La Haas a Suzuka ha confermato i progressi mostrati a Shanghai, chiudendo nuovamente in zona punti grazie alla decima posizione di Oliver Bearman. Deludente invece la gara di Esteban Ocon, soltanto diciottesimo al traguardo con circa trenta secondi di distacco dal compagno. I piloti, insieme al team principal Ayao Komatsu, hanno commentato a caldo il weekend giapponese.
Bearman: “massimizzato il potenziale, gara solitaria”
Dopo un esordio complicato a Melbourne, Bearman ha mostrato netti segnali di crescita sia in Cina che oggi a Suzuka. Il diciannovenne britannico si è messo in evidenza con un ottimo giro in qualifica, che gli è valso l’accesso al Q3, per poi tagliare il traguardo nella stessa posizione. Un risultato che conferma l’efficacia del nuovo fondo, che sembra aver risolto i problemi di bouncing sulla VF-25: “Penso che oggi abbiamo ottenuto il massimo possibile. Non avevamo abbastanza ritmo per lottare con Williams o VCARB, ma non mi è dispiaciuto disputare una gara solitaria. L’Australia è stata uno shock per tutti, mentre in Cina ci ha sorpreso positivamente, anche se non avevamo apportato modifiche alla vettura. Questo weekend, invece, abbiamo introdotto un fondo leggermente rivisto per limitare il bouncing che ci aveva penalizzato, e sembra che abbia funzionato. Ci sono molti aspetti positivi da portare con noi da questo fine settimana: prendiamo questo punto e non vediamo l’ora di tornare in pista in Bahrain.”
Ocon: “sono partito con le hard sperando in una safety car”
Il suo compagno di squadra, Esteban Ocon, reduce da una brillante quinta posizione a Shanghai, ha incontrato diverse difficoltà fin dalle qualifiche. Il francese è stato più lento di almeno tre decimi al giro rispetto a Bearman in qualifica, un gap che gli è costato l’accesso almeno al Q2. Partito dalla diciottesima casella in griglia, ha chiuso nella medesima posizione nonostante una strategia differente: ha montato le Hard al via, con l’obiettivo di allungare il primo stint sperando in una Safety Car, per poi passare alla gomma Media nella fase finale — l’opposto della scelta fatta da Bearman: “L’obiettivo era approfittare di un’eventuale Safety Car, visto che partivamo con le Hard e non avevamo nulla da perdere. La partenza è stata buona, ma senza neutralizzazioni sapevamo che non sarebbe stata la strategia ideale. Abbiamo fatto il massimo possibile, ma almeno abbiamo raccolto dati utili da analizzare in vista della prossima gara. L’aspetto positivo è che Ollie ha fatto un ottimo lavoro, quindi complimenti a lui e alla squadra per aver portato aggiornamenti efficaci dopo l’Australia.”
Komatsu: “gara di Bearman impeccabile. Ocon penalizzato dalla qualifica”
Anche il team principal Ayao Komatsu ha elogiato il lavoro del team, che è riuscito a reagire alle difficoltà evidenziate nella prima parte di stagione. La squadra ha compreso meglio il comportamento della VF-25, intervenendo con aggiornamenti mirati al contenimento del bouncing. In ottica classifica costruttori, la Haas occupa attualmente il sesto posto, a soli quattro punti dalla Williams, che al momento sembra avere un passo leggermente superiore. In una zona centrale della classifica così combattuta, ogni punto è fondamentale, anche in termini economici, ed è per questo che Komatsu ha voluto sottolineare l’importanza della decima posizione conquistata da Bearman: “È stato davvero un grande sforzo da parte di tutti riuscire a portare Ollie in decima posizione. È solo un punto, ma può fare la differenza, e rappresenta una ricompensa importante per tutto l’impegno messo dal team. Sapevamo che sarebbe stato un weekend difficile dopo i problemi avuti a Melbourne, ma le nuove componenti hanno funzionato, e gli ingegneri hanno lavorato duramente per tre giorni, trovando un assetto in grado di ottimizzare il rendimento delle gomme, soprattutto in qualifica.”
Analizzando più nel dettaglio la gestione della gara, Komatsu ha sottolineato l’ottimo lavoro svolto con Bearman, sia sul piano della strategia che della comunicazione: “La gestione delle gomme oggi è stata molto buona, e la comunicazione con Ollie è stata impeccabile. Abbiamo davvero massimizzato tutto il possibile.” Per quanto riguarda invece la gara di Ocon, Komatsu ha riconosciuto le limitazioni legate alla partenza dal fondo su un tracciato che offre poche opportunità di sorpasso: “Partendo dalla diciottesima posizione, era difficile guadagnare terreno su una pista come Suzuka, dove il sorpasso è complicato e si opta generalmente per una sola sosta. C’è ancora del margine da colmare, e dobbiamo analizzare a fondo perché Esteban non sia riuscito a esprimere il potenziale in qualifica. Studieremo anche i dati raccolti in gara per cercare di riportare entrambe le vetture in zona punti già in Bahrain.”