Le qualifiche di Melbourne hanno visto la McLaren monopolizzare la prima fila, infliggendo almeno quattro decimi alla concorrenza. Tuttavia, è degna di nota la prestazione della Racing Bulls, che grazie agli ottimi progressi rispetto ai test in Bahrain ha ottenuto un sorprendente quinto posto con Yuki Tsunoda, qualificatosi davanti alle Ferrari, e un undicesimo posto con Isack Hadjar.
Tsunoda: “Ultimo giro magico, ho sfruttato anche una scia da Norris”
Il pilota giapponese ha realizzato un giro straordinario nel tentativo decisivo in Q3, dopo aver disputato Q1 e Q2 comunque nei pressi della top ten, e ha commentato così a caldo: “Non mi aspettavo assolutamente di essere in P5 oggi, pensavo più a un piazzamento in top 10. Sapevo che i distacchi sarebbero stati minimi, ma l’ultimo giro è stato piuttosto magico, sono riuscito a mettere tutto insieme.” Tsunoda ha ammesso di essere stato agevolato da una buona scia della McLaren di Norris, ma ha anche sottolineato come il bilanciamento della VCARB02 fosse eccellente fin dal venerdì: “Ho ricevuto un piccolo aiuto da Lando con una scia, quindi lo apprezzo. In ogni caso, la macchina è stata costantemente competitiva per tutto il weekend. La squadra ha lavorato duramente, e sono sinceramente sorpreso di quanto siamo migliorati rispetto ad Abu Dhabi. Questo risultato dimostra il grande impegno profuso durante l’inverno.”
Per la gara di domenica è prevista pioggia battente intorno alle ore 15.00 locali, perciò tutti i piloti potrebbero avere l’opportunità di capitalizzare le occasioni e sfruttare gli errori altrui per conquistare punti importanti per il mondiale. Alla luce di ciò, Tsunoda è molto fiducioso in vista di domani, forse anche grazie al fatto che la Racing Bulls sia stata competitiva in condizioni simili in Brasile lo scorso anno: “Sappiamo che domani ci sarà un po’ di pioggia, abbiamo preparato l’assetto della macchina di conseguenza. Sono sicuro che si comporterà bene, quindi sono entusiasta e fiducioso. Devo solo rimanere concentrato.”
Hadjar: “Buona qualifica, ma potevo qualificarmi anch’io in Q3”
Dall’altro lato del garage Racing Bulls, Isack Hadjar ha ottenuto in Australia un rispettabile undicesimo posto. Una qualifica promossa ad ampi voti, considerando che è rimasto quasi sempre entro due decimi dal compagno di squadra in ogni sessione, affermandosi come miglior rookie nonostante guidi una vettura che, sulla carta, dovrebbe lottare nelle retrovie, a giudicare dalle prestazioni dello scorso anno. Il vicecampione di F2 ha commentato così la sua qualifica: “Sono abbastanza felice oggi e, arrivando a questo fine settimana, avrei firmato per un risultato del genere nella mia prima qualifica in Formula 1.”
Hadjar ha rivelato di non essere pienamente soddisfatto del suo ultimo giro in Q2, in cui è rimasto staccato di soli 63 millesimi da Gasly, l’ultimo qualificato per il Q3, spiegando come il bilanciamento della vettura fosse cambiato improvvisamente da una sessione all’altra: “Ho avuto buone sensazioni in Q1, mentre in Q2 ho perso un po’ di tempo perché non ero completamente soddisfatto del bilanciamento. So dove ho lasciato qualcosa per strada, ed è per questo che sono un po’ frustrato.” Tuttavia, il lavoro svolto a Faenza e Milton Keynes è stato determinante per il passo in avanti compiuto dai test in Bahrain a oggi: “Albert Park è un circuito molto particolare, ma la nostra prestazione, con anche Yuki in P5, dimostra che abbiamo lavorato duramente dopo i test in Bahrain, facendo progressi significativi e migliorando la comprensione della macchina.”
Essendo un rookie, Hadjar ammette di avere poca esperienza alla guida di una Formula 1 in condizioni di bagnato. Per questo, punterà a sfruttare al massimo le opportunità che si presenteranno, affidandosi più alla ragione e all’istinto piuttosto che all’esperienza: “Guardando a domani, con la pioggia prevista, non ho mai guidato in condizioni di bagnato con tutte le altre vetture in pista, solo una volta da solo in un test TPC (Test Previous Car), quindi non posso contare su molta esperienza. Sarà importante usare l’intuito e l’intelligenza.”