La Ferrari ha chiuso il 2024 in grande crescita, arrivando a sfiorare la conquista del titolo Costruttori, rimasto lontano appena 14 punti. Nonostante ciò, la scuderia di Maranello per questa stagione ha optato per una SF-25 che, come aveva spiegato con largo anticipo il team principal Fred Vasseur, è nuova al 99% rispetto alla monoposto dello scorso anno. Sui motivi che hanno spinto gli uomini del Cavallino Rampante a prendere questa decisione si è soffermato a lungo il nuovo DT Loic Serra nell’incontro avuto oggi a Fiorano con la stampa.
Serra: “Dovevamo trovare spazio per potenziare lo sviluppo”
La Ferrari SF-24, pur avendo concluso l’anno in gran forma, aveva di fatto raggiunto il massimo del suo sviluppo. Per questo motivo, a Maranello si è deciso di progettare una monoposto che non condivide quasi nulla con la precedente: “Il concetto principale della SF-25 è davvero quello di trovare un po’ di spazio per potenziare lo sviluppo aerodinamico e lo sviluppo in generale – ha esordito Serra – La SF-24 aveva finito abbastanza forte, ma stava diventando sempre più difficile svilupparsi e trovare prestazioni, quindi abbiamo dovuto trovare spazio per aumentare il tasso di sviluppo“.
Attenzione però, nonostante le differenze le due monoposto non rappresentano due concetti completamente separati tra di loro: “L’auto è una continuità della precedente. Abbiamo cambiato molte parti, abbiamo cambiato la maggior parte delle parti della vettura, ma il concetto principale di prestazioni rimane lo stesso. Quindi non mi aspetto una curva di apprendimento più ripida rispetto all’anno scorso. Speriamo che il tasso di sviluppo, come ho detto prima, sia potenziato rispetto a quello che era alla fine della scorsa stagione“.
L’arrivo di Serra a progetto avviato non è un problema
Serra, proveniente dalla Mercedes, ha iniziato a operare nel suo nuovo ruolo di Direttore Tecnico della Ferrari a partire dallo scorso 1° ottobre. Al suo arrivo, il progetto della SF-25 era già stato avviato da mesi, ma questo secondo l’ingegnere francese non ha rappresentato un problema: “È vero che il lavoro sulla SF-25 è stato avviato intorno a marzo 2024, ma se si guarda al processo di sviluppo, è un processo continuo. Quindi non è che inizia nel 2024 e finisce a settembre. Stiamo ancora sviluppando per il resto della stagione, stiamo ancora pensando a cosa accadrà, a gara 5, a gara 10, eccetera. Come approccio generale, come ho detto prima, avevamo bisogno di trovare spazio, di aiutare il ritmo di sviluppo perché stava diventando estremamente difficile trovare prestazioni sulla macchina precedente. Si tratta più di un’evoluzione e ha perfettamente senso cercare di ottimizzare nuovamente il tuo pacchetto“.
Parlando di novità sulla vettura, sicuramente quella maggiore riguarda la sospensione anteriore che sulla SF-25 è passata allo schema a tirante pull-rod: “Guardiamo alla sospensione anteriore, perché è la parte visibile dell’iceberg – ha sottolineato Serra a riguardo – Ma la maggior parte delle parti sono nuove sull’auto e non sono necessariamente le parti più visibili ad avere la maggiore influenza. Quindi sì, il diavolo è nei dettagli. Penso che ogni singolo dettaglio conti. Se pensiamo alla griglia, l’anno scorso la macchina davanti a noi era circa 30 millisecondi più veloce di noi. Quindi ogni piccolo millisecondo che scopriamo sul lato aerodinamico, sul lato delle sospensioni, sul lato della gestione degli pneumatici conterà“.
Proprio per questo motivo, Serra ha spiegato come non sia stato tanto il cambiamento dello schema della sospensione la sfida maggiore, quanto l’insieme: “Su queste auto, tutto è così ottimizzato che quando inizi a muoverti un po’, muovi tutto il resto. La difficoltà principale è che quando inizi a cambiare, cambi tutta la catena. Sarebbe sbagliato da parte mia dire che è sulla sospensione anteriore che si trovava la sfida più grande. È il compromesso generale stesso“.
L’importanza del lavoro sulla gestione delle gomme
Uno dei principali obiettivi inseguiti dagli uomini Ferrari nello sviluppo della SF-25 riguarda la ricerca di un miglior bilanciamento della prestazione tra qualifica e gara, dopo che nel 2023 questo era sbilanciato a favore della prima e lo scorso anno a favore della seconda. Su questo aspetto, Serra ha sottolineato l’importanza della gestione gomme: “La gestione degli pneumatici dipende molto dall’auto stessa e dal modo in cui l’essere umano interagisce con essa. Fornirai alcuni input durante la stagione, anche se l’auto era già praticamente progettata quando sei arrivato. Penso che la gestione delle gomme, che si tratti di un long run o di estrarre più prestazione in un giro secco, sia un lavoro mai finito, è un processo continuo. Continuiamo a imparare e più impariamo, più possiamo iniettare un po’ di questo apprendimento nel design o nella configurazione o nel pilota“.