Proseguiamo l’analisi della griglia di partenza F1 2023 della Formula 1 con le tre migliori squadre del “midfield” ossia Alfa Romeo, McLaren e Alpine in ordine crescente. Chi si fosse perso l’articolo precedente, può recuperalo qui.
Alfa Romeo: si punta sulla stabilità, anche perchè Zhou non ha sfigurato contro Bottas
Alfa Romeo è una delle poche scuderie che ha mantenuto la coppia di piloti dello scorso anno. Cosi, il confronto tra Valtteri Bottas e Guanyu Zhou potrebbe diventare ancora interessante poichè nella passata stagione, al contrario di quello che si potrebbe pensare non avendo prestato troppa attenzione ai weekend della squadra svizzera, il pilota cinese non ha sfigurato nei confronti del più titolato ex Mercedes. Valtteri Bottas ha avuto un inizio di stagione eccellente grazie a una C42 molto performante ma Guanyu Zhou non si è scomposto ed è stato spesso oggetto di parole di ammirazione da parte di componenti del team. Beat Zehnder, team manager della squadra di Hinwil, dopo il Gran Premio del Canada ha dichiarato: “Di solito con gli esordienti bisogna sempre fare i conti con uno o due incidenti, ma Zhou non ha commesso praticamente nessun errore. (…) È sicuramente uno dei migliori esordienti che abbiamo mai avuto in squadra”.
Se dividiamo la stagione tra pre-Gran Premio di Baku, dove Zhou si è ritirato quando era in corsa per un buon piazzamento e quindi ottimi punti, e post-Baku, si può apprezzare il miglioramento del classe 1999 nato a Shanghai. Tra il Bahrain e Monaco, Bottas ha battuto il compagno 5 volte (in Miami Zhou è uscito dalla Q1 causa traffico, a Monaco causa bandiera rossa) con un gap medio di 1.157% nelle sessioni asciutte. Bottas ha vinto il confronto anche in gara (4-0), ma con un gap medio molto più contenuto, del 0.187%.
Tra Baku e Abu Dhabi questi numeri sono migliorati significativamente: 10-7 in Qualifica sempre a favore di Bottas, ma con un gap medio di poco più di un decimo (0.109%) mentre in gara ‘solo’ un 6-4 per Bottas con un distacco medio simile alle prime sette gare (0.168%). A fine stagione Bottas ha vinto entrambi i confronti: 15-7 il sabato, distacco medio di -0.389%, 10-4 la domenica con un distacco di 0.175%. La prossima stagione sarà quindi molto importante per il pilota cinese, anche per una possibile riconferma che in vista dell’arrivo di Audi è tutt’altro che sicura. Comunque per confermare il sesto posto in classifica costruttori, entrambi i piloti dovranno migliorare ma soprattutto la vettura dovrà farlo vista la competitività di McLaren, Aston Martin e Alpine nella seconda parte di stagione.
McLaren: la coppia più giovane della griglia è pronta a stupire
Dopo Logan Sargeant, il secondo debuttante nella stagione 2023 sarà Oscar Piastri. Un pilota che ha già fatto discutere moltissimo quest’estate. Sarà compagni di squadra di Lando Norris, uno dei migliori piloti in griglia negli ultimi anni, che ora attende il salto in avanti della sua squadra per competere con le migliori squadre. Un trasferimento in una tra Red Bull, Ferrari e Mercedes, per ora, è altamente improbabile ma se il progetto McLaren non dovesse convincerlo appieno negli anni a venire potrebbe prendere quota. Nel 2022 il talento inglese si è trovato tra le mani la macchina meno competitiva da quando è entrato in Formula 1: la MCL36 è nata con alcuni problemi che hanno reso difficile il lavoro di comprensione e sviluppo della vettura agli ingegneri, terminando al quinto posto nei costruttori (peggior piazzamento dal 2018), anche grazie ad una stagione molto costante da parte di Norris: 20-2 in Qualifica, gap medio di 0.404%, e 15-5 in gara, con un gap medio di 0.321% nei confronti del compagno di squadra, Daniel Ricciardo. Australiano che ha ancora una volta sofferto le caratteristiche della vettura inglese e a luglio ha raggiunto un accordo con Zak Brown per rescindere il suo contratto al termine dell’anno. Sarà pilota di riserva Red Bull la prossima stagione.
