La Ferrari è ripartita in Messico con un abbrivio positivo, mostrando una SF-24 molto competitiva sin dai primi giri. Trarre conclusioni è complicato a causa di una pista inizialmente sporca (FP1) e del lavoro da fare sul setup e studio dei nuovi pezzi, principalmente per altre squadre, mentre in FP2 le squadre si sono focalizzate sui test Pirelli. E’ emersa però una Rossa veloce che, almeno al Venerdì, ha ripreso da dove aveva lasciato ad Austin. Carlos Sainz però non si esalta troppo e rimane coi piedi per terra, conservando il suo approccio pragmatico.
Sainz: “Ferrari buona sul passo gara, possiamo migliorare sul giro secco”
Lo spagnolo è stato l’unico dei due ferraristi a poter svolgere l’intero piano di lavoro. Charles Leclerc infatti ha saltato la prima sessione di prove libere, lasciando la sua SF-24 ad Ollie Bearman, mentre in FP2 è riuscito a completare solamente il chilometraggio predisposto ai test Pirelli, anche a causa della bandiera rossa. Le sensazioni raccolte da Sainz sono però positive e vanno sull’onda tracciata dal GP di Austin “E’ un buon inizio. La macchina è stata buona fin dal primo giro, con un buon setup di base. Non abbiamo dovuto fare grossi cambiamenti” ha rivelato lo spagnolo al termine della giornata. “Sono abbastanza contento di tutto, ma soprattutto dei nostri long run. Mi sentivo bene e avevamo un buon degrado. Penso che avremo le nostre carte da giocarci alla Domenica”.
Il tema ricorrente è e sarà quello del giro secco da Qualifica, dove Carlos Sainz si aspetta una lotta molto dura con i rivali, apparsi anche loro competitivi sotto questo aspetto. “In FP3 dovremo concentrarci soprattutto sul giro secco, dove penso che sarà una sfida serrata con gli altri, ma abbiamo ancora del margine di miglioramento”. Già prima della sosta, Sainz aveva indicato in Messico e Las Vegas i due circuiti dove la SF-24 avrebbe potuto essere competitiva per permettergli di sognare un’ultima vittoria in Rosso. Le sue sensazioni si sono confermate anche dopo Austin “Vedendo dove siamo stati competitivi lì e le curve che ci sono qui in Messico, speravo fossimo competitivi. Dobbiamo tenere d’occhio però la McLaren” ha suggertio lo spagnolo, indicando così nel team di Woking il rivale, sulla carta, più temibile.