L’Alpine è in un momento di crisi generale: risultati, armonia all’interno del team, voci sul futuro, tanti dubbi anche su quelle che sono le reali ambizioni, al di là delle dichiarazioni, di Luca De Meo che, al contempo, tiene un asticella molto alta ma vede risultati sempre più bassi. In Spagna, il team francese proverà a conquistare altri punti per migliorare una classifica non da team ufficiale, tuttavia, i diretti rivali non resteranno fermi, anzi; specialmente Racing Bulls introdurrà un corposo pacchetto di aggiornamenti, con un nuovo fondo, novità alla carrozzeria e una nuova ala posteriore. In tutto ciò, l’arrivo di David Sanchez potrà darà di certo uno scossone all’ufficio tecnico ma ciò che è stato annunciato poco fa, ossia il ritorno di Flavio Briatore in F1, è da considerarsi una notizia altrettanto importante, con il manager italiano che dovrà far valere la propria esperienza per aiutare a risollevare il team francese.
Vettura 2024, piloti 2025 e Power Unit 2026: Alpine ha tanti dilemmi tra presente e futuro
La figura di Flavio Briatore in Formula 1 è associata agli ottimi successi ottenuti con Fernando Alonso e la Renault nel ruolo di Team Principal, tuttavia, la sua carriera in F1 è ricordata anche per alcune controversie negli anni della Benetton ed anche in quelli Renault. La più importante è quanto successo al Gran Premio di Singapore 2008, dopo la quale il manager italiano fu licenziato dal team francese, nonché radiato a vita dalla F1 ma poi assolto dalla Corte di Parigi, dopo aver ammesso che il suo team aveva deliberatamente ordinato a Nelson Piquet Jr di schiantarsi per far entrare la safety car in pista così da favorire il suo compagno di squadra Fernando Alonso.
Dall’arrivo di Luca De Meo, in Alpine le aspettative sul progetto Formula 1 si sono molto alzate, tuttavia, fin qui c’è stata solo confusione e pochi fatti concreti. Negli ultimi anni abbiamo assistito a numerosi ribaltoni con gli addii di Marcin Budkowski, Alan Permane, Otmar Szafnauer, Laurent Rossi ed anche figure tecniche di alto livello come Matt Harman e Dirk De Beer. L’Alpine è stato un team in continua rivoluzione, mentre è sempre mancato l’elemento principale per il successo in F1 a livello di team ossia la stabilità. Mancando quella, vengono a mancare anche la fiducia, le idee e non c’è modo di arrivare a capo dei problemi che ciclicamente si ripropongono. A penalizzare la squadra francese è anche un motore non all’altezza, che è stato congelato e a cui le squadre non hanno offerto la possibilità di grossi interventi, confermando il gap individuato anche dalla FIA, ma non ritenendolo ampio quanto dichiarato dalla stessa Renault. Bruno Famin è un Team Principal in pectore da metà dell’anno scorso e continua a svolgere questo ruolo anche per via dei tanti ‘NO’ ricevuti dal management del team francese.
Briatore diventerà consigliere esecutivo di Luca De Meo per la parte F1
Il ritorno di Flavio Briatore in Renault, ora Alpine, è stato voluto da Luca De Meo stesso, il presidente ed Amministratore delegato della Renault. Briatore assumerà il ruolo di consigliere esecutivo di De Meo stesso per la parte F1 e affiancherà Bruno Famin, per quello che a tutti gli effetti sarà un ruolo consultivo, anche da ‘hunter’, provando a risollevare la scuderia francese, anche con decisioni che potrebbero risultare molto drastiche. Il manager italiano si concentrerà prevalentemente sulle aree di alto livello della squadra, tra cui: lo scouting dei migliori talenti e l’approfondimento sul mercato piloti, analizzando il progetto esistente e valutando la struttura attuale oltre che fornendo consulenza su alcune questioni strategiche all’interno dello sport.
Da settimane circolano numerose voci sul futuro di Alpine: dall’uscita dalla F1, subito smentita dal team, alla ricerca di nuovi investitori per rendere meno oneroso la partecipazione alla maggior serie del Motorsport a 4 ruote, fino ad arrivare anche alla clamorosa possibilità che resti in F1 ma non da motorista, diventando quindi un team cliente, il che sarebbe uno smacco enorme per chi i motori li produce davvero. A fine anno ci sarà la separazione con Esteban Ocon e una line up va ancora completata, con due stagioni che andranno affrontate praticamente allo stesso momento (2025-2026). Per questo il ruolo di Briatore è più importante di quel che possa sembrare, per provare indirizzare una squadra che da troppo tempo appare in confusione e profondamente destabilizzata.