Pirelli: a Suzuka previsto un miglioramento di 1 secondo e mezzo rispetto al 2024

Paolo D’Alessandro
31/03/2025

La F1 sta sbarcando in Giappone, con i box delle varie squadre e le monoposto che stanno prendendo posto nei vari garage. Terzo appuntamento stagionale che apre alla prima tripletta di questo campionato. Suzuka-Bahrain-Jeddah per scrivere e definire meglio le gerarchie di questo inizio di mondiale. Alcune squadre faranno debuttare qui le prime novità e ci saranno anche delle sorprese con livree speciali come quella Red Bull in omaggio ad Honda o quella annunciata proprio oggi dalla Haas. Anche Pirelli avrà la sua novità continuando quanto si è visto a Melbourne e Shanghai con un cappellino speciale che apparirà sul podio.

Debutto stagionale per la mescola C1, pressioni modificate rispetto al 2024. Incognita sul nuovo asfalto.

La novità principale di Suzuka quest’anno sarà la riasfaltatura parziale, ma estesa, del manto stradale. Come indicato da Pirelli infatti il tratto che va dall’uscita della chicane dell’ultimo settore fino al termine del primo settore è stato lavorato e vi è la presenza di un nuovo asfalto che, secondo le attese, fornirà più grip. Questo è un particolare non indifferente poiché nel primo settore si trovano molte curve medio-veloci ed è un tratto estremamente tecnico dove si può fare la differenza in termini prestazionali. Rispetto alla passata stagione c’è anche una novità che riguarda direttamente gli pneumatici. Farà il suo debutto stagionale la mescola più dura della gamma, ossia la C1, con l’allocazione che prevede poi la C2 come Media e la C3 come Soft per questa gara. Suzuka è tra le piste più probanti per gli pneumatici a causa delle forze verticali, laterali e longitudinali che gli pneumatici sono costretti a sopportare. Nella scala di valori Pirelli la pista giapponese ha il valor più alto (5) insieme a Barcellona, Silverstone, SPA, Zandvoort e Lusail. Come già indicato a partire dai test, C2 e C3 sono state modificate rispetto alla specifica della passata stagione e risultano ora un po’ più morbide rispetto alla versione del 2024. Sarà dunque interessante osservare il loro comportamento durante le prove e le scelte che faranno le squadre in ottica gara.

Il Venerdì di prove libere sarà quindi particolarmente utile per verificare il reale grip del nuovo asfalto, il comportamento delle mescole e convalidare o meno i valori di pressioni scelte per questo appuntamento. Rispetto all’anno scorso Pirelli ha infatti diminuito di mezzo psi la pressione sull’anteriore e l’ha invece aumentata dello stesso quantitativo al posteriore. Le simulazioni di Pirelli, eseguite tramite i dati condivisi dai team, suggeriscono un miglioramento sul giro di un secondo e mezzo rispetto ai tempi della passata stagione, frutto dell’evoluzione di queste monoposto ed anche del guadagno atteso dal grip offerto dal nuovo asfalto. Questa sarà una variabile da confermare perché, per esempio, in Cina l’incremento prestazionale è stato superiore alle attese anche per un asfalto migliore rispetto alle attese, il che ha causato anche qualche problema relativo alle gomme.

Il tracciato di Suzuka ha la particolarità di prevedere una parte di giro in senso orario ed uno antiorario, componendo la forma di 8. E’ una pista sfidante sia per i piloti che per le monoposto e per questo è apprezzata molto dagli stessi piloti e dagli appassionati. Lungo il giro ci sono posti divenuti iconici nel tempo come le Esse del primo settore e la 130R, che non hanno subito particolari modifiche nel corso degli anni. Oltre al nuovo asfalto, sul circuito sono stati svolti anche ritocchi ai cordoli e l’introduzione di ghiaia che hanno interessato le curve 2, 7, 9, 14 e 17.

Il GP della scorsa edizione è stato vinto da Max Verstappen davanti al compagno di squadra Sergio Perez e all’oramai ex ferrarista Carlos Sainz. La bandiera rossa in partenza scombinò subito le strategie che avevano visto 12 piloti partire con la Media ed 8 con la Soft, ma 7 piloti cambiarono subito gomma. C’è stato un mix di strategia, con la doppia sosta che è stata comunque la più gettonata e la C1 che è stata invece la mescola più utilizzata nell’arco del Gran Premio, seguita dalla Media e la Soft utilizzata solo per i primi giri o un ultimo breve stint. Chi ha fatto fruttare la singola sosta è stato Charles Leclerc che al termine della gara si classificò quarto, guadagnando quattro posizioni rispetto alla posizione di partenza.

Una novità tutta targata Pirelli sarà la presenza di un’edizione speciale del Podium Cap, realizzata dal designer Denis Dekovic e ispirata all’identità del Paese del Sol Levante che i piloti indosseranno sul podio. Il cappellino fa parte di una collezione prodotta da Pirelli Design e composta da 14 edizioni sui 24 Gran Premi in calendario, in vendita sulla piattaforma di e-commerce dedicata

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