Ferrari dolce-amara, dalla gioia di Monza ai rimpianti di Baku e Singapore

Loris Preziosa
12/10/2024

Il rientro dalle vacanze per il Cavallino Rampante potremmo definirlo dalle sensazioni contrastanti. Se da un lato la competitività messa in pista dalla SF-24 ha riacceso quelle speranze che sembravano svanite in estate, dall’altro c’è il rimpianto per aver lasciato per strada punti importanti. Il trionfo di Charles Leclerc a Monza è stato senz’altro la punta di diamante della fase di campionato appena conclusa. Una vittoria figlia una monoposto tornata competere ad alti livelli. Proprio per questa ragione non ci può essere piena soddisfazione, dal momento che sono state diverse le occasioni in cui la Ferrari non ha massimizzato il bottino di punti.

Monza, un ‘game-changer’ per la Ferrari?

La Ferrari aveva approcciato la sosta estiva con tanti punti interrogativi sul fronte della competitività, dopo un’estate dal bilancio negativo. Impossibile dimenticare lo ‘switch-off’ sul fronte prestazionale incanalato nelle gare successive alla vittoria di Leclerc a Monaco. Dubbi che si erano addirittura intensificati con l’introduzione del pacchetto evolutivo in Spagna, che aveva dato non poco filo da torcere in termini di interpretazione. Uno scenario che pretendeva risposte importanti al rientro dalle vacanze. Già in quel di Zandvoort, dopo una qualifica deludente, è arrivato il cambio di passo tanto auspicato grazie ad un GP dal ritmo positivo, a tal punto che nemmeno la stessa scuderia riusciva quasi a capacitarsene. Il terzo posto in Olanda, definito ‘miracoloso’ dallo stesso Leclerc, ha anticipato quello che poi è stato il vero e proprio game-changer di questa frazione di campionato ma che necessita di conferme soprattutto a Austin. L’esecuzione perfetta messa in pista al GP d’Italia dalla Ferrari e dal pilota monegasco hanno riacceso quello spirito che era stato messo nell’ombra da un’estate caratterizzata dalle difficoltà e da pochi lampi sporadici. Il pacchetto ad alta velocità messo in pista a Monza ha restituito sorrisi e soddisfazione, sempre nel quadro però di un tracciato atipico come il Tempio della Velocità.

Ferrari Leclerc Monza

I rimpianti maturati dopo Baku e Singapore

Ulteriori conferme sono quindi arrivate con l’avvento della tappa in Azerbaijan, dove la SF-24 ha mantenuto l’alto livello espresso due settimane prima, su un layout dalle caratteristiche completamente differenti ma che era considerato favorevole per la vettura italiana. Sebbene Baku sia una consolidata roccaforte per Leclerc, che ha conquistato la quarta pole in quattro anni, la Ferrari si è presentata anche al GP in una veste molto competitiva, sfiorando la seconda vittoria consecutiva. Ed è proprio da questo ‘sfiorando’ che partono i rimpianti della rossa di quest’ultima fascia di stagione. Nel GP azero la Ferrari ha dimostrato di avere il ritmo per vincere, vedendosi beffata però da una McLaren e da un Piastri impeccabili, rispettivamente a livello di tattica e guida. In quell’occasione il ritardo con cui è stata effettuata la sosta di Leclerc ha ceduto alla McLaren le redini della corsa, mantenute poi grazie alla perfezione messa in pista da Piastri. Ad un secondo posto dolce-amaro si è aggiunto anche lo zero di Carlos Sainz, dopo l’incidente al penultimo giro con Perez, che ha tolto alla rossa un potenziale terzo o quarto posto importante per far classifica, allontanando il sogno ‘Costruttori’, seppur difficile ma per come stava andando il GP di Baku non ancora impossibile. Ora si, salvo miracoli.

Ferrari Leclerc Azerbaijan

La settimana successiva, a Marina Bay, il fil rouge non è stato troppo differente, con una Ferrari che non ha massimizzato il potenziale che aveva mostrato la SF-24 per gran parte del weekend. Dopo un venerdì che aveva messo in luce un testa a testa fra Leclerc e Norris, la Scuderia di Maranello ha gettato al vento un’opportunità perdendo la quadra al sabato, con una qualifica che ha relegato i ferraristi alla quinta fila in griglia. Il coltello nella piaga definitivo dell’ultimo weekend di gara è stato l’eccellente ritmo messo in pista durante il GP di Singapore. Per quanto Norris sia stato imprendibile, con una qualifica di tutt’altro esito la Ferrari avrebbe potuto lottare quantomeno per una posizione sul podio, nonché un bottino complessivo decisamente più consistente rispetto a quanto invece è stato raccolto.

Il recupero della Ferrari negli ultimi quattro appuntamenti è evidente anche guardando al confronto con i diretti avversari. In estate, dall’Austria al Belgio, la Ferrari si era mediamente mostrata la quarta forza in campo, pagando circa quattro decimi dalla Red Bull in qualifica (escludendo Spa per pioggia) e tre decimi dalla McLaren in gara. A valle delle ultime quattro gare invece, la Ferrari ha scavalcato il valore di Red Bull e Mercedes sul fronte del ritmo gara. È arrivata infatti a giocarsela da questo punto di vista con la McLaren nella maggior parte delle occasioni, ad eccezione di Zandvoort. Il deficit medio sui long run con il team britannico ammonta infatti a poco più di un decimo (+0.127s), escludendo la gara di Singapore, in cui il traffico ha reso complicato tracciare un valore accurato. Un compito in questo break autunnale che sta finalmente per finire resta invece quello di sistemare l’aspetto del giro secco, dove il gap con le vetture papaya è poco al di sotto dei tre decimi (+0.289s).

Ferrari Leclerc Singapore

Prendendo in esame lo scenario dei GP che sono intercorsi fra la sosta estiva e quella autunnale, possiamo quindi affermare che, nonostante la ritrovata competitività, la Ferrari non abbia massimizzato il potenziale offerto da una SF-24 tornata a vita. Considerando i punti sfumati fra Baku e Singapore, potremmo stimare come oggi la rossa potrebbe ritrovarsi appaiata alla Red Bull al secondo posto nei costruttori. Una classifica che dà i giusti meriti ad una McLaren che ha lavorato complessivamente meglio, ma che non taglia definitivamente fuori la rossa da ogni lotta. Indipendentemente dalle classifiche, la Ferrari si prepara all’ultima fase di campionato con la consapevolezza di aver ribaltato una situazione tecnica che fino a due mesi fa sembrava compromessa. I riscontri sugli ultimi aggiornamenti, come per esempio la nuova ala anteriore portata a Singapore, sono positivi. Come anche per i diretti avversari, al rientro dalla sosta autunnale sono previste le ultime migliorie, che potrebbero definire il trend del finale di un 2024 che può ancora riservare sorprese.

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