Una novità sul fronte organizzativo in pista per la Scuderia ci sarà da questa gara con Mattia Binotto che lascia spazio al muretto Box un pò alla Toto Wolff – preparandosi anche a rimanere in GeS a breve per tenere sotto controllo il progetto 2022 – passando così pieni poteri a Laurent Mekies che è già il ‘Racing Director’. Inaki Rueda acquisisce al 100% il ruolo di Direttore Sportivo, rimanendo però anche alla supervisione della gestione strategica. Insieme a lui sale in pit wall Ravin Jain, un giovane ingegnere che lavora in Ferrari da qualche anno e iniziò la sua avventura con uno stage a Maranello. Un inserimento fresco che fa capire la direzione intrapresa da Binotto.
Gasly chiude primo in 1.42.251 con un giro notevole , Perez secondo +344, Hamilton +446 si piazza terzo. Le due Ferrari seguono con Leclerc +527 e Sainz +755 e Birrus ad aooeba 6millesimi dalla SF21 dello spagnolo. Alonso, Tsunoda, Ocon er Ricciardo chiudono la Top 10.
Il Q1 regala subito sorprese perché mentre la Ferrari, lanciatasi subito con Charles Leclerc riesce a chiudere il primo giro, Stroll sbatte e causa una bandiera rossa impedendo a tutti gli altri di effettuare un tempo. Primo eliminato dalla Qualifica sarà dunque il canadese.
La storia però si ripete quando nel secondo tentativo, che effettivamente risulterà il primo per tutti meno che per la SF21 numero 16, sarà Antonio Giovinazzi a sbattere in curva 15. Anche per lui rottura della sospensione, bandiera rossa e sospensione della sessione. Qui sono riusciti a completare un giro le RedBull, le Ferrari, la Alpine, la Haas, Vettel e Russell. Gli altri ancora una volta sono costretti ad abortire.
Ultimo tentaitvo alla fine il Q1: oltre Stroll e Giovinazzi, vedrà eliminati Mazepin, Schumacher e Latifi, per pochissimo su Norris non brillantissimo in questa prima fase. A chiudere al top ci sarà Lewis Hamilton, che lancia il primo chiaro segnale, con 2 decimi di vantaggio u Verstappen, 4 su Perez. Ferrari sempre in zona, 4 e 5 a più di mezzo secondo.
Il Q2 risulta essere una sessione un po’ più tranquilla, dal punto di vista degli incidenti, ma non dei tempi.
Verstappen sale in prima posizione in 1.41.625, Perez a 5 millesimi da lui, Hamilton a 9 millesimi, Leclerc a 34, Sainz a 115 millesimi, Norris a 188. Tempi incredibilmente ravvicinati.
Nel secondo tentativo purtroppo Ricciardo avrà un incidente nel primo settore e questo causerà un’altra bandiera rossa, ma sancirà anche la sua eliminazione e quella di Sebastian Vettel, Ocon, Raikkonen e Russell. Molto dispiaciuto – e arrabbiato – Vettel in radio, visto il distacco minimo con cui è uscito dalla sessione, mentre si stava migliorando.
Al gruppone iniziale si unisce Tsunoda con un giro che lo porta 4 a 29 milliessimi da Max Verstappen. Le altre posizioni non cambiando. Tutti qualificati con gomma Soft.
Inizia il Q3 e promette scintille.
Primo giro lanciato, con Mercedes che però richiede due giri di preparazione per raggiungere la giusta finestra di utilizzo e questo causerà, involontariamente, la possibilità a Charles Leclerc di usufruire della scia di una delle due W12 e fare un giro incredibile al primo tentativo. 1.41.218 è il tempo fatto segnare dalla SF21 numero 16 e che mette l’asticella per la pole. Hamilton chiude il giro a 232 millesimi, Verstappen a 345, Gasly a 347, Sainz a 358, Norris a più di mezzo secondo, Perez a 7 decimi, Tsunoda a quasi 1 secondo, Alonso oltre il secondo, Bottas a quasi 1 secondo e mezzo. Nei vari team, Bottas è uscito davanti dando la scia a Lewis e Perez a Verstappen. Leclerc è uscito davanti a Sainz, ma ha beneficiato appunto della scia Mercedes nel S3.
Siamo al primo tentativo, ma al momento di iniziare il secondo tentativo, le Alpha Tauri che sono uscite dopo tutti, facendo il giro in solitaria, non sono poi rientrate mentre tutti uscivano per il secondo tentativo e si sono lanciate di nuovo e qui Tsunoda, nello stesso punto di Ricciardo, va lungo in staccata e sbatte frontalmente contro le barriere.

Bottas stava migliorando e ha dovuto abortire ed è forse il pilota che paga il prezzo maggiore partendo addirittura decimo. Non una grande sessione per la Mercedes, salvata però dal campione in carica – che ancora una volta mostra tutto il suo talento – piazzandola seconda.

Hamilton +0.232
Verstappen +0.345
Gasly +0.347
Sainz +0.358
Norris +0.529
Perez +0.699
Tsunoda +0.993
Alonso +1.109
Bottas +1.441