GP Messico – FP1: non è ancora il tempo dei pronostici

admin
05/11/2021

GP Messico – FP1: non è ancora il tempo dei pronostici


Le strade di Città del Messico ospitano la prima tappa dell’ultimo triple header di stagione – ed il quintultimo appuntamento con la Formula 1 nel 2021. 

Con le sfide imposte dall’altitudinel’aria rarefatta avrà effetti sulla gestione gomme, assetti e Power Unit – questo weekend all’Autodromo Hermanos Rodríguez potrebbe ribaltare entrambe le classifiche: quella piloti, con una lotta al titolo sempre più aspra tra Verstappen e Hamilton, e quella dei costruttori, sia alla cima con Mercedes e Red Bull che ai livelli sottostanti, in P3 con McLaren e Ferrari e P5 per Alpine, AlphaTauri e Aston Martin. 

La prima sessione di Prove Libere di questo venerdì messicano potrà darci già qualche indicazione sul potenziale delle vetture: focus dunque su bilanciamento e setup su una pista green, sporca, rimasta inutilizzata per due anni. 

I track limits saranno monitorati dagli steward in molti punti: Curve 1-2-3 (nelle quali sono stati rimossi i dissuasori a bordo pista), Curva 4, 8 e Apex ed uscita di Curva 11. Nelle Note del Direttore di Gara resta anche la regola stabilita ad Austin che prevede l’annullamento del giro dei piloti che si trovino in un settore affetto da bandiere gialle.


📸 Le vetture scendono in pista con un carico da Monte Carlo @AlbertFabrega

FP1

Temperatura asfalto: 42°C
Temperatura aria: 19°C

Nella fase iniziale della sessione, la pista risulta subito molto sporca – tanta la polvere che si alza al transito delle vetture e le lamentele dei piloti circa grip e visibilità sensibilmente ridotti. I team dividono il lavoro ai primi giri su gomma Hard e Soft, agli antipodi per livelli di grip; Red Bull, Ferrari, Alfa Romeo e la Haas di Mazepin selezionano la mescola più dura, con Mercedes, McLaren, Alpine, Tsunoda e Schumacher invece su gomma Soft.

Dargli onboard è subito evidente che, su pista sporca, risulti difficile mandare in temperatura le gomme: tanto il graining alle anteriori, nonostante la pista evolva giro dopo giro. Lewis Hamilton contempla l’idea di tornare ai box; il campione non sembra convinto dell’utilità di restare in pista su mescola morbida ed in quelle condizioni, mentre Verstappen si lamenta dell’atteggiamento del suo freno motore, a sua detta troppo aggressivo. 

La prima vittima dell’assenza di grip è Charles Leclerc, che si gira all’ultima curva e picchia il posteriore contro le barriere – seguito a ruota da Sergio Pérez che commette lo stesso errore. Entrambe le vetture torneranno ai box con l’ala posteriore danneggiata, e resteranno ferme per gran parte della sessione. Nuovo fondo per Pérez, e per entrambi nuova ala posteriore dopo i dovuti accertamenti al cambio.

Nel frattempo arriva il comunicato ufficiale della FIA che rende noto che Lance Stroll e Yuki Tsunoda partiranno dal fondo alla griglia questa domenica per aver sostituito componenti sulle loro Power Unit. Per entrambi nuovo ICE, turbo e MGU-H, nuova CE per Stroll e MGU-K per Tsunoda, che aggiunge altre penalità al totale per entrambi.

In pista – che continua ad evolvere – Gasly si porta intanto in prima posizione su gomma Soft, mentre Lewis Hamilton continua a soffrire col bilanciamento della sua W12 e va lungo in Curva 1 – finendo per essere investigato per aver mancato la via di fuga indicata nelle note del Direttore di Gara. Verstappen chiude invece un giro pulito e sale in P3 a mezzo secondo da Gasly, ma su mescola Hard – sulla quale riuscirà a migliorarsi ulteriormente portandosi in prima posizione.

Gira bene anche Bottas, che non riesce però a chiudere un giro senza errori, restando dietro a Verstappen. Dopo una breve sosta ai box, anche Hamilton si fa sentire; in cima alla classifica è sfida nei tempi tra lui e Verstappen, con l’olandese ancora sulla gomma Hard che montava ad inizio sessione. 

Fatta esclusione per entrambe le Ferrari ferme ai box (oltre al lavoro sulla vettura di Leclerc, i tecnici di Maranello lavorano anche sull’assetto di quella di Sainz), tutti effettuano una sosta per poi tornare in pista su gomma Soft.

McLaren, nuovamente in sordina, riesce a portarsi in sesta posizione con Norris, mentre Sainz chiude il suo primo giro all’uscita dai box in prima posizione – per essere spodestato poco dopo da Bottas. Hamilton chiude il suo primo tentativo a +0.142s dal tempo del compagno di squadra, ma su gomma Soft Verstappen suona la campana e piazza la sua Red Bull davanti a tutti, rifilando +0.370 alla Mercedes di Bottas. Gasly chiude il suo primo tentativo in quarta posizione, davanti a Sainz scivolato in quinta, mentre Tsunoda si porta in P6 confermando un buon inizio di weekend per AlphaTauri. 

Sergio Pérez e Charles Leclerc tornano in pista con 20 minuti alla fine della sessione, ma entrambi avranno problemi con il traffico, adesso più abbondante in pista. Leclerc è costretto ad abortire il suo primo tentativo per traffico nel primo settore, ed il secondo per traffico nel secondo settore (lamentandosi in radio di impeding da parte di Stroll); il monegasco riuscirà a chiudere un giro utile solo al quinto tentativo, portandosi in settima posizione a due decimi dal compagno di squadra Sainz. Pérez commette un errore nel terzo settore e resta solo alle spalle di Gasly nel secondo tentativo, ma poi al quarto riuscirà a scavalcare l’AlphaTauri, portandosi più vicino a Verstappen. In questo frangente le gomme Soft iniziano a soffrire il degrado, e sebbene Leclerc riesca a migliorare ulteriormente il suo primo e secondo settore al settimo tentativo, una correzione all’ultima curva gli farà perdere il vantaggio guadagnato.

Nell’Alpine, Ocon riesce a migliorare il proprio tempo salendo alle spalle di Leclerc, e anche Alonso si porterà nella top 10 a fine sessione, dividendo le due Ferrari. Gli altri, nel frattempo, incluso Sainz, hanno iniziato una mini-simulazione di passo gara su gomma Hard; Bottas registra subito il miglior passo (sull’1:21), con Verstappen dietro di quasi un secondo (1:22) – mentre la zona di mischia, nel traffico e con la problematica aggiunta del graining prematuro su mescole più dure, resta tutta sull’1:23, salvo un paio di giri molto buoni di Sainz che riesce a stare sui tempi di Verstappen.


RISULTATI FP1

Una prima sessione che ha dato qualche indicazione – ma compromessa dalle condizioni di pista ed il traffico. Se si guarda al bilanciamento delle vetture, dagli onboard risulta immediatamente evidente che Red Bull, Ferrari e anche Alpine siano più stabili soprattutto nel terzo settore, mentre Mercedes, AlphaTauri e McLaren (rimasta indietro rispetto anche ad Alpine) soffrono il grip ridotto al posteriore, facendo più fatica e più correzioni nella sequenza dello Stadio.

Tutto è ancora da scoprire nelle FP2 e nel sabato di Qualifica messicano; troppo presto anche per i pronostici del venerdì.

 

Autore: Paolo D’Alessandro
Editing: Sara Esposito

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