Red Bull: perché il 2024 offre un vantaggio sullo sviluppo per il 2026

Luca Manacorda
17/02/2025

La stagione 2025 presenta ai team di F1 le sfide tipiche delle annate che precedono l’introduzione di un grande cambio regolamentare. In particolare, le scuderie devono trovare il giusto equilibrio nella ripartizione delle proprie risorse tra il lavoro sulla monoposto di quest’anno e che quella che gareggerà nel 2026, profondamente modificata dai nuovi regolamenti tecnici. Scommettere forte sulle novità per avere subito una monoposto vincente l’anno successivo è un azzardo che può pagare, come testimonia l’esempio della netta superiorità Mercedes nel 2014, ma può anche rivelarsi una scommessa persa, come avvenne ad esempio alla BMW nel 2009. La Red Bull si è già trovata in una situazione complicata nel 2021, quando era impegnata nella battaglia poi vinta per il titolo Piloti, uscendone brillantemente: oltre al titolo strappato quell’anno a Lewis Hamilton, Max Verstappen ha poi avuto a disposizione una monoposto competitiva anche con le nuove normative sulle vetture a effetto suolo, conquistando altri 3 mondiali consecutivi.

Waché: “Non butteremo mai via un campionato”

La Red Bull ha chiuso il 2024 vincendo con Verstappen il titolo Piloti, ma concludendo solo al terzo posto nel mondiale Costruttori. La battaglia nel 2025 si annuncia serrata, con McLaren e Ferrari pronte a proseguire la loro lotta al vertice che le ha portate a contendersi il Costruttori fino agli ultimi giri del GP Abu Dhabi che ha chiuso la passata stagione.

Verstappen Norris - Sprint Austria

Parlando delle sfide che propone il nuovo campionato, il DT Pierre Waché ha spiegato ad Autosport: “Il bilanciamento nella ripartizione delle risorse dipenderà in larga misura anche da ciò che troverai. Se trovi molto per il 2026, allora la tentazione è lì di impegnarti molto nel 2026. Ma se abbiamo la possibilità di lottare per il campionato nel 2025, e penso che lo faremo, allora non butteremo mai via un campionato. Sarà sicuramente una decisione difficile. Andremo avanti con una strategia all’inizio della stagione, e quella strategia ha grandi possibilità di cambiare“.

La stagione 2024 offre un vantaggio a Red Bull per il 2026

Paradossalmente, il risultato deludente nel mondiale Costruttori dello scorso anno fornisce alla Red Bull un prezioso assist per lo sviluppo della monoposto 2026. Da regolamento, infatti, l’utilizzo della galleria del vento e della CFD viene maggiormente limitato ai team che chiudono al vertice la classifica dell’anno precedente. Nel 2025 la Red Bull ha così a disposizione un maggior numero di ore in galleria del vento e di simulazioni ai computer CFD rispetto a McLaren e Ferrari.

F1 2026

Parlando di questo aspetto, Waché ha sottolineato come sia una cosa positiva per Red Bull, ma anche come questo non garantisca automaticamente un vantaggio in pista: “È potenzialmente un grande vantaggio per il 2026 e spero che lo useremo correttamente, ma non è perché hai più soldi o più tempo in galleria del vento che otterrai prestazioni migliori. Altrimenti, i team che chiudono in fondo sarebbero sempre i primi l’anno dopo. Non è così che funziona in F1, ma potrebbe essere un vantaggio e dobbiamo usarlo bene. È un aspetto positivo della nostra posizione, quindi può essere abbastanza positivo“.

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