Dopo due weekend differenti sia per la tipologia di tracciato, sia per il format del weekend, Andrea Kimi Antonelli si prepara ad affrontare il terzo round della carriera su un circuito che è un mix fra storia e insidie. Nel media day a Suzuka l’italiano di casa Mercedes ha parlato del coefficiente di difficoltà che dovrà fronteggiare nella tre giorni giapponese, soffermandosi in particolare sull’aspetto della performance in qualifica. Ha spiegato infatti come prediliga ricercare il limite della W16 gradualmente per evitare che nel tentativo di fare uno step in avanti si rischi di farne due indietro. Un feeling che però ha già dimostrato di aver acquisito in buona parte e in merito a ciò ha parlato del lavoro di preparazione completato con Mercedes prima del suo debutto, tramite la serie di test effettuati nel 2024.
Antonelli: “l’obiettivo per il weekend è massimizzare le prestazioni in qualifica”
Dopo aver corso sul semipermanente di Melbourne e su un circuito dalle condizioni particolari a Shanghai, Kimi Antonelli si prepara ad affrontare la prova Suzuka, la pista più ‘vera’ e provante fra quelle su cui ha girato finora. “L’ho provata parecchio al simulatore e già lì è fantastica,” ha commentato il pilota della Mercedes alla vigilia del suo terzo GP in F1. Nei suoi due primi weekend ufficiali nella masterclass, l’italiano ha già costruito un buon livello di confidenza con la W16, ma nel giovedì in Giappone ha spiegato come stia ancora lavorando per migliorare soprattutto sul giro secco. “Negli ultimi due fine settimana ho imparato molto, soprattutto in qualifica e l’obiettivo di questo fine settimana sarà cercare di massimizzare le prestazioni in qualifica. In particolare, il riscaldamento delle gomme, cercando di metterle nella giusta finestra.” Dopo il primo weekend Sprint in Cina, Antonelli si è detto positivo in merito al ritorno al format tradizionale, che gli permetterà una ricerca più graduale del feeling con vettura e tracciato. “Si torna al fine settimana classico, quindi posso crescere durante il weekend, ma voglio anche iniziare con un buon ritmo perché questa pista non è facile ed è necessaria la giusta fiducia. Sicuramente si tratta di trovare il giusto equilibrio, spingendo ma senza esagerare troppo per non ferire la confidenza.”
Proseguendo sull’aspetto legato alla performance in qualifica, Kimi Antonelli si è soffermato sulla linea sottile che divide un’ottima prestazione da un esito deludente in termini di tempo sul giro secco. “È un equilibrio sottile perché è davvero tirata. Il livello è altissimo ed è davvero facile passare da una parte all’altra della classifica. È molto facile andare oltre il limite e fare un errore che poi compromette il resto della sessione. Quindi so di poter fare meglio, ma voglio arrivarci gradualmente, non tutto in una sola volta.” In una F1 in cui ogni dettaglio può fare la differenza, il pilota della Mercedes ha spiegato come una sbavatura potrebbe avere grosse conseguenze nell’economia di una sessione o addirittura del weekend. “C’è un punto in cui si rischia di fare un errore, rischiando magari di fare due passi indietro e dover poi ricostruire quella fiducia. Nel complesso sento che c’è il potenziale per fare ancora meglio di quello che ho fatto finora in qualifica; questo fine settimana ho un’altra possibilità e speriamo di poterlo fare.”
L’importanza dei test TPC nel 2024: “mi hanno aiutato enormemente. Gomme completamente differenti”
A valle di due weekend di gara completi, Antonelli ha tracciato infine un confronto fra le sensazioni che aveva provato a bordo delle vetture degli anni passati (nei test TPC) e la monoposto attuale. “Una cosa che mi ha davvero sorpreso è la differenza fra le gomme dei TPC e quelle da gara. È una gomma completamente diversa, funziona in modo completamente diverso e anche l’aderenza non è la stessa,” ha dichiarato soffermandosi sull’aspetto degli pneumatici. “In ogni caso i TPC hanno aiutato enormemente e penso che la Mercedes mi abbia dato una grande opportunità di fare giorni di test perché sono stato in grado di trovare il ritmo con la macchina e anche di capire le procedure. In questo modo quando ho iniziato la stagione avevo già un’idea di cosa aspettarmi da quel punto di vista,” ha concluso.