Fresco di promozione in Red Bull, Yuki Tsunoda si appresta a vivere un Gran Premio di casa davvero speciale. A Suzuka sarà per la prima volta al volante della RB21, tanto sognato, soprattutto al termine della scorsa stagione quando Sergio Perez ha lasciato la scuderia. Tanto discussa è stata la scelta dei vertici del team di Milton Keynes di affiancare a Max Verstappen Liam Lawson, che ha già corso alcune gare ufficiali con Racing Bulls e AlphaTauri. Altrettanto discussa è stata la decisione di sostituire il pilota neozelandese con Tsunoda dopo soltanto due weekend dall’inizio del 2025.
“Debutto con Red Bull in Giappone? Tutto è andato nel modo giusto”
In occasione di un evento a Tokyo con lo sponsor Honda, Tsunoda ha parlato per la prima volta dall’annuncio del suo passaggio in Red Bull, spiegando come abbia delle alte aspettative per il weekend in Giappone con la scuderia di Milton Keynes e raccontando le prime sensazioni al simulatore.
“Ad essere sincero, non mi sarei mai aspettato di correre per la Red Bull al Gran Premio del Giappone. Questo è l’ultimo anno di collaborazione tra Red Bull e Honda, quindi correre a Suzuka come pilota della Red Bull è come se fosse intervenuto il destino“, spiega Tsunoda, “Tutto è andato al suo posto nel modo giusto per permettermi di essere qui oggi. Naturalmente ero felice di entrare a far parte della Red Bull, ma quando ci ho pensato bene, l’idea di correre improvvisamente per la Red Bull al Gran Premio del Giappone mi è sembrata irreale. Non voglio aumentare troppo le aspettative, ma per questo Gran Premio del Giappone voglio finire sul podio.”
Announcing that @yukitsunoda07 will partner Max from the #JapaneseGP 🇯🇵 pic.twitter.com/Pz05P7cFKF
— Oracle Red Bull Racing | オラクル・レッドブルレーシング (@redbullracing) March 27, 2025
“Non sarà facile, devo capire la RB21”
Nonostante l’evidente entusiasmo, però, la situazione in Red Bull non è delle migliori. Tsunoda arriva in Red Bull in un momento non facile per la scuderia. Il campione del mondo in carica Max Verstappen sta mantenendo vivo il team con una RB21 di difficile gestione. Monoposto che ha messo in evidente difficoltà Lawson, al suo primo anno in pianta stabile in Formula 1. Il giovane neozelandese infatti non è riuscito a superare il Q3 in nessuna delle tre qualifiche disputate finora e il 24enne giapponese è quindi chiamato a colmare quel gap evidente che è emerso tra i due piloti Red Bull nei primi due weekend di questo 2025. “So che non sarà facile fin dall’inizio. La mia priorità è capire prima di tutto la macchina, come si comporta rispetto alla Racing Bulls. Se riuscirò a divertirmi a guidarla man mano che prenderò confidenza con la vettura già dalle FP1, i risultati arriveranno di conseguenza. E se questo porterà a un podio, sarebbe incredibile.”
Debutto non semplice dunque per Tsunoda: in aggiunta all’emozione dell’esordio a Suzuka, c’è la gestione delle aspettative che in Red Bull sono più alte che mai, soprattutto dovute al periodo non semplice che sta vivendo la scuderia. “Non ci sono molti momenti nella vita in cui si affronta una pressione così estrema e un’opportunità così grande, quindi posso solo immaginare che sarà una gara incredibilmente emozionante“, afferma il giapponese, “All’inizio, ero troppo impegnato per riuscire a godermi appieno l’emozione. Dovevo entrare subito nel simulatore, controllare il sedile e occuparmi di molti altri preparativi. Certo, la promozione in Red Bull è un’opportunità straordinaria, ma prima di tutto volevo parlare con i miei ingegneri e con le persone che mi hanno sostenuto. Quindi, nonostante tutte le emozioni, mi sentivo abbastanza tranquillo.”
“RB21 non sembra così impegnativa da guidare”
Per Tsunoda sarà la seconda volta al volante di una Red Bull. La prima risale al 2024 ad Abu Dhabi durante i test di fine stagione. Da allora solo sessioni al simulatore per lui e così è stato anche in preparazione del Giappone. Dopo aver testato la RB21 ha affermato: “Ho trascorso circa due giorni al simulatore. Da quell’esperienza, non ho trovato la macchina così impegnativa da guidare. Ho avuto sicuramente l’impressione che l’anteriore sia molto reattivo, come spesso si dice. Ma se mi chiedete se fosse difficile da gestire, non direi che mi ha dato una sensazione particolarmente strana, almeno al simulatore.” Continua: “Naturalmente, il mio modo di impostare la vettura è probabilmente diverso da quello di Max. Voglio sviluppare il mio assetto per la vettura, comprenderlo al meglio e arrivare gradualmente ad essere veloce a partire dalla FP1.”