Vasseur allontana le critiche sulla gestione dei piloti: “Abbiamo fatto un buon lavoro”

Luca Manacorda
06/05/2025

In casa Ferrari, il dopo GP Miami è dominato dalle discussioni sulla gestione dei piloti nella parte finale della gara. La scuderia di Maranello è apparsa troppo lenta e indecisa sul da farsi, dando via libera a Lewis Hamilton dopo che il britannico aveva sprecato tre giri di gomma Media nuova dietro a Charles Leclerc e poi costringendolo a farsi nuovamente superare dal compagno ben prima della bandiera a scacchi, con il sette volte iridato che nell’ultima curva dell’ultimo giro ha anche subìto un deciso attacco da parte di Carlos Sainz che poteva costare ulteriori punti. I due piloti via radio non hanno nascosto la propria frustrazione per la situazione che si è venuta a creare, ma davanti ai microfoni hanno chiarito che non ci sono problemi tra di loro, puntando invece il dito contro il muretto Ferrari.

Vasseur: “Abbiamo preso una decisione difficile, non ho visto molte altre squadre farlo”

Nell’incontro con i media dopo la gara, il team principal Fred Vasseur ha difeso a spada tratta l’operato della sua squadra: “Quando abbiamo due macchine con strategia diversa, la prima cosa per me è capire se è più veloce chi è dietro a causa del DRS o meno e poi, nel caso, chiediamo loro di scambiarsi le posizioni. Possiamo obiettare alla fine che sarebbe stato meglio farlo direttamente, ma non sapevamo se fosse l’effetto DRS o meno. Penso che abbiamo preso una decisione difficile perché non è mai facile chiedere di scambiare le posizioni. Ma noi l’abbiamo chiesto e loro lo hanno fatto. Non ho visto molte squadre farlo“.

Vasseur (Ferrari)

Il numero 1 della Ferrari ha poi svelato che lo scenario che si è concretizzato in gara non era stato discusso nel briefing prima del via, nonostante Leclerc e Hamilton partissero con gomme differenti e dunque strategie diverse: “No, non ne abbiamo discusso, abbiamo una politica generale e seguiamo la politica secondo cui la questione è di scambiare la posizione e di restituirla se non si raggiunge il pilota che è di fronte a te. Se chiediamo loro di scambiarsi, è perché pensiamo che la seconda auto sia più veloce della prima. In quella fase della gara, Lewis ha cercato di raggiungere il pilota che era davanti. Se non si riesce, torniamo indietro per rispettare la posizione iniziale“.

Nessuna lentezza nella decisione presa dalla Ferrari

Dall’esterno è sembrato evidente che il muretto Ferrari abbia titubato troppo prima di chiedere a Leclerc di lasciar passare Hamilton e lo stesso pilota britannico ha dichiarato che “la squadra deve prendere decisioni più velocemente“. Vasseur ha però spiegato perché, secondo lui, le tempistiche sono state quelle giuste: “Non c’è stato ritardo, le trasmissioni radio lo fanno sembrare diverso. Ma noi prima dobbiamo capire la gestione della situazione. Significa che a volte stiamo chiedendo loro qualcosa e tu fai fare un giro in un tempo alfa. Abbiamo un sacco di informazioni che discutiamo con loro sulla vettura, sul setup della macchina e così via, e non è sempre facile chiedere loro di fare questo prima della curva 11 o della curva 17 (due punti complicati del circuito di Miami, ndr)”.

Il team principal della Ferrari ha poi aggiunto: “Onestamente, penso che abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Puoi sempre obiettare che sarebbe stato meglio farlo prima. Ci è voluto un giro, cioè un minuto e 30 secondi per capirlo, e poi abbiamo chiesto loro di scambiarsi le posizioni. Onestamente, alla fine si può sostenere che sarebbe stato meglio farlo direttamente, ma non sapevamo se fosse per l’effetto del DRS o meno“.

La gestione dei piloti e il bene della squadra

A Miami, Vasseur è stato visto nel paddock incontrare e abbracciare Hamilton poco dopo la fine del gran premio. Il manager francese ha poi raccontato: “Ho avuto una discussione con Lewis e posso capire perfettamente la frustrazione. Sono campioni, vogliono vincere le gare. Stiamo chiedendo loro di lasciar andare il compagno di squadra. Non è facile. Ma è per questo che ci siamo presi la responsabilità di farlo, perché è la politica del team. Stiamo correndo per la Ferrari in primis e, onestamente, penso che come squadra abbiamo fatto un buon lavoro. Si può obiettare che sarebbe stato meglio farlo prima, ma devi capire se l’auto stava andando più velocemente solo per il DRS o meno, non è una chiamata facile. È sempre molto più facile farlo 2 ore dopo. Abbiamo chiesto loro di farlo, lo hanno fatto. La frustrazione quando sei in macchina posso capirla perfettamente, ma abbiamo avuto una discussione molto più rilassata“.

Hamilton (Ferrari)Parlando dell’importanza di aver avuto subito questo chiarimento con Hamilton, Vasseur ha infine aggiunto: “Non è che ne deve parlare (prima) con la TV, è che dobbiamo essere chiari tra noi e riguardo la situazione. Deve capire qual era la mia sensazione durante quei momenti, che lui può fidarsi di me e che io posso fidarmi di lui. E lo stesso vale con Charles“.

 

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