Il tema con cui si è aperto il weekend in Texas è senz’altro legato alle voci di una presunta irregolarità sul T-Tray della Red Bull. Se Max Verstappen, come in più occasioni ci ha abituato, ha spostato il focus sulle prestazioni stampando la pole position nelle qualifiche Sprint, nel paddock le discussioni non sono certamente giunte ad un punto fermo. In particolare, nella giornata di venerdì, il CEO di McLaren Zak Brown, ha puntato il dito sulla scuderia di Milton Keynes predicando chiarezza da parte della FIA in merito alla questione. Dopo la replica di Helmut Marko al patron di Woking, è arrivata anche quella del Team Principal Christian Horner, che non si è tirato indietro dal rispondere con toni accesi.
Horner risponde alle accuse di Zak Brown: “vogliono distogliere l’attenzione da altro”
Alla vigilia del fine settimana negli Stati Uniti, si sono diffuse voci sempre più intense su una possibile irregolarità della Red Bull legata al T-Tray. La scuderia di Milton Keynes è finita nel mirino degli avversari, McLaren su tutti, accusata di modificare l’altezza della parte anteriore del fondo in regime di parco chiuso. Il CEO McLaren, Zak Brown, ha parlato di una violazione pesantissima se fosse confermata, chiamando la FIA a fare chiarezza sulla questione. È arrivata quindi la risposta del Team Principal della Red Bull, Christian Horner, che ha così replicato: “Sono dell’idea che queste cose succedano solo per distrarre da quello che sta succedendo a casa propria. Poi provi ad alimentare le fiamme da qualche altra parte,” ha dichiarato senza troppi giri di parole a Sky Sports F1. Una replica che allude a quanto accaduto sul fronte delle ali flessibili, con la McLaren che aveva visto i riflettori puntati sul proprio garage nel weekend in Azerbaijan. Le affermazioni di Horner proseguono la linea inaugurata da Helmut Marko, che prima che le monoposto scendessero in pista aveva affermato: “è tutto completamente legale. Qualcuno vuole spostare l’attenzione da altri team.”
Horner: “siamo il team più controllato da tre anni, quindi siamo tranquilli”
Christian Horner è poi entrato nei particolari tecnici della questione T-Tray, affermando come dal punto di vista della squadra non ci siano preoccupazioni, anche per via del controllo costante della Federazione. “Abbiamo telecamere che tengono d’occhio le auto, così come persone che le controllano,” ha affermato. “La nostra vettura è stata esaminata più di ogni altra negli ultimi tre anni, quindi ci sentiamo completamente a nostro agio.” Il team principal della Red Bull ha poi sottolineato come la zona in esame sia complicata da regolare in poche mosse, in quanto collocata in una posizione poco agevole. Un motivo per il quale sarebbe difficile effettuare modifiche in regime di parco chiuso. “Ogni vettura ha un sistema con cui si può regolare l’altezza del pettorale. Il nostro è davanti al vano dei pedali e penso che sia lì da più di tre anni. Ma bisogna rimuovere i pedali, altre carenature e cavi per raggiungerlo. Quindi è come qualsiasi altra impostazione della macchina,” ha spiegato Horner. “Se pensate che ci sia qualche tipo di freno a mano o di leva che i piloti possono attivare con un settaggio alto, medio o basso, mi spiace deludervi ma non esiste.”