Ferrari: tra bilanciamento e aggiornamenti Bahrain è una tappa già cruciale per la SF-25

Paolo D’Alessandro
09/04/2025

Il prossimo sarà un appuntamento a suo modo cruciale per il proseguo della stagione per la Ferrari! Ai tifosi chiaramente non piacerà sentire che la quarta gara della stagione risulta già decisiva per la Scuderia di Maranello, ma tanti fattori hanno portato a questa situazione. Non è (ancora) tutto da buttare, ma serve un urgente inversione di marcia, che però gli uomini di Frederic Vasseur sono determinati a perseguire, anche se al momento sono più i dubbi e le perplessità, che le certezze e le speranze! Quale SF-25 vedremo in Bahrain?

Vasseur confida nel potenziale della SF-25, i primi aggiornamenti possono dare un aiuto?

L’umore al termine del GP di Giappone non era positivo, ed era evidente dai visti di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, mentre Frederic Vasseur ha provato come sempre a rimanere più pacato, guardare il lato positivo (a volte anche con dichiarazioni opinabili e che possono irritare i tifosi, già molto affranti e delusi da questo inizio di stagione) ma quanto meno la consapevolezza unica era chiara: la Ferrari non è a livello della McLaren e l’inizio di stagione non è soddisfacente. Una banalità, ma nemmeno così scontata.Il divario che separa la SF-25 dalla MCL30, punto di riferimento tecnico del paddock, è indicativamente sui 3-4 decimi. Le variabili pista, gomme, temperature, setup e abilità dei piloti possono inficiare questo dato, così come quello di Red Bull e Mercedes. La costante è che Leclerc ed Hamilton non hanno le armi per lottare per una vittoria, salvo errori di Lando Norris ed Oscar Piastri o situazioni particolari. In questo inizio di stagione tra l’altro la Scuderia ha buttato al vento punti preziosi in Australia, con una strategia errata nei momenti concitati di cambiamento delle condizioni, ed in Cina con la doppia squalifica che pesa sul ritardo accumulato nel Mondiale Costruttori, per non parlare di quello piloti.

Nonostante tutto ciò, a Maranello rimane un cauto ottimismo ed una fiducia di poter risollevare le sorti di questo mondiale. Tra le varie dichiarazioni positive c’è quella di Frederic Vasseur, dopo la gara di Suzuka, in cui afferma che “dobbiamo risolvere i nostri problemi di bilanciamento per estrarre il massimo potenziale della SF-25.” ribadendo il concetto espresso durante il weekend che il gap è inferiore a quello che oggi viene attribuito alla Ferrari. A pesare sono soprattutto i problemi strutturali del retrotreno, che impedisce di correre alle altezze ottimali – come svelato ad oggi la SF-25 corre con un altezza extra di 3mm, che costa però circa 20pt carico, che compongono una grossa fetta dell’attuale deficit prestazionale rispetto a McLaren – e questo incide particolarmente sui problemi di bilanciamento citati dal Team Principal. Il fastidioso sottosterzo di cui soffre la Ferrari infatti è maggiormente attribuile ad un posteriore debole che si ripercuote su un anteriore molto forte, che però non riesce a lavorare nelle condizioni ottimali, causando questa mancanza di equilibrio tra i due assali. In questo senso, gli aggiornamenti in arrivo sulla pista del Bahrain potranno dare una mano, seppur fossero pianificati da tempo e non come risposta ai problemi emersi durante i testi e successivamente confermati nell’inizio di stagione. “Il fatto che la quarta gara della stagione si disputi in Bahrain ci offre la possibilità di misurare i progressi che abbiamo fatto nella gestione della SF-25 rispetto ai test di un mese e mezzo fa. Sappiamo che ci manca ancora della prestazione per essere in grado di lottare con McLaren e crediamo che occorra fare dei passi avanti soprattutto in termini di ottimizzazione del bilancio vettura. È su questo aspetto che ci concentreremo a Sakhir, anche con il supporto di chi opera in fabbrica a Maranello. Dobbiamo curare nei minimi particolari tutte le fasi del weekend, consapevoli che anche solo un decimo di guadagno può significare stare davanti ad alcuni dei nostri rivali tanto al sabato in qualifica che la domenica in gara.” ha dichiarato il Team Principal Frederic Vasseur. 

