GP Bahrain: Ferrari va a sbloccare la SF-25 e insegue la seconda forza

Andrea Vergani
11/04/2025

A più di un mese dai test invernali, la Formula 1 torna Sakhir per il GP del Bahrain dove Ferrari, spinta dagli aggiornamenti programmati prima dell’inizio della stagione, dovrà cercare di dare dei segnali anche a se stessa. Rispetto alle gare di Shanghai e Suzuka dovrebbe giocare un ruolo importante la gestione del degrado gomma in gara, un fattore che aiuterà McLaren e potrà dare nuovi riferimenti sulle prestazioni della triade Red Bull – Mercedes – Ferrari. Il trend in crescendo del 2024 ha accompagnato Maranello e i tifosi verso un cauto ottimismo in vista dell’inizio del 2025: l’arrivo di Lewis Hamilton poteva essere simbolo di una Ferrari tornata al vertice, invece i primi tre weekend della stagione pesano come un macigno su ambizioni e speranze di Leclerc e Hamilton perché l’irriconoscibile SF-25 non è in grado di avvicinarsi alle prestazioni della MCL39 in qualsiasi condizione. La costante tra Australia, Cina e Giappone è stata una McLaren tecnicamente superiore, ma anche una Ferrari sempre a occupare il ruolo di quarta forza, non fornendo occasione alla coppia di piloti più completa in griglia di poter fare la differenza in alcun modo. 

GP Bahrain: le difficoltà nelle impostazioni azzoppano la SF-25, troppo poco competitiva in curva

Prendendo come riferimento assoluto la McLaren, nelle prime gare si è visto un delta aerodinamico – vale a dire considerando le sezioni a media e alta velocità e i rettilinei, dove i flussi della vettura giocano un ruolo preponderante nella prestazioni – di circa due decimi rispetto alla MCL39, che nelle curve medie e veloci gode di un vantaggio non trascurabile ma che si assottiglia nei rettilinei a favore della SF-25. Inoltre nelle curve a bassa velocità Ferrari fa compagnia a Mercedes come il top team che soffre maggiormente, un decimo abbondante alle spalle di McLaren. È facile vedere come questi gap nascano dalle difficoltà di assetto che limitano la Rossa, raccontate in esclusiva da Autoracer.it qualche settimana fa; con questa generazione di vetture essere limitati nella scelta dell’assetto è molto dannoso per via delle implicazioni sulla finestra di funzionamento, già difficile da centrare in condizioni ideali. La risoluzione di questi problemi con grande probabilità non sarà legata al pacchetto che debutterà questo fine settimana al GP del Bahrain, ma l’obiettivo minimo sarà superare Mercedes e Red Bull per prendersi il ruolo di seconda forza alle spalle di McLaren.

Per ora sono stati i due rivali della storia recente di Ferrari, Red Bull e Mercedes, a contendersi l’etichetta di seconda forza. A Melbourne e a Suzuka la RB21 ha mostrato buone doti in circuiti dove è richiesto essere performanti nei tratti a media e alta velocità, occupando comodamente il ruolo di seconda forza e spinti da un Verstappen eccellente in entrambe le prove. A Sakhir si attende il secondo riscontro sulle prestazioni di Yuki Tsunoda, positivo fino al confusionario Q2 nel weekend di casa. Invece a Shanghai è stata Mercedes la prima inseguitrice di McLaren con George Russell, e l’obiettivo sarà quello di tornare sul podio su un tracciato diverso dai primi tre, ma dove la W16 ha dato buoni segnali a partire dai test di un mese fa. Invece Ferrari arriva al GP del Bahrain da inseguitrice: Melbourne, Shanghai e Suzuka hanno sottolineato tutti i difetti della SF-25, particolarmente in difficoltà in Qualifica (a quattro decimi da McLaren in media) che ormai è tornata ad assumere un ruolo fondamentale nelle sorti del weekend come visto in Giappone. Rispetto alle ultime gare del 2024, il distacco rispetto a McLaren è quasi triplicato al sabato – da un ritardo di un decimo e mezzo a quattro decimi nell’arco di un solo inverno. Gli aggiornamenti, già visti nella giornata di giovedì a Sakhir nella zona del fondo e del posteriore della SF-25, dovranno soddisfare l’obiettivo minimo di mettere Leclerc e Hamilton nelle condizioni di lottare a partire dal sabato subito alle spalle di McLaren, resa umana da una coppia di piloti non di primissimo livello in questo inizio di stagione.

Se da una parte le doti di efficienza in rettilineo della SF-25 saranno evidenziate dalle tre zone DRS nel GP del Bahrain, le importanti zone di trazione e la gamma di curve strette indirizzate alle velocità medio-basse saranno una sfida nuova per le squadre, anche se già viste con una sfumatura diversa a Shanghai. In particolare saranno da tenere d’occhio le abilità in ripresa dei motorizzati Mercedes: la stessa W16 ha creato non pochi problemi a Leclerc nel fine settimana cinese poiché Russell riusciva a uscire molto bene dal complesso della 11,12 e 13, impedendo al monegasco di avvicinarsi. McLaren è, invece, la certezza: la trazione di cui gode la MCL39 non ha eguali in griglia, perché l’ottimo bilanciamento della vettura consente agli ingegneri di adottare una mappa elettrica più aggressiva nella prima fase di trazione in uscita dalle curve più lente, salvo poi perdere qualcosa a fine rettilineo dove gli avversari scaricano l’ERS. L’aspettativa è quella di vedere una McLaren molto in forma nel GP del Bahrain, dove a fine Febbraio aveva spaventato tutti i rivali con il long run di Norris.

GP Bahrain: confermate le mescole di Suzuka, il degrado però giocherà un ruolo importante

La scelta di Pirelli per il GP del Bahrain non poteva che ricadere sulla gamma più dura a disposizione, perché l’asfalto e l’importanza del degrado termico porteranno a vedere una gara più indirizzata sulla gestione degli pneumatici rispetto agli ultimi appuntamenti. Il Paddock si aspetta di vedere una prova di forza di McLaren basata principalmente su questo fattore, mentre i primi inseguitori – Red Bull e Mercedes – potrebbero soffrire maggiormente alla domenica. L’anno scorso la gara è stata completata in tre stint dalla maggior parte dei piloti, con Red Bull che è riuscita a montare due set di soft e un treno di gomme dure; le FP2 potranno dare indizi sulla strategia migliore da adottare, ma senza sorprese dovrebbe essere esclusa la possibilità di vedere una gara a sosta singola. Le temperature attese nelle sessioni rilevanti sono piuttosto alte anche in condizioni serali, intorno ai 25/27°C, un grande salto rispetto a quanto visto settimana scorsa che ha contribuito alla buona competitività della RB21. In FP1 scenderà in pista Dino Beganovic per la Ferrari, sostituendo Charles Leclerc, nella prima di quattro sessioni destinate ai giovani piloti.

Autore