Sono andati in archivio i due terzi della tre giorni di test in Bahrain e Lewis Hamilton ha tracciato il primo bilancio in merito al lavoro compiuto con la SF-25. Il britannico, nella conferenza stampa tenuta da Ferrari, non si è focalizzato soltanto sugli aspetti legati alla pista, ma anche su sfaccettature come l’imparare le nuove metodologie di lavoro in un team completamente diverso rispetto a Mercedes. Il sette volte campione del mondo ha rivelato anche di aver dato uno sguardo al passato della rossa, osservando il lavoro compiuto da piloti come Vettel e Alonso nei loro primi approcci con la Ferrari. Come aveva già sottolineato in sede di presentazione della monoposto, ha ribadito la sua soddisfazione in merito al livello di preparazione raggiunto, nonostante i tempi ristretti fra il suo arrivo a Maranello e il primo GP.
Hamilton: “sto facendo un passo alla volta, ho guardato anche a cosa hanno fatto Vettel e Alonso in passato”
A valle della seconda giornata di test, dove è sceso in pista nella sessione mattutina, Lewis Hamilton si è detto soddisfatto dei passi avanti compiuti in termini di ricerca di confidenza con la SF-25, nonostante le condizioni inusuali per il Bahrain. “Sono state due giornate molto positive e il meteo ci ha un po’ ostacolato oggi quando abbiamo girato,” ha dichiarato il sette volte campione del mondo nella conferenza stampa organizzata dalla Ferrari. “Quindi non siamo riusciti a fare tutti i giri che avevamo pensato, però gran parte del programma l’abbiamo ultimato e in sostanza ci stiamo concentrando sull’esplorare e dal mio punto di vista anche cercare di ambientarmi all’interno del team il più rapidamente possibile.” Guardando al percorso di adattamento alla vettura ha poi aggiunto: “sto prendendo una giornata alla volta. Siamo concentrati sul fare il nostro lavoro senza guardare tutto quello che succede intorno. Ogni sessione imparo sempre di più riguardo la macchina. Mi sento più a mio agio con i diversi sistemi di controllo che abbiamo. Sono ancora in fase di apprendimento, sto comprendendo la sospensione anteriore e posteriore, tutte le regolazioni diverse e le tecnologie che usiamo qui.”
Non solo il feeling con la monoposto, ma anche l’aspetto comunicativo e metodologico è stato al centro delle dichiarazioni di Lewis Hamilton al termine della sua seconda giornata di lavoro. “Io e il mio ingegnere stiamo imparando come piace lavorare ad entrambi in termini di comunicazione, per cui ogni sessione, ogni volta che vado in pista e rientro facciamo dei piccoli aggiustamenti alle informazioni che io do a lui e viceversa. Non potevamo essere molto più avanti con poco tempo che abbiamo avuto.” Lewis ha poi rivelato di aver osservato quanto compiuto in passato da piloti come Sebastian Vettel e Fernando Alonso, nel loro primo periodo di lavoro con la Ferrari. “Mi sto confrontando anche con i grandi piloti che sono arrivati prima di me come Sebastian o Fernando, che avevano iniziato molto prima di me, a novembre ad esempio. Noi abbiamo fatto tanto nel breve periodo che abbiamo avuto, per cui è andata alla grande e per quello che riguarda il lavoro specifico da entrambe le parti.”

FOTO da: @scuderiaferrari – Instagram
Sulla metodologia di lavoro: “è stato semplice amalgamarsi con il team, mi sento a casa.”
Hamilton ha affermato come il suo lavoro con la rossa sia ancora in una fase ‘esplorativa’ su tutti i fronti, come i meccanismi di lavoro all’interno del garage Ferrari. “Oggi abbiamo più esplorato la mia interazione con l’ingegnere, ma finora direi che mi piace moltissimo guidare questa macchina. Mi piace l’idea che debba imparare anche come si dicano in italiano i vari termini. Sto studiando giorno e notte per capire esattamente come chiamano i vari componenti.” Hamilton si è quindi detto pienamente soddisfatto del suo processo di apprendimento. “Abbiamo dovuto fare tanto in poco tempo ma non siamo stati precipitosi. È stato semplice amalgamarsi all’interno del team. Non c’è stato nulla di forzato e siamo riusciti a farlo in questo breve periodo di tempo, mi sento a casa.” Fra gli aspetti cruciali nel lavoro fianco a fianco con tutti i componenti del team, non può mancare l’aspetto legato alla sinergia con il compagno di squadra. “Charles ha un talento enorme e vederlo lavorare dall’altro lato del garage è davvero grandioso. Lui è nel team da tanto tempo, per cui lo conosce molto bene, parla in italiano, è a casa sua ed è totalmente a suo agio, però eravamo già amici prima e questo ha reso tutto più semplice sin da subito. Sarà una sfida incredibile perché lui è velocissimo e io devo imparare tutto il possibile da lui, supportandolo anche per cercare di ottenere i migliori risultati insieme.”
Sulla SF-25: “la macchina risponde bene alle mie sollecitazioni, domani cominceremo ad avere una piccola idea di dove siamo”
Spostandosi sull’aspetto prestazionale, Lewis Hamilton ha spiegato come sebbene sia complicato collocare la Ferrari nel confronto con gli avversari, la SF-25 riservi ancora margini consistenti. L’aspetto ‘formativo’ resta al centro del lavoro del pilota della Ferrari numero 44. “Questi giorni servono ad esplorare il potenziale della vettura. Al momento credo che ci sia ancora margine di esplorazione. Ci sto arrivando passo dopo passo, rosicchiando qualcosina ogni volta. Tante regolazioni sono molto diverse rispetto alla mia vettura precedente. Non devo disimparare quello che sapevo prima, però devo un po’ reimparare questo nuovo metodo di lavoro, così come il modo in cui questa macchina deve essere guidata e deve essere guidata in modo diverso.” Il sette volte campione del mondo ha comunque manifestato entusiasmo per ciò che ha potuto ricavare dalla SF-25 in termini di sensazioni al volante. “Finora posso dire che sento la macchina su di me, sento che risponde alle mie sollecitazioni. Oggi è stata una giornata importante nel fare dei passi ulteriori in termini di preparazione dell’assetto. Abbiamo ancora tanto lavoro da fare e ancora non si può parlare di confronto con gli altri. Tra un paio di settimane capiremo la posizione in cui siamo. Magari domani cominceremo ad avere una piccola idea.”