La Mercedes torna a casa da Miami con un podio di Russell e un sesto posto di Antonelli in gara, un quarto posto del britannico e un settimo dell’italiano nella Sprint, dopo una qualifica da favola con la conquista della prima pole. Il 27enne è stato molto costante in questo inizio di stagione con tre piazzamenti tra i primi tre in sei gare e gli altri sempre tra i primi cinque, mentre il rookie ha sorpreso per le sue prestazioni. Per riuscire a portare a casa la prima vittoria Mercedes in questo 2025, però, dovrebbero almeno impensierire le due McLaren, impresa che al momento sembra impossibile per il resto della griglia (l’unico a riuscirci finora è stato Verstappen in Giappone).
RUSSELL: “MCLAREN PUÒ ESSERE PRENDIBILE SOLO SE LA FIA TOGLIE QUALCOSA”
Era stato lo stesso Russell a dichiarare pubblicamente prima dell’esordio in Australia la superiorità della McLaren e, guardando le prestazioni delle due frecce di Woking, non è ancora stato smentito. Dopo il podio a Miami il pilota della Mercedes è tornato sull’argomento, sottolineando le sue convinzioni a Sky Sport: “Credo che sia stato piuttosto chiaro oggi: la McLaren era di gran lunga davanti e quando fa caldo è così. Quando fa freddo, come in Cina, vincono di 10 secondi; quando fa caldo, come in Bahrain o a Miami, vincono di 30 secondi. Oggi di 37. Quindi c’è un team che sta facendo le cose nel modo giusto per quello che concerne le gomme e siamo noi a dover trovare delle soluzioni”.
C’è soltanto una cosa, a detta sua, che potrebbe fermare l’avanzata papaya: “L’unico modo in cui possono essere prendibili è solo se la FIA toglie loro qualcosa: non c’è nessun aggiornamento che qualcuno può portare per colmare questo divario”. Sarà un riferimento alla nuova direttiva sulla flessibilità delle ali che entrerà in vigore dal weekend in Spagna? Il britannico non fornisce ulteriori spiegazioni, ma le sue parole non vogliono essere polemiche: “Tutti dicevano lo stesso della Red Bull la scorsa stagione e poi loro sono andati indietro e gli altri sono andati avanti e ad un certo punto loro non erano più i migliori. Incrociamo le dita e speriamo che vada così, però bisogna riconoscere che sono un bel team perché hanno fatto un grandissimo lavoro.”
ANTONELLI: “A MIAMI QUALIFICA PUNTO DI FORZA, PECCATO PER LA GARA”
Weekend iniziato al meglio per Antonelli, che però sperava di concluderlo in altro modo. Venerdì conquista la sua prima pole position in Formula 1, seppur per la gara di 100 km. Nella Sprint, però, la sfortuna ha fatto da padrona: se alla prima curva è stato protagonista di un corpo a corpo con Piastri, che lo accompagna fuori pista facendolo ripartire dalla quarta posizione. Poi, l’unsafe release di Verstappen in pit lane. Risultato? Settimo posto, ottenuto anche grazie alle numerose penalità. In gara scatta dalla terza casella; dopo una iniziale seconda posizione, si deve accontentare di una P6 alla bandiera a scacchi.
Al termine della gara, spiega lo svolgimento e i problemi incontrati a Sky Sport: “Devo dire che con le medie mi sono sentito molto meglio che con le hard: alla fine di quello stint eravamo molto più vicini a Verstappen. Però dopo, con le hard, ho fatto veramente fatica. Anche con il bilanciamento, non riuscivo a fare quello che volevo. Adesso bisogna analizzare e vedere cosa è andato storto”. Per essere la sua prima stagione tra i grandi, Antonelli è sicuramente una rivelazione per quanto sta facendo vedere in termini di prestazione e per la sua costanza di risultati (tra i rookie è quello che si sta comportando meglio). Ovviamente, c’è ancora da lavorare: “Sicuramente questo weekend la qualifica è stato un punto di forza, perché per la prima volta quest’anno mettevo il giro molto più insieme. Però è stato un peccato per la gara, perché sicuramente speravo di meglio. Diciamo che sulla qualifica e sul giro secco riusciamo ad essere lì, mentre rispetto alle McLaren oggi il passo gara mancava.”
MERCEDES: IL RICORSO (RESPINTO) DELLA RED BULL A MIAMI
Se sul finale di gara a Miami, gli occhi erano puntati sulle discussioni tra i piloti Ferrari e il muretto, non è passato inosservato il team radio di Verstappen in cui denunciava una irregolarità da parte di Russell: “Controllate se ha alzato il piede con la bandiera gialla”. Con la Virtual Safety Car provocata da Bortoleto al giro 32, il britannico ne ha approfittato e si è preso la terza posizione sul pilota della Red Bull, che è stato avvisato di mantenersi entro i cinque secondi di distacco per una eventuale penalità al termine della gara. La posizione del team è chiara: il pilota della Mercedes non ha rallentato sotto il regime di bandiera gialla e per questo ha presentato un reclamo ufficiale con il quale spera che il britannico venga penalizzato e, di conseguenza, Verstappen guadagni il gradino più basso del podio. Il responso da parte dei commissari arriva la mattina dopo la gara: il reclamo della Red Bull è stato ritenuto privo di fondamento e quindi respinto, Russell ha riconosciuto e rispettato la bandiera gialla, quindi mantiene la terza posizione.