Leclerc e l’approccio con la “spigolosa” SF-25: “Ho preso direzioni estreme di assetto”

Luca Manacorda
02/05/2025

La metà più sorridente del box Ferrari è senza dubbio quella di Charles Leclerc. Il monegasco arriva a Miami reduce dal podio ottenuto a Gedda che gli ha dato conferme importanti sui passi in avanti fatti con la Ferrari SF-25 di cui parla costantemente fin dal weekend di Suzuka. Alla vigilia della gara in Florida, il numero 16 ha spiegato più nel dettaglio cosa ha comportato la direzione intrapresa per tirare fuori il massimo da una monoposto che richiede dei compromessi più estremi per dare il meglio di sé.

Leclerc: “Sto provando ad adattare il mio stile di guida”

Il primo podio stagionale arrivato nel GP Arabia Saudita, dopo averlo sfiorato nel precedente appuntamento in Bahrain, ha confermato a Leclerc la bontà della direzione intrapresa nel suo rapporto con la Ferrari SF-25: “Poco a poco sto provando ad adattare un po’ il mio stile di guida a questa nuova macchina e questa nuova direzione è un po’ più estrema, un po’ più difficile, ma sembra che ci sia performance lì e credo che comunque all’ultima gara abbiamo già fatto un grande lavoro da quel lato. Spero che continueremo a trovare passo dopo passo un po’ più di performance andando in quella direzione e spero che questo ci porterà a vincere al più presto“.

Il monegasco ha poi aggiunto: “Non è stato l’inizio di stagione che speravamo di avere, ma… è stato quello che abbiamo avuto. Ora dobbiamo guardare avanti e concentrarci su quello che possiamo migliorare, come abbiamo fatto nelle ultime tre gare. Credo che abbiamo fatto dei passi nella giusta direzione e ora si tratta di costruire su questo e possibilmente ottenere la prima vittoria il prima possibile. Sento che ora non abbiamo il potenziale per battere la McLaren e anche la Red Bull nei giorni migliori, dobbiamo raccogliere tutti i punti possibili e quando avremo la macchina per ottenere 4-5 vittorie cogliere quelle occasioni. Detto questo, il mio obiettivo in testa rimane quello di vincere“.

Approfondendo poi il tema di questa direzione intrapresa, Leclerc ha aggiunto: “Non entrerò troppo nei dettagli, ma rende la macchina un po’ più insidiosa, molto, molto spigolosa, e questo è piuttosto difficile da guidare, soprattutto quando si è al limite in qualifica. Ma è una cosa che mi piace, che mi è sempre piaciuta nella mia carriera. Ci vogliono alcune gare per riadattare tutto intorno alla macchina, per andare in quella direzione ed è il processo che stiamo attraversando in questo momento“.

L’approccio di Leclerc con la SF-25 rimane al momento molto sperimentale: “Le ultime gare hanno dato i loro frutti, ma questo non significa necessariamente che pagherà per ogni gara, quindi dobbiamo continuare a mantenere un approccio aperto e assicurarci di poter invertire la rotta nel caso in cui fosse necessario. Stiamo ancora esplorando quella direzione e continuiamo a spingere perché per ora vediamo solo benefici e, almeno da parte mia, mi piace molto“.

Le difficoltà di Hamilton

Se Leclerc appare molto soddisfatto di questa direzione, non si può dire lo stesso per Hamilton che sta facendo molta più fatica a trovare il giusto feeling con la Ferrari SF-25: “È sempre molto difficile confrontare le sensazioni dei piloti, perché se non ti senti a tuo agio, c’è sempre qualcosa con cui hai più difficoltà rispetto all’altro, ed è per questo che non riesci ad andare così veloce come te – ha spiegato a riguardo Leclerc – Da parte mia, quest’anno abbiamo preso direzioni piuttosto estreme in termini di assetto, per estrarre un po’ di più dalla vettura, quindi sento di star cambiando parecchio il mio stile di guida per adattarmi alle nuove esigenze di questa vettura“.

Ferrari

Anche Hamilton, durante la conferenza stampa del giovedì, ha spiegato di star cercando di cambiare il proprio stile di guida, ma il processo sembra essere più difficile e richiedere più tempo. Sul tema, Leclerc ritiene che la sua lunga militanza in Ferrari possa aver giocato un ruolo a lui favorevole: “Ci potrebbero essere cose che, essendo in Ferrari da sette anni, molto probabilmente mi vengono naturali ora e di cui non mi rendo conto abbastanza, anche se ho la sensazione di aver guidato in modo piuttosto diverso quest’anno, semplicemente perché questa vettura richiede un assetto diverso e un modo di guidare diverso“.

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