Ferrari: il racconto del battesimo della SF-25 vissuto da Fiorano

Jacopo Moretti
20/02/2025

Sin dalle prime luci dell’alba – ore cinque – sono in tanti, tantissimi ad attendere la nuova Ferrari, la prima della coppia Leclerc & Hamilton. Alla fine, nonostante un vociferato esordio in Bahrain, a Maranello si è scelto di non rompere con la tradizione scegliendo l’iconica pista di Fiorano per il battesimo della SF-25. La monoposto che precederà la rivoluzione regolamentare del 2026 è essa stessa una piccola rivoluzione: i tecnici del Cavallino hanno stravolto il progetto dello scorso anno per cambiarne il comportamento di base e migliorare alcuni punti deboli – vedasi le difficoltà in qualifica e nelle prime fasi di gara – emersi nella precedente stagione e lo shakedown è la prima tappa di una stagione attesissima, da cominciare con il piede giusto.

Prima Leclerc, poi Lewis: come sono andati i primi chilometri della SF-25

La pista di Fiorano è fredda e il vento non aiuta ma alle 9:23, qualche minuto in anticipo rispetto al programma, il primo a scendere in pista è Leclerc. Per il monegasco al consueto installation lap seguono diversi run da pochi passaggi, spesso alternando giri in spinta ad altri a basso regime. Poi alcune riprese – del resto si tratta pur sempre di un fliming day – inseguendo l’Alfa Romeo Stelvio adibita a Camera Car. Il lavoro del sedici procede secondo programma, utilizzando le ali a medio carico già viste nei render di presentazione della vettura e verificando che meccanica ed elettronica funzionassero correttamente.

Insomma, nessuna sorpresa ma anche nessun problema: un buon inizio, esattamente quello che ci si aspettava.

Nel pomeriggio è toccato a Lewis Hamilton. Alla prima uscita con la SF-25 dell’inglese l’orologio segna le 13:45, ma anche nel turno di Sir Lewis il meteo di Maranello è poco clemente. Lui, forse più abituato dai rigidi inverni inglesi, però gira subito parecchio: una decina di tornate, prima di ritirarsi nei box per una buona mezz’ora. “Ora del tè”, si scherza sull’ormai affollatissimo ponte di Fiorano, che a fine giornata supererà le 5000 presenze. Nel mentre il campionissimo inglese è di nuovo in pista, impegnato nel lavoro di adattamento ad una vettura che non esita a definire “profondamente diversa dalle mie Mercedes”. Tutto fila liscio.

E i tempi? In tanti prendono riferimenti, alcuni gridano già al miracolo ma chi se ne intende consiglia di attendere settimana prossima, quando in Bahrain (26-28 febbraio) si farà davvero sul serio con i test pre-stagionali di Sakhir.

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