base nello sviluppo della MCL39. Stella ha raccontato come l’efficienza aerodinamica sia stata la chiave di volta del lavoro McLaren, pur avendo mantenuto la stessa filosofia di monoposto. Una vettura che ha mostrato prestazioni di livello nelle simulazioni di passo gara ma che, secondo il team principal, vanno comunque prese con le pinze anche alla luce delle condizioni insolite che si sono verificate nella tre giorni in Bahrain.

Stella: “primi due giorni di test anomali, simulazioni da prendere con le pinze”

“I primi due giorni test qui in Bahrain sono stati relativamente anomali,” ha commentato il team principal della McLaren. “La mancanza di vento, le temperature molto basse e le condizioni di alto grip per il Bahrain, che è sempre relativamente basso rispetto ad altri circuiti e quindi i tempi sul giro erano velocissimi e la macchina relativamente consistente.” Per queste ragioni dunque ha spiegato come l’ottima simulazione gara effettuata da Lando Norris nel pomeriggio del Day-2 sia da prendere con le pinze. “Era abbastanza facile mettere insieme un giro a gomme nuove e avere la possibilità di avere una limitata degradazione delle gomme.” La terza e ultima giornata ha invece offerto condizioni più simili all’usuale. “Oggi, dove abbiamo avuto condizioni più normali per il Bahrain, abbiamo rivisto tutte le difficoltà normali che hanno a che fare con il vento, le temperature più alte e se guardiamo i programmi di tutti i piloti vediamo che non molti sono riusciti a mettere insieme un giro rappresentativo. Per questo penso che oggi sia un altro di quei giorni in cui bisogna guardare i tempi con una certa tranquillità, venendo da due giorni di altissimo grip oggi c’è da riadattarsi e andare un po’ più piano.”

McLaren

Sulla MCL39: “ci siamo focalizzati sull’efficienza aerodinamica”

Andrea Stella ha poi spostato il focus sulla vettura di casa McLaren, nata dal percorso tracciato da un 2024 di successo ma non solo. Ha infatti specificato come i meriti dell’exploit tecnico siano dovuti per gran parte alla componente dell’efficienza aerodinamica, piuttosto che alla filosofia della vettura. “Non credo sia dipesa dal fatto che abbiamo lavorato molto sulle caratteristiche di guidabilità della macchina. Abbiamo solo cercato prevalentemente di aggiungere quanta più efficienza aerodinamica possibile,” ha affermato Stella ai microfoni di Sky Sport. “Quindi, in realtà, la personalità della macchina non è molto cambiata, ma è una macchina molto più veloce perché ha meno resistenza sui rettilinei e più downforce nelle curve. Di per sé i commenti dei piloti sono molto simili ai commenti di due anni fa, quindi non necessariamente abbiamo agito sulla guidabilità in sé, ma molto di più sulle forze che agiscono sulla macchina.”

McLaren

McLaren favorita? “manteniamo cautela, mi aspetto una stagione ancora più combattuta del 2024”

Ma come vive la McLaren la pressione dell’uscire dai test con i favori del pronostico? “Non penso che sia mai visto un Bahrain come abbiamo avuto nei primi due giorni e noi sappiamo che in quelle condizioni la nostra macchina funziona bene, però se prendiamo le condizioni di oggi le problematiche sono molto più importanti dal punto di vista del bilancio e del grip.” Il denominatore comune delle sensazioni raccontate da Andrea Stella è quindi la cautela. “Siamo estremamente cauti sia per quello che riguarda il passo gara, sia per quello che riguarda la prestazione sul giro.” Indipendentemente dalle scaramanzie, il lavoro di estremizzazione in termini di ricerca tecnica è sotto l’occhio dell’intero paddock. Un fattore quest’ultimo che, secondo il numero uno del muretto McLaren, risulta essere di vitale importanza nello scenario di una lotta tirata come quella che ha raccontato lo scorso mondiale. “Era molto chiaro durante l’inverno e già l’anno scorso che, se volevamo mantenere questa posizione di competitività, non di favoriti, di competitività, avremmo dovuto sviluppare la macchina ed è quello che abbiamo cercato di fare. Da quello che ho visto qui ai test sembra che non solo i top team, ma anche qualcun altro è riuscito a farlo con successo. Mi aspetto una stagione ancora più compatta del 2024.”

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