Autore: Paolo D’Alessandro
Co-Autore: Piergiuseppe Donadoni
In una tiepida Imola Red Bull e Ferrari erano attese al test della Sprint Race, con un attenzionata Mercedes chiamata ad una rimonta dopo la deludente qualifica di ieri. (qui per il recap di quanto successo ieri)
McLaren al mattino non ha girato per un problema alla PowerUnit per Ricciardo e uno ai freni per Lando Norris – risolti poi in tempo per la Sprint – così come Valtteri Bottas che invece ha dovuto cambiare il telaio. L’Alfa Romeo ha riscontrato dei danni dovuti ad un problema agli scarichi e per velocizzare i tempi ed essere sicuri di risolvere il problema, si è proceduto al cambio del telaio.
RedBull in palla, Verstappen mantiene la prima posizione e Perez si conferma competitivo.
Fin qui le sfide al vertice sono state decise per dettagli, spess9 addirittura per una questione di millesimi. La situazione si è ripetuta qui ad Imola. La RedBull ha portato piccoli aggiornamenti con un obiettivo principale, ridurre il peso della RB18 per avvicinarsi ai rivali di Maranello. Questo, unito ad un buon lavoro di setup svolto in fabbrica e confermato in pista, ha permesso di avere due RB18 che, almeno nella Sprint Race di oggi, si sono dimostrate ben bilanciate e performanti lungo tutto il tracciato di Imola. Così, dopo una brutta partenza, Max Verstappen è rimasto in seconda posizione per quasi tutta la ‘mini’ gara, salvo poi superare Leclerc nei giri finali sfruttando un problema di graining patito dal monegasco e riprendendosi la prima posizione. “Non so bene cosa sia successo alla partenza. Charles sembrava avere più passo, ma poi forse ha avuto un degrado maggiore e questo mi ha permesso di riprenderlo e vincere la gara”.
Sergio Perez è riuscito a risalire dalla deludente qualifica di ieri e si è messo in terza posizione, con una partenza aggressiva e poi un ritmo semplicemente troppo superiore per tutti quelli che c’erano tra lui e i primi due della gara. “L’obiettivo domani è provare a vincere e magari fare una doppietta”.
La RedBull ha rimesso i suoi piloti in prima e terza posizione, attendendo ora di scoprire che tipo di gara dovranno disputare nella giornata di domani – asciutto, mista o bagnata? Il tempo è ancora incerto e in caso di gara asciutta entreranno in gioco le mescole Medie ed Hard, fattori che potrebbero modificare i valori visti oggi.
Ferrari non si dispera per la ‘Pole’ mancata e ritrova Sainz in seconda fila.
La delusione a fine sessione di Charles Leclerc era palpabile e giustificata, essendo stato in testa quasi fino alla fine, ma team e pilota non si perdono d’animo e puntano già a pensare alla guarda di domani. “I dati di oggi ci aiuteranno a prendere la scelta migliore per domani. La partenza è stata buona ma forse ho spinto un po’ troppo per tenere Max fuori dalla zona DRS e alla fine ho accusato del graining. Qualcosa da analizzare e provare a migliorare per domani” così dopo la Sprint Race Charles Leclerc, il quale può puntare comunque a lottare e vincere nella gara di domani, anche perché rispetto ad oggi non sarà solo.
Carlos Sainz è stato autore di una rimonta autorevole e decisa, con sorpassi fatti sfruttando la superiorità della F1-75 ma anche la giusta determinazione di chi sa che le posizioni che gli competono sono più alte della decima da cui è partito. Lo spagnolo non è ancora a suo agio al 100% con la macchina, che sta imparando a capire sempre meglio, senza nascondere che ogni sessione che passa gli sia utile per aggiungere tasselli alla sua crescita. “Da fuori può sembrare facile, ma dentro la macchina ogni volta provo a guidare con uno stile diverso, a cambiare tante cose per capire come guidare meglio questo tipo di macchina in curva e poter migliorare. Il tifo sicuramente aiuta, specialmente dopo una giornata come quella di ieri. Ti fa sorridere anche quando non vorresti sorridere.” Con un mood decisamente diverso rispetto a ieri il 55 della Ferrari si può ritenere soddisfatto di quanto fatto oggi, pronto a scattare dalla quarta piazza nella giornata di domani. Il risultati di oggi intanto lo ha anche rimesso secondo nel campionato Piloti.
La Ferrari non vede quella di oggi come un’occasione persa, puntando a fare meglio nella giornata di domani, obiettivo principale sin dall’inizio del weekend. Mattia Binotto stesso prima della partenza infatti aveva detto: “L’obiettivo oggi è finire la mini-gara. I punti importanti sono domani”.
Mercedes rimane imbrigliata nel traffico, ma la situazione è complicata.
