La prima giornata di prove libere in Bahrain sembra aver confermato le attese e i pronostici, facilitati dai dati in uscita dai tre giorni di test effettuati a febbraio sul circuito del Sakhir: il primo pacchetto di aggiornamento di Ferrari ha spostato l’attenzione in maniera particolare sulle SF-25 di Leclerc e Hamilton, che inseguono ancora il primo podio stagionale al quarto weekend. La McLaren dall’altra parte non è una sorpresa, soprattutto qui: senza colpi di scena importanti, è attesa una battaglia molto tirata tra Oscar Piastri e Lando Norris. Le caratteristiche del tracciato potrebbero aiutare l’australiano, ma l’esecuzione dell’ultimo giro di qualifica non può essere pronosticata. La Mercedes ha fatto vedere cose positive con entrambi i piloti specialmente nella simulazione di gara e può essere la prima rivale della Ferrari nella rincorsa al podio; come spesso è accaduto al venerdì, la Red Bull è risultata un po’ più attardata, ma i tecnici di Milton Keynes hanno spesso mostrato che possono sbloccare potenziale con i correttivi ‘notturni’.
Lotta McLaren: Norris imperfetto nel terzo settore, il weekend McLaren si prospetta essere dominante
I riscontri sul giro secco hanno stabilito un chiaro ordine di forza: Piastri e Norris poi il vuoto. La differenza tra i due alfieri della McLaren è stata fatta nel terzo settore, dove un errore dell’inglese in ingresso della complessa curva 13 ha spostato il vantaggio a favore del numero 81; fino a quel momento era Norris ad essere davanti, di circa mezzo decimo. L’importanza della gestione degli pneumatici anche nel singolo giro è stata evidenziata chiaramente nel confronto tra i due: nella prima parte del giro Norris ha accumulato un vantaggio di circa un decimo, ma a partire dalla curva 10 Piastri inizia a ribaltare questo distacco fino ad arrivare alla fine del giro con un vantaggio di un decimo e mezzo. Nella qualifica di domani sarà importante l’equilibrio di prestazione lungo tutto il giro, specialmente per chi non guida una McLaren che probabilmente non potrà godere di una vettura bilanciata quanto la MCL39.
In gara il vantaggio rispetto alla competizione sembra si allarghi, specialmente prendendo in considerazione la capacità di gestire il degrado termico degli pneumatici più morbidi. Nella sfida interna tra Norris e Piastri saranno importanti il risultato della qualifica e il primo giro, ma la gestione gomma in gara potrà essere un fattore decisivo qualora dal muretto dovessero permettere ai piloti di competere in pista. Nonostante i numeri indichino un vantaggio sostanziale della MCL39 rispetto ai rivali, gli esponenti del team di Woking restano cauti. “Questo è il circuito più difficile per noi della prima parte di stagione”, ha dichiarato sorprendentemente Andrea Stella al termine della giornata di oggi. Anche Lando Norris ha predicato calma nonostante sia chiaro che McLaren sia la favorita: “È una giornata in cui tutto può sembrare tremendo, ma vedendo i risultati e i tempi sembrano discreti”.
Ferrari SF-25: arrivano conferme dal nuovo fondo ma la Mercedes è veloce nella simulazione gara e occhio a Red Bull
Frédéric Vasseur ha confermato che il nuovo pacchetto è un passo in avanti e rispetta le attese: “Il fondo ci sta dando quello che ci aspettavamo in termini di carico, è un piccolo passo in avanti in termini di deportanza”, e questa è una prima buona notizia per Ferrari. Il giro di Lewis Hamilton poteva metterlo in terza posizione finale nelle FP2, ma il pilota della Ferrari ha commesso un errore all’ultima curva: l’inglese era leggermente davanti al compagno di squadra in quel momento, nonostante ci sia ancora una difficoltà a gestire la SF-25 nel veloce. In termini di distacco da McLaren, nella simulazione di qualifica nasce tutto nella seconda parte del giro per i motivi esplicitati poco fa: come ammesso dai rivali, la MCL39 ha una capacità di gestione degli pneumatici superiore ai rivali, specialmente in quando si tratta di degrado termico come qui in Bahrain. In questo aspetto ricorda la RB19 di qualche anno fa e questo già spaventava i rivali in approccio a questo fine settimana.
Leclerc regge il confronto con Piastri nelle prime 7 curve, poco dopo la fotocellula del settore centrale, per poi perdere tempo importante specialmente in curva 11 e 13 dove Ferrari paga un deficit anche a causa della natura ad ampio raggio delle due curve. Guardando un confronto più realistico, Russell e Antonelli sono superiori rispetto a Ferrari specialmente in curva 4 e curva 11, ancora una volta due curve in appoggio che mettono in difficoltà la Rossa; la SF-25 guadagna invece sulla W16 in particolare nei tratti a bassa velocità del settore centrale, una nota difficoltà della monoposto di Brackley. Per quanto riguarda la Red Bull, oggi si è visto un Verstappen più attardato di qualche decimo ma l’olandese era in linea con il tempo di Leclerc e Russell prima dell’ultima curva: domani ‘Super Max’ può essere in lotta per il podio.
Le simulazioni di passo gara in Bahrain sono meno indicative del solito per via dell’estrema importanza che ha la mappatura di motore sul tempo finale: Ferrari e Red Bull sono parse meno aggressive in termini di impostazioni motore nei long run rispetto ai due motorizzati Mercedes. Entrando nei particolari, il distacco Ferrari – McLaren e Red Bull – McLaren in rettilineo si è allargato fino ai tre decimi di secondo. La migliore del gruppo di inseguitori è la Mercedes, seppur con un margine di tre decimi rispetto al ritmo imposto dalla McLaren di Norris. Ferrari, con Hamilton, si è trovata più in difficoltà nella gestione della gomma soft, un aspetto da correggere in vista del 57 giri di domenica; dall’altra parte al netto del delta causato dalle mappature di motore, Red Bull e Verstappen sono sembrati più competitivi rispetto alla simulazione di Qualifica.