Vasseur si aspetta altre squalifiche: “La lotta è intensa, devi avvicinarti al limite”

Luca Manacorda
27/03/2025

In Cina, la Ferrari ha conosciuto la gioia del primo trionfo della sua storia in una gara Sprint, grazie al successo ottenuto sabato mattina da Lewis Hamilton, ma anche la delusione della prima doppia squalifica in 75 anni di F1. A finire sul banco degli imputati, inevitabilmente, è stato il team principal Fred Vasseur. Il manager francese è tornato sui motivi che hanno portato a questo deludente epilogo, tracciando poi un bilancio di questa primissima parte di stagione della scuderia di Maranello.

Vasseur: “Il mio lavoro è essere in grado di analizzare gli aspetti positivi e negativi”

In una lunga intervista concessa ai connazionali de L’Equipe, Vasseur ha voluto sottolineare come il fine settimana di Shanghai sia stato contraddistinto da alti e bassi per la Ferrari: “Il mio lavoro è essere in grado di analizzare gli aspetti positivi e negativi di ogni situazione per progredire. In tutti i weekend ci sono aspetti positivi e negativi e, in questo caso, ci sono stati entrambi gli estremi“.

Secondo il team principal della Ferrari, il triste epilogo di domenica ha cancellato quanto di buono si era visto fino a quel momento: “Purtroppo, ciò che resta più impresso è spesso l’ultima gara o l’ultimo evento. Quindi siamo tornati con un po’ di frustrazione, perché avevamo l’impressione di aver fatto un passo avanti rispetto all’Australia. Questo non si è concretizzato in punti a causa delle squalifiche, ma credo che fossimo sulla strada giusta, con tanti aspetti positivi: la pole e la vittoria di Lewis nella sprint e la gara di Charles la domenica“.

L’aspetto più positivo: il primo successo di Hamilton con la Ferrari

Il weekend del GP Cina era iniziato nel modo migliore possibile, persino superiore alle attese della stessa Ferrari, come ha confermato lo stupore con cui Hamilton ha accolto via radio la comunicazione della pole position ottenuta nella Sprint Qualifying. Gli ormai noti problemi della SF-25 nel gestire il pieno carico di benzina hanno poi contribuito a peggiorare le prestazioni nel resto del fine settimana, ma il risultato ottenuto con il successo nella Sprint è un primo tassello nel 2025 del Cavallino Rampante.

Vasseur lo ha confermato: “Abbiamo raggiunto una parte dell’obiettivo: non dovremo più rispondere alla domanda sulla prima pole o sulla prima vittoria. Tra le tre gare disputate, questa è stata una delle nostre più grandi dimostrazioni di forza. Finire con sette secondi di vantaggio sul secondo in una gara che dura un terzo di un Gran Premio risponde a qualche dubbio e domanda“.

La prima vittoria di Hamiton con la Ferrari arriva dopo un inverno in cui la curiosità per lo sbarco a Maranello del sette volte iridato è salita alle stelle: “È stata la stampa a fare tanto clamore – ha osservato Vasseur – Noi non abbiamo chiesto nulla. Abbiamo fatto una foto, ma nessuna intervista. Non abbiamo nemmeno organizzato un evento di presentazione a Maranello. Questo entusiasmo esiste, è insito nel team e nei piloti, ma non è qualcosa che cerchiamo. Dobbiamo solo conviverci“.

La prestazione del britannico è servita anche per spazzare i dubbi sulla sua integrità superati i 40 anni: “Pensare che Hamilton sia usurato, finito, è rude. E in più è falso – ha detto Vasseur – Guardate la sua ultima gara dell’anno scorso: partiva sedicesimo e ha finito quarto, superando il suo compagno di squadra“. Secondo il team principal della Ferrari, l’arrivo di Hamilton ha una ricaduta positiva anche su Charles Leclerc: “È meno sotto i riflettori, è vero. Ma questo gli lascia più tempo per sé stesso, per lavorare con gli ingegneri. C’è del buono in questo“.

