Stella: “Abbiamo un paio di decimi di vantaggio, ma la MCL39 non è facile da guidare”

Paolo D’Alessandro
23/03/2025

La McLaren ha esteso il proprio vantaggio sulla concorrenza nel mondiale Costruttori con la doppietta nel GP di Cina. Il weekend sul circuito di Shanghai non è stato semplice come si potrebbe pensare, ma questo aggiunge merito alla prestazione della squadra di Woking che ha lavorato bene ed è progredita nel corso del fine settimana con il lavoro in pista, come sottolineato dal suo Team Principal, Andrea Stella.

Stella: “Abbiamo iniziato con dei problemi, ma siamo migliorati dopo la Sprint. Non abbiamo gestito”

E’ corretto definire la gara di Domenica come un dominio McLaren, che non è mai stata messa sotto pressione dai rivali e che ha avuto solamente timore di vedere il problema patito da Lando Norris alla pedaliera aggravarsi, rischiando un ritiro (nella peggiore delle ipotesi). Andrea Stella si è mostrato soddisfatto di come la squadra ha affrontato il weekend, andando nell’analisi dettagliata di questi tre giorni sul circuito di Shanghai. “Devo dire che il primo giorno avevamo alcune problematiche di interazione con le gomme e anche di bilancio. Quindi abbiamo dovuto un po’ vedere la situazione nella Qualifica e gara Sprint. Abbiamo imparato molto, abbiamo fatto un po’ di cambiamenti alla macchina, abbiamo fatto un po’ di cambiamenti allo stile di guida. Entrambi i piloti hanno capito che non si poteva guidare la macchina come abbiamo fatto in Australia. Quindi c’è stato dell’adattamento e sono molto soddisfatto di aver visto i risultati di questo lavoro di adattamento da parte del team e dei piloti sia in qualifica che nella gara oggi.” ha dichiarato al microfono di Mara Sangiorgio, a Sky Sport F1. La prestazione in gara è stata sicuramente soddisfacente, ma l’italiano si è voluto focalizzare sul fatto che non sempre la McLaren abbia dimostrato di essere la più forte in Cina, anzi. “Per quello che riguarda la sprint non sono sicuro che avessimo alcun vantaggio, anzi, la Ferrari era superiore. In seguito alle modifiche invece, in Qualifica e in gara siamo andati meglio, ma non avevamo più di un paio di decimi di vantaggio, forse”.

Dopo Lando Norris, anche Andrea Stella ha confermato come la MCL39 non sia una monoposto semplice da guidare, soprattutto quando è necessario spingerla al limite per il giro da qualifica. A questo si sono aggiunti alcuni problemi di bilanciamento, migliorati appunto nel corso del weekend. Questi problemi sono stati alla base della strategia, discussa da chi l’ha vista, nella Sprint Qualifying, dove si è deciso di eseguire andare per un doppio giro push nonostante la mescola Soft. Andrea Stella l’ha definita una scelta quasi conservativa, per prendersi meno rischi, e non azzardata o per ostentare sicurezza. Volevamo essere molto conservativi e avere due tentativi con le soft perché non ci fidavamo di riuscire a fare un giro pulito singolo. Quindi volevamo avere due tentativi in cui le gomme riescono quasi a ripetere il lap time anche se sono usate di un giro. Alla fine due giri non sono neanche bastati perché se prendiamo Lando nel suo secondo tentativo era in linea per una pole e comunque è arrivata una imperfezione che non ci ha permesso di finalizzare un buon tempo.”

In gara si è visto poi il vero ritmo della McLaren, con i cambiamenti di setup avvenuti dopo la Sprint Race, e la riapertura del parco chiuso, che hanno dato i suoi effetti in positivo sulla MCL39. Noi abbiamo spinto tutta la gara. Ovviamente non spingi al massimo per ragioni legate all’utilizzo delle gomme. Specialmente dopo aver messo le gomme dure, dopo lo stop, siamo stati un po’ alla finestra per vedere come si comportavano le gomme, osservavamo molto Stroll che era fuori con le gomme dure.” Così come avvenuto e spiegato da Frederic Vasseur, anche in casa McLaren sono stati in bilico tra la strategia ad una o due soste, osservando l’andamento della gara e il comportamento delle gomme. “Eravamo incerti, credo come tutti, e questo è stato un motivo di controllo della nostra competitività ma non molto. Quindi non credo che ci fosse molta differenza tra McLaren, Ferrari, Mercedes e poi per quello che abbiamo visto con Verstappen alla fine anche Red Bull. Quindi si conferma il trend di una F1 molto equilibrata dove talvolta questi adattamenti fanno la differenza.”

Una F1 competitiva che anno prossimo lascerà spazio a nuovi regolamenti. Il pensiero di Andrea Stella su questa decisione.

Tanti rumors girano intorno al futuro della Formula 1, con i nuovi regolamenti 2026 che già sono discussi e che potrebbero durare meno anni di quanto si pensasse originariamente. Una pensiero non sconfessato da Nikolas Tombazis in Cina, anzi. Intanto però, al momento, è confermatissimo l’introduzione di un nuovo regolamento per vetture e Power Uniti per l’anno prossimo ed Andrea Stella ha così risposto in merito all’utilità di un simile cambiamento, con una F1 così compatta e competitiva.

I cambi di regolamento portano sempre incertezza, c’era anche nel 2022. C’è stato un po’ di dominio Red Bull però poi vediamo che dopo qualche anno abbiamo raggiunto una Formula 1 forse la più interessante ed equilibrata che abbiamo mai visto e che almeno io mi ricordo. Quindi magari dovremmo avere un po’ di pazienza, non lo so, è possibile che ci sia un po’ di riorganizzazione della competitività dei team, è anche un’opportunità però per quei team che magari hanno fatto più fatica a maturare la loro performance con questo tipo di regolamenti, c’è un’innovazione dal punto di vista delle power unit, quindi noi supportiamo questo approccio, supportiamo questo cambio di regolamento. Ovviamente siamo adesso in una posizione in cui potremmo anche voler dire l’opposto, ma credo che bisogna guardare all’interesse collettivo, all’interesse dello sport. Alla fine il successo di un team ha senso se c’è il successo di tutto il business e di tutto il movimento F1, quindi noi supportiamo questo approccio e speriamo di farci trovare pronti. “

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