Alpine: importanti novità a Baku, Imola, Canada e Silverstone

Paolo D’Alessandro
12/04/2023

L’Alpine aveva iniziato questo campionato con l’aspettativa di distanziarsi dal midfield ed avvicinarsi ai top team – che prima della stagione erano da considerarsi Red Bull, Ferrari e Mercedes – puntando a consolidare il quarto posto nella classifica aumentando però il bottino di punti raccolto. La missione sembra stia già fallendo per il grande salto in avanti fatto dall’Aston Martin. Nelle prime due gare, la squadra francese è stata infatti più attaccabile da McLaren, Alfa Romeo, Williams e Haas che una minaccia per Ferrari, Mercedes ed appunto la stessa Aston Martin, tenendo il team di Milton Keynes in una F1 a parte.

Il Gran Premio d’Australia ha ridato fiducia anche ad Enstone, con la prestazione migliore di questo inizio di campionato, anche se – come per Ferrari – si è conclusa con un nulla di fatto ossia un doppio zero. I due piloti si sono scontrati all’ultima ripartenza e questo ha fatto perdere terreno nel Costruttori (fatta eccezione per la Scuderia di Maranello) ma soprattutto ha permesso agli altri team, McLaren su tutti, di guadagnare punti preziosi preziosi. Ora ci saranno tre settimane di sosta prima di tornare in azione a Baku, dove ci saranno punti importanti in palio.

Gasly ha sfruttato il DRS per rimanere in scia a Sainz, ma all’Alpine mancano ancora diversi decimi per sfidare i top team.

In Australia, la gara del francese (ex AlphaTauri) è stata impressionante vista da fuori. Pierre Gasly non ha avuto alcun problema a seguire la Ferrari SF-23 di Carlos Sainz per gran parte della gara con un passo che ha sorpreso la stessa Alpine. “Dobbiamo capire come mai il passo era così buono perché la macchina non è cambiata rispetto a Jeddah” ha commentato il TP, Otmar Szafnauer. L’ex pilota Red Bull è stato sicuramente molto bravo e abile nello sfruttare il DRS che in Australia è valso la bellezza mediamente di 7 decimi lungo tutto l’arco del giro, rimanendo sempre attaccato alla coda dello spagnolo della Ferrari, Questo però ha avuto anche delle contro indicazioni importanti, che sono una conferma di un aspetto negativo delle vetture 2023.

AustralianGP, Melbourne; Ferrari SF-23, Carlos Sainz 55 - Alpine A523, Pierre Gasly 10

Prendendo come paragone il suo compagno di squadra, Esteban Ocon, in alcuni giri che Gasly ha passato alle spalle di Carlos Sainz mentre il suo compagno di squadra era in aria pulita e senza qualcuno alle sue spalle (che avrebbe potuto ‘falsificare’ i dati per manovre di attacco e/o difesa) emergono due dati importanti: Pierre Gasly guadagnava 1 secondo nei tratti in cui era possibile utilizzare il DRS, ma finiva con il perdere quasi tutto il suo vantaggio nei tratti guidati, specialmente l’ultimo settore, a causa delle turbolenze che la scia della Ferrari SF-23 gli causava. Così, al termine del giro, la differenza sul tempo tra i due alfieri dell’Alpine era di 1-2 decimi a vantaggio di Gasly, con una perdita enorme di prestazione nei tratti guidati. A lungo andare questo inseguimento, che non ha portato però ad alcun sorpasso, è costato caro a Gasly.

Alpine A523 - Pierre Gasly, Esteban Ocon

Il francese sul finale ha perso l’aiuto del DRS dello spagnolo e la sua prestazione è crollata, perdendo dagli 8 decimi al secondo al giro rispetto a Sainz in quei pochi giri di gara prima dell’esposizione dell’ultima SC (e bandiera rossa). Pierre aveva perso il vantaggio sul rettilineo ed in più le gomme avevano mostrato un ‘cliff’ di prestazione dovuto anche ai tantissimi giri passati alle spalle di Sainz. Dai dati è evidente come, anche perdendo prestazione, Gasly fosse riuscito almeno a migliorare la prestazione in curvaspecialmente nell’ultimo settore con guadagni anche superiori ai 5-7 km/h di media nelle varie curve – soprattutto in quelle di media velocità. Come avevamo già riportato, queste vetture 2023 sono tornate a produrre una maggior scia nociva, influenzando pesantemente la prestazione di chi segue. Ferrari e Haas sembrerebbe le più colpite e non è un caso che abbiano lo stesso concetto aerodinamico. Considerando il secondo di vantaggio di DRS e il tempo perso nelle curve, più il distacco che Sainz riusciva a rifilargli una volta creato il gap di un secondo, all’Alpine mancavano dai 3 ai 5 decimi per lottare con Ferrari e gli altri top team.