Dopo una lunga battaglia, anche e soprattutto legale con l’Alpine, Oscar Piastri è stato annunciato come secondo pilota Mclaren. Molti si aspettano di vederlo subito vicino a Norris, soprattuto se confrontato al suo connazionale. Piastri ha vinto Formula 3 e Formula 2 entrambi al primo colpo, come hanno fatto prima di lui George Russell e Charles Leclerc. In Formula 3 aveva già mostrato un grandissimo talento e un grande passo in gara, ma soffriva di più in qualifica. L’anno dopo ha tolto ogni dubbio che potesse esserci, ottenendo 5 pole position in otto qualifiche, oltre a 6 vittorie, 11 podi e 6 giri veloci, finendo 60.5 punti davanti al secondo classificato in 22 gare. Leclerc nella sua stagione in F2 era riuscito ad accumulato 8 pole, 7 vittorie, 10 podi e 5 giri veloci, terminando la stagione 72 punti davanti al secondo in 22 gare, in una delle stagioni di Formula 2 più dominanti di sempre. George Russell ottenne 5 pole, 7 vittorie, 11 podi e 5 giri veloci, accumulando un distacco di 68 punti nei confronti del secondo classificato in 24 gare. I numeri dimostrano che Oscar Piastri potrebbe davvero essere uno dei prossimi top piloti in Formula 1, salvo problemi di adattamento con queste nuove vetture.
Alpine: team francese con un duo transalpino
Dopo aver ottenuto la quarta posizione nei costruttori, che mancava dal 2018 quando la Renault riuscì a battere una sorprendente Haas, l’Alpine nei prossimi anni è chiamata a fare un deciso passo in avanti, qualcosa che è riuscito solo a Ferrari ultimamente: passare dal midfield a giocarsi le vittorie. Con una nuova coppia di piloti.
Per il quarto anno di fila Esteban Ocon guiderà una delle due vetture. Dopo aver terminato la scorsa stagione davanti ad Alonso in classifica, ora toccherà battere un amico/nemico di vecchia data: Pierre Gasly. Non è un segreto che i due fossero molto amici da piccoli, ma quando le battaglie in pista hanno iniziato a diventare più accese, quest’amicizia è venuta meno. Gasly approda finalmente nella scuderia transalpina, un trasferimento che è sempre stato visto come una questione di tempo, specialmente negli ultimi anni. Dopo un grandissimo 2021, sottolineato dalle performance molto sottotono del compagno, il francese ha sofferto di più la scorsa stagione pur battendo Tsunoda in classifica e nel confronto diretto: 10-9 in qualifica e 10-6 in gara con passo simile tra i due, ma per battere Ocon servirà un passo in avanti.
Non solo Ocon è certamente più veloce di Tsunoda; la grande differenza tra i due è la costanza, qualcosa su cui anche Gasly dovrà lavorare. Avere il suo vecchio amico al fianco lo metterà certamente alla prova da questo punto di vista. Se i valori in campo saranno gli stessi di fine 2022, i due francesi se la dovrebbero giocare con Norris, Piastri, Alonso e Stroll. La coppia della McLaren potrebbe essere la più insidiosa mentre Aston Martin invece si appoggerà molto sul passo gara e la costanza del due volte campione del mondo. Questi sei piloti potrebbero giocarsi il quarto posto nei Costruttori e la coppia dell’Alpine potrebbe essere la più solida, specialmente a inizio stagione.
Autore: Andrea Vergani