Dopo i primi 3 Gran Premi in cui sostanzialmente Pirelli ha confermato le scelte fatte nel 2024, per verificare anche il comportamento delle mescole che hanno subito una modifica nel corso dell’inverno, dopo i test svolti la passata stagione, il fornitore unico di pneumatici per la Formula 1 ha deciso di intervenire. Cambia la scelta di gamma di pneumatici a disposizione delle squadre per gli appuntamenti di Miami e di Imola, che seguiranno quelli di Bahrain e Jeddah che si disputeranno nelle prossime due settimane. E’ stato deciso di eseguire uno step verso la fascia più morbida di gomme a disposizione rispetto alle scelte del 2024.
Le prestazione sono aumentate, ma i team gestiscono molto bene le gomme e contengono il degrado! Pirelli prova ad aumentare lo spettacolo ed offrire nuove variabili con gomme più morbide
A spiegare questa scelta è stato direttamente Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli, analizzando quanto si è visto in questi primi appuntamenti e cosa è emerso dalla raccolta dati svolta dal costruttore italiano su queste nuove gomme. Inoltre, come sottolinea Isola, c’è anche la volontà di vedere al più presto tutta la gamma di mescole a disposizione, ed in questo senso l’unica a mancare all’appello è la C6, che era prevista principalmente per il circuito di Monaco ed altri cittadini con basso degrado e poca energia sugli pneumatici. “Quando abbiamo iniziato a pianificare la produzione e la spedizione delle gomme per le gare iniziali abbiamo pensato di mettere alla prova tutte le mescole della nuova gamma in una prima parte del campionato che comprendeva circuiti dalle caratteristiche molto diverse fra loro” – ha spiegato Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli.
“Questo ci aiuterà a raccogliere subito il maggior numero di informazioni utili per poi fare le selezioni per la seconda parte dell’anno. Per il 2025 abbiamo un ventaglio di opzioni più ampio rispetto al 2024: le varie mescole sono posizionate in maniera più efficiente fra loro in termini di differenza di prestazione e, in generale, sembrano soffrire meno sia del surriscaldamento della superficie del battistrada che di graining. Ciò ci permette anche di sperimentare soluzioni nuove, facendo delle scelte che possono creare le condizioni per avere diverse strategie competitive, sia in termini di utilizzo delle gomme che di numero di pit-stop”. In questa prima parte di stagione la decisione è stata di confermare sostanzialmente le scelte della passata stagione, con solamente Jeddah che aveva visto già la selezione di una gamma più morbide di pneumatici. Visto l’incremento di prestazione notato nel corso dei primi weekend, abbinato però ad una gestione gomma da parte delle squadre che ha reso spesso le gare più ‘prevedibili’, eliminando una variabile dal contesto (il degrado appunto), Pirelli vuole perseguire la strada di cambiare rispetto al 2024 e selezionare, dove possibile, uno step di gomme più morbide così da aggiungere quel tocco di imprevedibilità e di variabile in più alle gare, cercando di aiutare lo spettacolo.
“Sappiamo bene come squadre e piloti siano diventati molto bravi a gestire le gomme per massimizzarne le prestazioni in funzione del risultato e come i piloti desiderino spingere sempre al massimo per provare le emozioni di guida che solo una monoposto di Formula 1 sa dare” – ha proseguito Isola – “Ne abbiamo avuto un’ennesima conferma domenica scorsa a Suzuka, dove pur in una gara non esattamente esaltante dal punto di vista dell’azione in pista, tutti hanno espresso la loro soddisfazione per aver potuto migliorare continuamente i loro tempi fino alla fine di ogni stint. Dobbiamo però contemperare questo aspetto con la volontà, che tutti i protagonisti del nostro sport nutrono, di creare le condizioni per gare incerte e spettacolari: le gomme e il loro comportamento sono una parte importante del quadro e noi, come partner della Formula 1, vogliamo essere proattivi”.