Il lato negativo: la doppia squalifica e le cause

Archiviato l’ottimo avvio di weekend, c’è da affrontare il disastro della doppia squalifica, arrivata per due motivi diversi. Si è parlato molto di quanto abbia influito la strategia a una sosta, e la conseguente maggior usura delle gomme, nel peso insufficiente della vettura di Leclerc alle verifiche tecniche. Vasseur ha aggiunto un dettaglio che riporta alla memoria il curioso inconveniente che il monegasco aveva avuto già a Melbourne: “Non è stato solo quello. I pneumatici sono solo una parte della spiegazione… Abbiamo anche perso un litro d’acqua a causa della borraccia di Charles che perdeva. La squalifica per il peso è sempre la somma di tanti piccoli fattori“.

Leclerc (Ferrari)

Per quanto riguarda Hamilton, invece, l’eccessivo consumo del pattino sul fondo della monoposto è lo stesso inconveniente che era costato la squalifica a Leclerc nel GP Stati Uniti del 2023 (curiosamente in quella gara anche la Mercedes del britannico venne squalificata, unendo ancora una volta il destino dei due piloti): “Esatto, probabilmente siamo stati troppo aggressivi – ha ammesso Vasseur – Questa delusione dimostra che siamo alla ricerca della perfezione e che, a volte, ci spingiamo troppo oltre“.

Oltre alle due Ferrari, domenica anche Pierre Gasly è stato squalificato per lo stesso motivo di Leclerc. Secondo Vasseur, il grande equilibrio dei valori in pista porterà ad altri casi del genere nei prossimi gran premi: “Sì, è certo. Bisogna distinguere bene tra una squalifica dovuta al fatto che si prendono rischi e una squalifica dovuta a un comportamento scorretto. L’obiettivo del gioco in F1 è spingersi fino al limite di tutti i parametri, ovunque. Arrivare all’ultimo grammo del peso, arrivare all’ultimo decimo di millimetro del pattino, arrivare all’ultimo millimetro di deformazione delle ali. Quindi è sicuro che, più si è sotto pressione, più la lotta è intensa, più si ha bisogno di avvicinarsi a questi limiti e più si corrono rischi“.

Il caso FOM e la decisione in casa Red Bull

Vasseur ha poi commentato altri due episodi di cui si sta discutendo in questi giorni. Il primo riguarda la polemica per i team radio trasmessi dalla regia televisiva curata dalla FOM (Formula One Management), i quali hanno creato un caso inesistente circa la volontà di Hamilton di cedere la posizione a Leclerc. Un caso in teoria chiuso dopo che un portavoce della FOM ha spiegato che non c’era l’intenzione di creare una narrazione fuorviante degli eventi.

Vasseur

Il team principal della Ferrari ha detto: “Non ho avuto bisogno di parlare con loro. Ho detto quello che pensavo alla stampa e basta. Non dico che la FOM lo abbia fatto apposta, non lo so. Dimenticare che è stato Lewis a proporre di lasciar passare Charles è probabilmente meglio per lo spettacolo. Era meno “sexy” per la stampa scoprire che il sette volte campione del mondo ha deciso spontaneamente di far passare il compagno di squadra perché era più veloce“. Vasseur ha poi voluto sottolineare ancora una volta l’altruismo di Hamilton: “È stato un gesto di grande classe e sportività da parte di Lewis. Una vera dimostrazione di professionalità e rispetto per il team. Non succede spesso che un sette volte campione del mondo dica: ‘Lascio passare il mio compagno perché è più veloce di me'”.

Infine, a Vasseur è stato chiesto un parere sulla decisione della Red Bull di scambiare i sedili tra Liam Lawson e Yuki Tsunoda: “Ci sono miliardi di motivi dietro che solo il team e il pilota conoscono. E a volte, nemmeno il pilota li conosce. Perciò preferisco non commentare. Si può pensare che sia una decisione brutale perché sono passate solo due gare, ma non abbiamo nemmeno il 10% degli elementi per giudicare. Detesto essere giudicato per quello che facciamo, quindi non lo farò per gli altri“.

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