Un posteriore che oggi lavora con meno carico di quanto si vedeva in galleria del vento e che potrebbe però ricevere un boost dal nuovo fondo in arrivo, e non solo. Il macro-componente fondamentale per queste monoposto è stato completamente ridisegnato e c’è da attendersi diverse modifiche lungo tutta la vettura, con in particolare la zona dell’estrattore che sarà una parte delicata da monitorare. Ci saranno anche altre novità di contorno sull’ala posteriore e le prese dei freni. L’obiettivo dovrà essere quello di ottimizzare e migliorare il ‘rear-end’ della SF-25, così da incrementare il carico e la prestazione in quella zona, con vantaggi diretti in trazione, nella gestione gomma, ma anche nel bilanciamento e chiaramente nella prestazione generale. A Suzuka abbiamo lasciato anche un Charles Leclerc insoddisfatto del risultato, ma fiducioso del lavoro svoltoHo capito cosa voglio dalla macchina e come poter estrarre più potenziale. Ad oggi non basta, ci manca grip e ci manca prestazione, ma sono felice delle cose che ho imparato in questo weekend” aveva detto in particolare dopo la Qualifica. Lewis Hamilton invece è alle prese ancora con un processo di conoscenza dei sistemi Ferrari e di una macchina che ancora non gli da la giusta fiducia, cosa che si evidenzia in Qualifica nel momento in cui c’è da estrarre il picco di perfomance, dove l’inglese paga specialmente nei tratti di media velocità, dove è richiesta più fiducia e controllo della monoposto, che evidentemente ancora non sente sua.

Nella prima sessione di prove libere è lecito attendersi che sia proprio il sette volte campione del mondo a portare a debutto le novità in arrivo sulla SF-25, e questo si augura risolva anche il problema di cui si è lamentato recentemente, che a suo dire gli costa 1 decimo al giro e che è relativo al fondo; un qualcosa che la squadra ha individuato ma non ancora risolto e che si spera che con nuovi componenti venga definitivamente risolto. Al suo fianco nelle FP1 ci sarà Dino Beganovic, uno dei giovani piloti della Ferrari Driver Academy, che disputerà la prima delle quattro sessioni disposte per i Rookie. “Quello del Bahrain è un circuito che piloti e ingegneri conoscono piuttosto bene, visto che ospita da tanto tempo i test pre-stagionali. Presenta un bel mix di curve lente e veloci ed è anche piuttosto impegnativo per gli pneumatici perché l’asfalto ha molto grip, quindi è importante avere una monoposto gentile con le gomme. La presenza del vento è spesso una variabile da tenere in considerazione, mentre come dicevo il layout lo rende un ottimo circuito per i test.”

Il pilota di origini svedese ha modo di raccontare quello che è stato il suo percorso che lo ha portato a legarsi con la Scuderia Ferrari, cosa rappresenta per lui la squadra del Cavallino Rampante e quelli che sono i suoi obiettivi per questa stagione.Sono entrato nella Academy nel 2020, quando correvo in Formula 4. È stato un bellissimo percorso, che mi ha dato l’opportunità di avere il supporto di una squadra di tecnici molto preparati oltre che l’onore di far parte di un brand iconico. Per me la Ferrari è molto speciale perché sono un tifoso del Cavallino fin da quando ero bambino. Il team mi supporta da tanti anni, anche nei momenti di difficoltà. Il prossimo weekend cercherò di dare una mano alla squadra e di fare bene anche in Formula 2, che rimane il mio principale focus quest’anno. “Per me è un sogno che si avvera. Tanti piloti sognano di guidare una Ferrari, e per me è davvero molto emozionante avere l’opportunità di farlo. So che l’obiettivo di riuscire un giorno a diventare pilota della Scuderia Ferrari HP è molto ambizioso, ma io farò tutto il possibile per riuscire a raggiungere questo sogno a cominciare dal massimizzare il percorso che sto facendo nelle categorie addestrative e che ora mi vede impegnato in Formula 2 con Hitech Grand Prix. Il supporto della Scuderia Ferrari Driver Academy è fondamentale per crescere come pilota, ed è splendido avere questa opportunità il prossimo venerdì. Non vedo l’ora. Cercherò di godermelo il più possibile, oltre a fare del mio meglio per aiutare i tecnici nel loro lavoro.”

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