Dopo il GP Arabia Saudita, dove si è evidenziata una netta differenza di prestazione tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton, si è parlato molto del momento attraversato dal sette volte iridato e delle sue difficoltà a trovare il giusto feeling con la Ferrari SF-25. Il tema è stato ovviamente l’argomento principale degli interventi del britannico nella conferenza stampa del giovedì a Miami, dove Hamilton è tornato sul suo unico precedente cambio di casacca in carriera, quando nel 2013 passò dalla McLaren alla Mercedes, per trovare dei parallelismi con quanto sta avvenendo quest’anno.
Hamilton: “Anche gli ingegneri devono abituarsi a un pilota con uno stile di guida diverso”
Parlando di cosa non gli stia permettendo di avere un rendimento migliore con la Ferrari, Hamilton ha detto: “Sono tante cose. Tante cose diverse, non ce n’è una in particolare, nulla in particolare“. Il britannico è poi tornato al 2013, quando con le Frecce d’Argento ottenne la sua unica vittoria della stagione al decimo appuntamento, il GP Ungheria: “Quando sono passato alla Mercedes, anche lì miei primi 6 mesi erano stati duri, ho dovuto ambientarmi, ho dovuto abituarmi a lavorare con nuove persone. Anche gli ingegneri devono abituarsi a trovare l’assetto giusto per un pilota con uno stile di guida diverso, sono abituati a piloti e stili guida diversi per una combinazione di aspetti differenti“.
Parlando della necessità di modificare il proprio stile di guida, Hamilton ha confermato che sta cercando di adattare il più possibile il suo stile di guida alla SF-25: “Ma credo che in generale devi cercare sia di guidare istintivamente sia pensare consciamente a quello che fai, però sicuramente sto cercando di lavorare duro per adattarmi, questo è certo“. A riguardo, anche i progressi nella padronanza dell’italiano potrebbero aiutare il britannico, ma su questo aspetto ha ammesso che recentemente non si è impegnato molto: “Il mio italiano non sta facendo grandi progressi, quindi devo impegnarmi di più“.
Miami: il riferimento di Leclerc e il precedente favorevole di Shanghai
Guardando al fine settimana del GP Miami, Hamilton non si è sbilanciato in pronostici, pur ammettendo che la Ferrari ha il potenziale per lottare almeno per il podio, come ha confermato Leclerc con la sua prestazione a Gedda: “Non ho idea di cosa aspettarmi. Cerchiamo di fare il miglior weekend possibile, non portiamo aggiornamenti di alcun tipo questo fine settimana, però cercheremo di continuare a ottimizzare e potenziare la vettura. Charles nell’ultima gara ha fatto un lavoro fantastico, ha dimostrato cosa può fare la macchina in gara, per cui noi abbiamo l’obiettivo di cercare di riprodurre quel tipo di prestazione“.
In Florida si disputa il secondo weekend Sprint della stagione. Il precedente, a Shanghai, ha rappresentato il punto più alto della breve esperienza di Hamilton con la Ferrari, con la pole position e la vittoria nella gara breve: “Non posso in realtà spiegarlo più di tanto – ha detto il britannico riguardo quell’exploit – Nella gara Sprint ovviamente non fai troppi cambiamenti. Credo che, anzi, l’aspetto positivo in quel caso era che non avevamo fatto tanti cambiamenti dalle prove libere uno alle qualifiche, mentre negli altri weekend abbiamo cercato sempre di aggiustare la macchina e l’abbiamo peggiorata“.
Infine, Hamilton ha commentato brevemente la considerazione del suo predecessore Carlos Sainz che, parlando delle difficoltà di adattamento in un nuovo team, ha detto che non ci si può aspettare di arrivare ed essere subito 3 decimi più veloce del compagno di squadra già abituato a quell’ambiente: “Credo che ci siano vari elementi di verità in questo, però è vero che è anche diverso per tutti“. Lo spagnolo, presente in conferenza stampa prima dell’attuale ferrarista, si era detto non sorpreso dalle difficoltà incontrate da Hamilton in questi primi mesi a Maranello.