L’acquazzone abbattutosi su Miami poco prima del via della Sprint ha regalato una gara breve emozionante e ricca di colpi di scena. Destini diversi hanno caratterizzato il risultato di molti piloti: Lewis Hamilton ha raddrizzato la sua Sprint con una chiamata da campione, mentre Lando Norris può di nuovo ringraziare la sua personale buona stella che pare aiutarlo sempre in Florida. Kimi Antonelli sperava in una gara diversa dopo la pole di ieri, ma l’italiano incassa con grande maturità gli episodi avversi di oggi. Ecco le parole dei principali protagonisti della gara di questo pomeriggio.
Hamilton: “Ho corso il rischio e ha pagato”
La Sprint della Ferrari sembrava avviata verso un risultato davvero deludente. Clamorosamente fuori Charles Leclerc durante il giro di schieramento, affrontato con gomme Intermedie, Lewis Hamilton navigava in sesta posizione lontano dalle Mercedes e con Alex Albon minaccioso alle sue spalle. È stato in quel momento, al giro 12, che il sette volte iridato ha fatto valere la sua grande esperienza: mentre il box gli suggeriva di rientrare per montare gomme Medie come fatto poco prima dalla Red Bull con Yuki Tsunoda, Hamilton si è imposto indicando di volere la gomma Soft.
Una decisione che si è rivelata eccellente e che ha permesso al britannico di chiudere sul podio della Sprint di Miami, un risultato decisamente inaspettato e che conferma il suo feeling di quest’anno con la gara breve del sabato dopo il successo colto a Shanghai: “Sono così contento! È stato un anno difficile finora. Non avrei mai pensato che avrebbe piovuto a Miami. Era la prima volta che eravamo tutti in pista sul bagnato qui e che gara ci ha regalato! Ho davvero, davvero faticato con le gomme intermedie. Credo che tutti abbiano avuto difficoltà con quelle. Ho preso quella decisione alla fine, ho pensato: ‘Rientro – perché non andavo da nessuna parte – quindi corri il rischio, osa’ e ha pagato. Vorrei che avessimo avuto un altro paio di giri per dare un po’ di filo da torcere a questi ragazzi. Ma complimenti alla McLaren, come sempre“.
Parlando ancora dei momenti che hanno deciso la sua gara Sprint, Hamilton ha dichiarato: “È stata una mia decisione. Derivava dal fatto che stavo faticando molto sulle Intermedie. Stavo perdendo ritmo. Non riuscivo a tenere il passo con i ragazzi davanti. Le gomme si stavano sgretolando dall’anteriore al posteriore, ero solo un passeggero in quel momento. Vedevo la linea asciutta e mi sono detto, dobbiamo fare qualcosa, perché altrimenti perderò altre posizioni. Quindi, ho preso la decisione. In un certo senso mi dispiaceva, l’avrei fatto un giro prima, ma sono contento di esserci riuscito. La macchina si sentiva benissimo dopo. Terzo dopo essere partito settimo, è un buon risultato“.
I destini opposti dei piloti McLaren
Con una manovra decisa su Kimi Antonelli, ritenuta corretta dagli steward, Oscar Piastri si era preso il comando della gara in curva 1, favorendo anche l’avanzamento di Lando Norris alle sue spalle. La Safety Car entrata nel finale per l’incidente di Fernando Alonso, però, ha ancora una volta aiutato il britannico come era già avvenuto nel GP Miami dello scorso anno: “Al momento la mia fortuna a Miami sembra essere piuttosto buona, quindi sono contento – ha detto Norris dopo la gara – Il ritmo era molto buono. Sono sempre difficili queste gare. Non sai mai quando entrare ai box. Ha funzionato per due anni di fila. Probabilmente avrei preferito che fosse successo domani piuttosto che oggi, ma lo accetto. Sono contento. Ottimo lavoro da parte della squadra“.
Piastri ha incassato la delusione cercando di consolarsi con le cose positive della sua Sprint: “Ho fatto praticamente tutto per bene. Sono un po’ deluso per il secondo posto, ma a volte va così. Correre è un’attività piuttosto crudele. Spero che questo significhi un po’ di fortuna questo pomeriggio in qualifica e domani. Ma ho fatto un’altra ottima partenza e ho dato il massimo in gara. Sono contento di quello che ho fatto“.
Gara rovinata per Antonelli e Verstappen
Max Verstappen ha perso punti importanti per la lotta iridata vedendo svanire il quarto posto finale per via dei 10 secondi ricevuti per unsafe release ai danni di Kimi Antonelli. Un episodio pericoloso che ha visto i due scontrarsi in pit lane e che rappresenta l’ennesimo episodio negativo ai box per una Red Bull che non è più l’organizzazione perfetta del recente passato: “Sono stati tutti incidenti diversi quest’anno – ha osservato l’olandese – Non si possono paragonare queste cose. Non vorremmo che accadesse, ma è successo. È qualcosa su cui dobbiamo indagare, ma sono contento che nessuno si sia fatto male. Con queste auto, se si colpisce qualcuno, non è il massimo“.
All the drama! 😮
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— Formula 1 (@F1) May 3, 2025
Antonelli nello scontro con Verstappen ha dovuto saltare l’ingresso nella propria piazzola, dovendo percorrere tutta la pit lane e rientrando poi nuovamente il giro successivo per il cambio gomme. L’episodio ha seppellito definitamente le speranze di andare a punti dell’italiano, ma è soprattutto la manovra di Piastri al via ciò che non è andato giù al pilota della Mercedes: “Sicuramente ha fatto buon uso delle delle regole, sembra che nel primo giro si possa fare qualsiasi cosa. Non si capisce perché, mi ha letteralmente buttato fuori, ho iniziato a girare perché c’era la curva e lui è andato dritto e mi ha mi ha completamente spinto fuori. Quindi sì, sembra che si possa fare, buono sapersi… L’unsafe release è stato un po’ sfortunato e sicuramente Max non credo potesse fare niente di che, perché gli hanno dato la luce verde. È andata bene perché poteva essere un brutto incidente, soprattutto per i meccanici. Peccato, però adesso cerchiamo di prepararci per le qualifiche. Sono un po’ deluso per come è andata la gara e sicuramente arrabbiato per il primo giro ma, come ho detto in precedenza, buono a sapersi“. Le tante penalità assegnate dopo la bandiera a scacchi hanno poi quantomeno riconsegnato la zona punti allo sfortunato Antonelli.