“Questo è il punto più basso di questa stagione. L’auto oggi non era abbastanza veloce. Non riusciamo a trovare la chiave per sbloccare il potenziale della macchina. Titolo mondiale? Irrealistico parlarne oggi!” Questo è il riassunto del pensiero di Toto Wolff dopo la gara che al momento non vuol guardare a RedBull e Ferrari. La Mercedes ha chiuso in undicesima e quattordicesima posizione, ma ad impressionare ancora di più sono i distacchi. George Russell ha accusato 37 secondi dal Leader e Lewis Hamilton ben 41. Essersi ritrovati nel traffico ha sicuramente gonfiato questo gap, ma questo ha esposto ancora una volta il limite di questa macchina.
La Power Unit non aiuta, il drag l’azzoppa definitivamente. In Mercedes sono convinti che ci sia molto più potenziale nella macchina di quello espresso quest’oggi, tuttavia, una mancanza di velocità sul diritto non ha permesso a Russell e Hamilton difficoltà di superare, se non sul finire Sebastian Vettel – con una discreta Aston Martin – che ha accusato del degrado con la gomma Soft.
Sul bagnato la W13 faticava a scaldare le gomme, sull’asciutto il limite è divenuto quello della velocità in rettilineo e quindi dei sorpassi. Imola sembra essere un incubo fino a questo momento per loro. “Non stiamo lottando per il campionato, ma stiamo provando a capire la macchina e cercare di migliorare durante l’anno” ha chiosato Lewis Hamilton dopo questa mini-gara.
Valori di forza mischiati a centrogruppo.
La McLaren sta confermando i buoni progressi visti negli ultimi appuntamenti ed ha monopolizzato la terza fila, con il risultato migliore possibile – essendo dietro solamente a RedBull e Ferrari – mostrando un buon ritmo ed una costanza che li ha tenuti comodamente in quelle posizioni, perdendo solo contro Sergio Perez e Carlos Sainz in rimonta. “Oggi non c’era gara con RedBull e Ferrari, quindi sono felice perché abbiamo fatto il massimo e battuto chi potevamo battere. Ho provato a forzare per tenere il passo di quelli davanti, ma ho distrutto le gomme”. Partito in terza, Lando Norris non è certamente soddisfatto del quinto posto, ma realisticamente si accontenta di quella che è la miglior posizione raggiungibile con la sua McLaren oggi, rivelando che secondo lui, per loro, sono meglio le condizioni d’asciutto rispetto a quelle da bagnato, nonostante il terzo posto di ieri.
“Ho fatto una brutta partenza, ma poi abbiamo avuto anche un problema di consumo delle gomme. Oggi eravamo semplicemente troppo lenta. Forse la scelta delle gomme soft è stata un po’ troppo ottimistica per noi!” Questo il commento di Fernando Alonso che alla fine ha chiuso in nona posizione, non riuscendo così a conquistare nemmeno l’ultimo punto disponibile nella Sprint Race. Per domani lo spagnolo guarda ad un risultato da 6-7 posto. E’ andata peggio al suo compagno di squadra, Esteban Ocon, che non è riuscito a rimontare ed ha chiuso in sedicesima posizione, dopo che è stato costretto a partire indietro per un problema idraulico patito nella Qualifica di ieri.
A conquistare l’ultimo punto, ma piazzando anche l’altro pilota in decima posizione, è stato il team Haas. La squadra di Gunther Steiner ha ritrovato la forma persa in quel di Melbourne ed ha confermato le buone doti di questo progetto. In Haas pensavamo che la media fosse la gomma più gettonata in partenza. “Sono stato molto sorpreso di vedere tutti con le Soft. Durante le prove libere l’abbiamo provata, ma sembrava avere troppo degrado. Invece era la scelta giusta, ma P8 è un buon risultato!” soddisfatto quindi a metà Kevin Magnussen, con il Team spinto dal motore Ferrari che domani dovrà sfruttare l’occasione per provare a portare a casa punti preziosi, con entrambi i piloti che partiranno in Top 10.
Alfa Romeo si sta confermando come una vettura completa e veloce sui vari circuiti. Zhou non ha potuto correre la Sprint Race dopo un incidente al primo giro con Gasly, ma Bottas è riuscito a piazzarsi in settimana, arrivando sul finale nella coda della McLaren di Ricciardo. Buon ritmo e gestione della gomma continuano ad essere i punti di forza della macchina che domani può sperare in un bel risultato. Aston Martin questo weekend è sembrata meglio bilanciata del solito e questo l’ha messa a ridosso della zona punti, mettendola in lotta insolitamente (per entrambi) con una Mercedes. AlphaTauri al momento non vede premiata la scelta di portare gli aggiornamenti nel weekend di casa: l’incidente ha messo fuori causa subito Gasly, ma Tsunoda ha faticato a risalire fermandosi in dodicesima. La Williams è tornata ad essere fanalino di coda con un ritmo che, senza eventi straordinari, la vedranno stanziare in quelle posizioni anche nalla giornata di domani.