Lavoro intenso per arrivare a Baku con un pacchetto di novità e nuovi pezzi di ricambio.

Il finale del Gran Premio è stato un autentico disastro per l’Alpine, non solo per il fatto degli zero punti raccolti, ma soprattutto perché l’incidente delle due vetture è stato piuttosto importante. Pierre Gasly ed Esteban Ocon si sono colpiti e sono andati successivamente a sbattere contro il muro esterno al tratto di curva 1-2 distruggendo le loro due vetture a pochissimi giri dal termine. Non sarà un grosso problema per il budget cap, ma questo ha cambiato le nostre priorità. Adesso ci sarà bisogno di un grande sforzo in fabbrica per produrre i pezzi di ricambio in tempo per Baku e poi lavorare sugli sviluppi. Per fortuna ci sono tre settimane di pausa prima della prossima gara. Speriamo di fare in tempo e di non avere problemi per Baku e Miami” ha detto il Team Principal, Otmar Szafnauer. La prima parte della dichiarazione ha lasciato perpelessi addetti ai lavori e le altre squadre, visto che un incidente come quello australiano è molto difficile che non possa causare problemi di budget cap.

AustralianGP, Melbourne - Alpine F1

Sull’incidente il team è stato piuttosto ‘blando’ non volendo dare la responsabilità a nessuno dei due in modo particolare (anche per evitare che Pierre Gasly venisse investigato e penalizzato, con conseguente squalifica per il prossimo appuntamento). “Entrambi si sono scusati, questo vuol dire che entrambi pensando di aver sbagliato qualcosa. Vedendo anche gli onboard, per quanto io possa cercare di dare la colpa ad uno dei due, lo vedo come un incidente di gara. Ocon ha provato a seguire Tsunoda, Gasly si stava rimettendo sulla linea ideale di gara ed è successo. Può succedere” ha commentato Otmar.

La tappa in Azerbaijan sarà importante per la scuderia di Enstone soprattutto vista l’introduzione di un pacchetto di aggiornamenti abbastanza importante. “A Baku avremo un buon pacchetto di novità e poi altre piccole cose negli appuntamenti successivi” ha rivelato il TP, a cui fanno seguito anche le parole di Pat Fry il Chief Technical Officer della squadra. “il nostro è un piano di sviluppo ragionevole. A Baku ci aspettiamo di fare un passo avanti e poi avremo altre cose per gli appuntamenti a seguire”. Il programma del team francese prevede l’introduzione di pacchetti di sviluppo importanti in quel di Baku, Imola, Canada e Silverstone, con invece novità ‘minori’ per gli altri appuntamenti. Importante per Alpine è stato verificare, fin da subito, che non ci fossero problemi di correlazione dati, così da poter impiegare tempo e risorse sin da subito sugli aggiornamenti.

“La correlazione non sarà mai ottimale, però i dati sono molto simili a quelli che escono dal simulatore e questo ci aiuta a comprendere meglio la vettura” ha detto Pat Fry, parlando poi di una vettura che comunque è ancora nuova per la squadra. La A523 infatti è un evoluzione a tutto tondo della vettura 2023. “Meccanicamente è cambiata molto, abbiamo molte più opzioni in termini di sviluppo e setup, tuttavia ora la stiamo ancora conoscendo e fino a qui abbiamo costo su tre piste diverse tra loro”. La Alpine ha introdotto già alcune novità, lavorando anche di fino in zone come quella dell’Halo. A Melboure ha fatto la sua comparsa un deviatore di flusso dietro il cockpit, che Fry ha spiegato “essere una piccola modifica, ma con un impatto ragionevolmente importante sul comportamento del posteriore della macchina. Un piccolo step in avanti”.

Autore: Paolo D’Alessandro
Co-Autore: Andrea Vergani

 

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