Ferrari, Gualtieri: “PU congelate, il software è stato aggiornato”

Andrea Vergani, Giuliano Duchessa
20/02/2025

L’elemento che ha ricevuto meno attenzione durante l’inverno è, giustamente, la Power Unit della SF-25: il congelamento dello sviluppo dei propulsori dal 2022 impedisce aggiornamenti all’architettura dei motori. Dall’altra parte la stabilità dei regolamenti ha permesso di spostare l’attenzione verso un’ottimizzazione più curata della strategia di utilizzo nel tentativo di adattare quest’ultima a ogni condizione che il fine settimana può presentare. L’inverno ha visto una riduzione delle ore consentite al banco prova motore, ma gli ingegneri diretti da Enrico Gualtieri si sono concentrati sul miglioramento di ogni area sul fronte dell’affidabilità. Parlando a una cerchia ristretta di media, tra cui Autoracer.it, Gualtieri ha parlato dei dettagli del lavoro svolto negli ultimi mesi e della possibile importanza considerando le prestazioni ravvicinate tra i quattro top team, ed ha abilmente scartato domande sul propulsore del 2026.

Gualtieri: “Senza aggiornamenti il nostro contributo è minore, ma in questa F1 può contare”

“Poiché i motori sono congelati dal 2022, non possiamo cambiare alcun tipo di hardware o inserire nuovi componenti all’interno. Questo non significa che non possiamo ottimizzare ciò che già abbiamo. Quindi stiamo cercando, e abbiamo cercato, di adattare il nostro modo di gestire il propulsore in base alle diverse condizioni che possiamo aspettarci per il weekend di gara, al fine di massimizzare il vantaggio che possiamo avere dal potenziale nominale delle prestazioni del propulsore”, ha esordito l’ingegnere italiano, che ha poi spiegato le differenze con gli anni in cui era permesso introdurre dei veri e propri aggiornamenti: “Non si tratta di nulla di più grande rispetto a quanto eravamo abituati a fare quando lo sviluppo delle prestazioni era libero, ma è solo qualcosa che possiamo curare per ottenere l’ultima parte del potenziale di prestazioni che abbiamo perso nelle ultime stagioni. Un aspetto che, con la griglia di partenza così ravvicinata, potrebbe essere il nostro contributo alle prestazioni della vettura.

Gualtieri ha fatto sapere che non ci sono state modifiche per accomodare richieste e necessità del dipartimento di aerodinamica siccome già nel 2022 l’architettura della Power Unit di Maranello era stata lavorata per dare una maggiore libertà agli aerodinamici. “Non abbiamo spostato nessun componente ausiliario, quindi non abbiamo cambiato nulla di ciò che avremmo potuto cambiare per adattarlo alla nuova installazione della vettura. Questo perché dal 2022 stavamo già cercando di avere la disposizione che avrebbe dovuto avere il minor impatto all’interno della vettura, abbiamo fatto questo tipo di scelta per dare agli aerodinamici la piena libertà di cercare di modellare intorno alle forme minime dello spazio del motore e dello spazio ausiliario del motore. Quello che cerchiamo sempre di fare è di far fronte a qualsiasi tipo di condizione di raffreddamento che potremmo avere in futuro, dettata dagli aerodinamici o dalla scelta dell’assetto”. L’unica modifica che verrà apportata alla PU 066/15 sarà di natura puramente elettronica, visto che sarà permesso l’utilizzo di un token da spendere sul software dell’ERS anche quest’anno: “È solo un’omologazione in termini di software, ovviamente per ciò che non è legato a nulla in termini di prestazioni”.

Infine la mancanza di aggiornamenti nel corso della stagione permetterà una scelta di abbinamenti di componenti dettata esclusivamente da motivi prestazionali, senza preoccuparsi dell’affidabilità: “Se tutto andrà come previsto, non prevediamo di introdurre cambiamenti nel corso dell’anno. Questo ci darebbe la possibilità di selezionare la PU all’interno del pool di Power Unit, che è il modo migliore per estrarre il massimo potenziale nel corso della vita stabilita per ciascun motore. In questo modo potremo concentrarci un po’ di più sulle prestazioni, cercando di selezionare quali unità o componenti possono essere utilizzati in base alla loro vita precedente, al di là dei modelli che abbiamo costruito”.

Gualtieri: “Il cammino dal 2014 è stato ricco di nuovi insegnamenti, al 2026 penseremo più in la”

Una delle novità di quest’anno è la presenza di Lewis Hamilton alla guida di una Rossa, e i feedback del campionissimo inglese sono stati accolti dagli uomini del reparto motore senza soffermarsi troppo sul confronto con la PU Mercedes: “Abbiamo raccolto il suo feedback più per le sensazioni che prova sul nostro motore che per qualsiasi tipo di confronto con Mercedes, è stato importante e utile perché i piloti sono il sensore più importante che si possa avere in una vettura. Ci forniscono un feedback inestimabile su tutto ciò che sentono, a volte anche meglio dei sensori fisici. Quindi abbiamo discusso con lui, che ci ha fornito un feedback davvero interessante e utile su come sentiva il motore ed è stato davvero di supporto nel cercare di discutere con noi e di essere in qualche modo nel giro per cercare di sviluppare qualsiasi cosa che potesse essere utile per lui per essere più abituato al nostro motore.

“Per quanto riguarda il viaggio, alla fine è stato in qualche modo un lungo viaggio per noi”, ha fatto sapere Enrico Gualtieri sugli ultimi dieci anni in cui Ferrari è riuscita a recuperare l’iniziale svantaggio abissale rispetto a Mercedes. “Come ho sempre detto, alla fine abbiamo iniziato il 2014 non nel modo in cui avremmo dovuto iniziare. È stato un bel viaggio in termini di opportunità di apprendimento e ri-apprendimento che abbiamo finalmente ottenuto. Alla fine, questo è sempre il punto più importante che possiamo trarre da un’esperienza; abbiamo iniziato sicuramente non nel posto in cui avremmo dovuto essere, ma alla fine credo che abbiamo fatto un discreto recupero e abbiamo avuto l’opportunità di cercare di arrivare dove avremmo dovuto essere. Invece sul 2026 non ha rilasciato alcuna parola, concentrando l’attenzione sulla SF-25 e la stagione che verrà: “Oggi siamo concentrati sul lancio dell’auto del 2025. Detto questo, il 2026 si sta avvicinando e sicuramente quest’anno sarà importante e impegnativo. Ma credo che il modo migliore per essere preparati e concentrati sul 2026 sarà sempre anche attraverso una buona stagione nel 2025. Nelle prossime settimane inizieremo a essere sempre più coinvolti in quello che è lo sviluppo in corso per il 2026. ha concluso Gualtieri.

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