C’era molta attesa per conoscere i valori in campo dietro il binomio Max Verstappen – RB19 in Spagna, dopo gli importanti sviluppi portati in pista da Mercedes e Ferrari. Come fosse un nuovo punto zero per i due top team. Ad uscirne parzialmente con le ossa rotte è stata la Ferrari, mentre nettamente più positiva è stata la prestazione della squadra anglo tedesco, che ha chiuso l’importante GP in seconda e terza posizione.
Mercedes W14 EVO: in Spagna positiva la coerenza simulatore – pista
Le tanto attese evoluzioni alle pance della Mercedes W14, oltre a una nuova sospensione anteriore, un fondo rivisto, ed altri componenti secondari, sono state presentate al Gran Premio di Monaco, dopo che la gara di Imola è stata annullata a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia. Un GP dove la comprensione di update così importanti è notoriamente molto difficile a causa del lentissimo e unico layout, che necessita di setup ben poco convenzionali. Tuttavia, Lewis Hamilton aveva capito che la direzione potesse essere quella giusta. “Lo scorso fine settimana ho avuto un po’ più di confidenza con l’anteriore della macchina” aveva infatti fatto sapere un sette volte campione del mondo molto galvanizzato dall’arrivo di questi tanto richiesti aggiornamenti. Una direzione di sviluppo, ancor più aggressiva, che Hamilton avrebbe voluto già vedere in pista sin dal Bahrain, ma che l’ufficio tecnico ha scelto di ritardare di tre mesi per dare l’ultima possibilità al concetto ‘zeropods’.
Tuttavia, il piano B era già impostato. Servivano solo le conferme della pista. “Avevamo solo bisogno dello shock di inizio stagione per capire quando abbandonare il nostro vecchio concetto. Da lì in poi abbiamo solo accelerato con la nuova direzione di sviluppo”, ha detto Toto Wolff a conclusione del GP di Spagna. Un pacchetto da 3 decimi per il Montmelò, che ha dato i risultati sperati, promuovendo la coerenza simulatore – pista che lasciava qualche dubbio di valutazione degli update all’ex team campione del mondo. Senza dimenticare che un pacchetto di quella importanza poteva aver bisogno di maggior tempo per essere compreso ed ottimizzato. “Abbiamo cambiato così tante parti che pensavamo di non poterle comprendere appieno. È stato un passo rischioso perché abbiamo preso decisioni che non eravamo sicuri avrebbero funzionato. Ho sempre detto che inizialmente avremmo potuto fare addirittura un passo indietro.“ ha fatto sapere Toto Wolff.
Mercedes W14 EVO: si attendono ulteriori conferme per capire se la finestra di funzionamento si è allargata
Il rischio, per ora, sembra essere stato ripagato. “La consapevolezza è che abbiamo una buona macchina in gara. Se pensiamo che Lewis ha perso cinque o sei secondi per i sorpassi su Stroll e Sainz, potevamo chiudere a circa 15 secondi da Max” ha fatto sapere Toto Wolff. Un gap medio quantificato in 2-3 decimi al giro proprio dal team principal austriaco, a cui non è d’accordo Lewis Hamilton che ha parlato di mezzo secondo di svantaggio. Di mezzo c’è anche l’importante intuizione dell’ex squadra campione del mondo durante la gara sulle scarse performance della Hard, scartata nei loro pensieri già dal post prove libere di venerdì. “Avevamo diverse strategia prima della gara. Sapevamo che sarebbe stata su due stop, perché non avevamo comunque molti dati dal venerdì per pensare ad una singola sosta, con le Hard.” – ha fatto sapere Andrew Shovlin -“Durante la gara abbiamo visto che chi era partito con la Hard stava avendo delle difficoltà a liberarsi del traffico. Avevamo buoni dati sulla Media dal venerdì e sapevamo che era una scelta solida. Dovevamo solo scegliere una gomma che avesse buon grip e un facile warm up, che ci permettesse poi di tornare alla Soft nell’ultimo stint, che è una gomma che sicuramente ci è piaciuta nel primo stint.” ha concluso l’ingegnere inglese.
“Dobbiamo tenere entrambi i piedi per terra, perché abbiamo avuto condizioni ottimali qui a Barcellona. La macchina anche l’anno scorso qui andava bene e le condizioni climatiche erano ottimali per noi”. Dello stesso pensiero anche George Russell e Andrew Shovlin. Ed è curioso che i più importanti passi in avanti siano stati apportati dalla nuova sospensione anteriore, un vantaggio soprattutto per Hamilton, e dal nuovo fondo, rispetto alle sempre tanto chiacchierate pance. Tuttavia, Mercedes ha voluto cambiare direzione di sviluppo anche in termini di carrozzeria per togliersi qualsiasi dubbio riguardante anche quella macro parte. “Gli ingegneri ci dicono sempre che la forma della pance fa poca differenza e ciò che è importante sta al di sotto della macchina. Ma volevamo eliminare questi fattori. Con un sidepod e una carrozzeria più convenzionali, non abbiamo così più dubbi.” ha fatto sapere George Russell.
Nel frattempo, come in casa Ferrari, anche nell’ufficio tecnico Mercedes si stanno analizzando le immagini ad alta risoluzione del fondo Red Bull. Con già delle buone conoscenze, sentendo Toto Wolff. “Ho chiesto ai miei ingegneri cosa possiamo concludere da questo, e dicono che c’è già un’analisi interessante di come funziona il flusso d’aria.” ha infatti affermato il manager austriaco.
In casa Mercedes sono molto concentrati sul migliorare ulteriormente la W14 EVO, anche solo in termini di comprensione del nuovo pacchetto. Perché, seppur il risultato del weekend non lo mostrerebbe, la vettura anglo tedesca potrebbe essere ancora troppo “diva”, in quanto è ancora piuttosto complicato per la squadra e i piloti trovare facilmente l’assetto migliore. In Spagna, non è il primo fine settimana in cui le libere del venerdì non sono andate come previsto e solo un grande lavoro al simulatore di Mick Schumacher ha permesso di ottenere la vettura che tanto bene ha fatto in pista la domenica. “La macchina ha una finestra di funzionamento abbastanza stretta anche con questo pacchetto aerodinamico. Non abbiamo una finestra ampia come chiaramente ha la Red Bull. Dobbiamo quindi concentrati sul miglior assetto gradualmente, mettendo a punto la vettura in ogni area”. Questo è uno degli obiettivi di miglioramento per i prossimi appuntamenti, cercando poi di capire se la tendenza intrapresa in Spagna può essere confermata anche sulle prossime piste. “A Barcellona siamo stati veloci sia per gli aggiornamenti che per le caratteristiche del circuito. Le novità hanno funzionato bene su un circuito con molte curve veloci come Barcellona, ma abbiamo visto che la W14 si è sempre trovata bene su circuiti veloci, front limited. Canada sarà un’altra storia: curve a bassa velocità e rettilinei da fare in pieno e ci aspettiamo una sfida più importante. Non andremo lì convinti di lottare con Red Bull, ma probabilmente essere insieme a Ferrari, Aston Martin e forse anche Alpine” ha fatto sapere Andrew Shovlin.
Autore: Piergiuseppe Donadoni