Il contatto con Liam Lawson al via del GP Miami ha messo fine non solo alla gara di domenica, ma anche all’intera stagione di Jack Doohan in F1, seppur qualche segnale di gelo tra il management e il pilota australiano era arrivato anche nelle ore precedenti, all’interno dell’hospitality di Miami. Il 22enne australiano – figlio di Mick, 5 volte iridato nella classe 500 del Motomondiale negli anni ’90 – aveva esordito nel GP Abu Dhabi 2024 sostituendo Esteban Ocon, dopo già essere stato annunciato come pilota titolare al fianco di Pierre Gasly per il 2025. Dopo appena sei gran premi con la scuderia di Enstone, il tanto chiacchierato avvicendamento con l’argentino Franco Colapinto è ormai in procinto di concretizzarsi.
Decisivi gli incidenti, ma non solo
Se il contatto che ha messo fine alla sua gara di Miami può essere catalogato come un normale incidente di gara, la stagione di Doohan è stata macchiata da alcuni episodi che di certo non hanno aiutato il suo traballante sedile. L’australiano è infatti uscito rovinosamente di pista nel corso del primo giro del GP Australia, perdendo il controllo della sua Alpine sul bagnato, ed è poi stato protagonista di uno spaventoso schianto contro le barriere nel corso delle FP2 a Suzuka, quando ha affrontato curva 1 senza chiudere il DRS.
Errori pesanti che si sono sommati a un rendimento non certo entusiasmante: zero i punti conquistati contro i sette di Gasly, beffardamente battuto per la prima volta in qualifica proprio a Miami. In precedenza, Doohan era stato più rapido del francese solo nella Sprint Qualifying del GP Cina. Il suo miglior piazzamento rimane finora proprio il tredicesimo posto ottenuto a Shanghai.
L’ingombrante presenza di Colapinto
Nonostante la promozione dello scorso inverno, la posizione di Doohan era apparsa da subito traballante poichè il suo sedile non era stato scelto dall’attuale management, ossia da Briatore e soprattutto dal TP attuale, Oliver Oakes. L’accordo con il team era valido solo per il 2025 e già nei mesi scorsi era emerso come il contratto gli avrebbe garantito infatti il sedile solo per le prime sei gare del campionato, dunque fino a Miami e prima dell’inizio della lunga parentesi europea della F1. Esattamente il momento dell’anno in cui ci troviamo ora.
La situazione, già di per sé stressante, è divenuta ancora più difficile da gestire con l’ingaggio da parte dell’Alpine di Colapinto, annunciato lo scorso gennaio. Una figura ingombrante quella dell’argentino, sicuramente più minacciosa per Doohan rispetto all’altro pilota di riserva Paul Aron. Fortemente voluto da Flavio Briatore, Colapinto garantisce sponsor e visibilità nel mercato sudamericano e ovviamente argentino in particolare. Proprio il peso economico dei finanziatori garantiti dall’ex pilota della Williams ha giocato un ruolo determinante nella vicenda.
L’inverno difficile e l’assist del calendario
Prima dell’avvio della stagione, l’Alpine aveva voluto nuovamente verificare le abilità dell’australiano in un test TPC (Test Previous Cars, con vetture vecchie di almeno due anni) tenuto quanto più possibile segreto e organizzato sul circuito di Barcellona a febbraio, in contemporanea con quello che ha visto la Pirelli lavorare con Ferrari e McLaren sulle gomme 2026. Al volante di una A523 con livrea nera e priva degli sponsor, Doohan e Colapinto si sono alternati al volante nelle due giornate. L’Alpine aveva cercato di far trapelare il meno possibile a riguardo, tanto che sui suoi profili social non aveva minimamente menzionato questa due giorni di attività in pista. Ad aiutare Doohan a non perdere il sedile ancor prima dell’avvio del campionato è stato il calendario 2025 del Mondiale di F1, con il ritorno del GP Australia quale prima gara della stagione.
Ad inizio aprile, sempre al volante della A523, Colapinto è stato protagonista di un’altra giornata di test, questa volta a Monza. Sceso in pista alla domenica prendendo il testimone da Paul Aron, l’argentino ha simulato il programma di un weekend di gara, occupandosi prima della messa a punto della vettura, poi cercando la prestazione come in qualifica ed infine eseguendo dei long run come se fosse in gara.
Colapinto, 22 anni il prossimo 27 maggio, lo scorso anno ha disputato 9 gran premi con la Williams in sostituzione di Logan Sargeant, conquistando 5 punti ma rendendosi protagonista anche di alcuni incidenti di troppo. Il weekend di Imola dovrebbe concretizzarne il rientro in F1, mentre Doohan rimarrà comunque legato ad Alpine, per la quale ha rivestito per due anni il ruolo di pilota di riserva, anche se ha già iniziato a sondare altre possibilità al di fuori del team francese.